Raccontaci della Gobcon...
danielsan 87
Noi Goblin padovani c’eravamo, anche se per uno solo dei tre giorni, il sabato. Partiti ovviamente in ritardo, complice anche la giocata fino a tardi della sera prima in Associazione, guadagniamo l’ingresso all’Admiral Park hotel a Zola Predosa, sede dell’evento, solo nel primo pomeriggio, ma è subito full-immersion: io e il presidente ci rechiamo all’assemblea delle affiliate mentre gli altri decidono di intavolare un giochino per scaldarsi, un tale The Colonist. Si alzeranno da quel tavolo solamente sette ore più tardi, e avendo concluso solo tre delle cinque ere totali!
All’assemblea delle affiliate si discute, ci si confronta, si fa il bilancio delle attività della Tana per l’anno passato e si parla di come impostare quello futuro. Siamo in tanti, che c’è chi viene dalla Sicilia, chi da Napoli, chi dal Friuli. Siamo tutti lì, il cuore organizzativo delle serate e degli eventi di più di trenta associazioni, assieme al direttivo della Tana centrale. La passione di tutti per una causa comune è tangibile e ti fa sentire parte di qualcosa di più grande del semplice gioco. È una cosa bella, non ci sono di mezzo né la politica, né i soldi, né la religione e quelle persone si impegnano tutti i giorni
col solo scopo di far giocare e divertire altre persone e con l’unica soddisfazione data dall’aver provato a migliorare un po’ questo mondo.
Si parla ovviamente della PLAY, ma anche del BE COMICS, il grande evento fumetti-giochi-cosplay che vedrà la sua prima edizione a metà di marzo 2017 proprio nella mia città, Padova, e al quale ci siamo tanto dedicati. Vengono a trovarci all’assemblea anche i due ragazzi che hanno avuto la folle e coraggiosa idea di mettere in piedi tutto ciò. Per intenderci, stiamo parlando di questo: www.becomics.it.
L’assemblea termina alle 19.00, più o meno quando a The Colonist hanno finito la prima di cinque ere. E finalmente posso giocare anch’io! In realtà giocherò pochissimo e passerò gran parte del tempo a girare per l’evento e a parlare con nuovi e vecchi amici da un po’ tutta Italia, rendendomi conto ancora una volta di quale sia veramente il bello della nostra comune passione, cioè l’
estrema socialità che ne deriva.
Anche alla cena i posti sono assegnati in maniera casuale e mi ritrovo in mezzo ai ragazzi della simpaticissima Tana di Varese, con cui scherziamo e ci raccontiamo storie sulle rispettive sedi.
Ed infine arriva la torta, verde, ovviamente, e con il faccione del Goblin stampato sopra. I tre soci fondatori spengono assieme le venti candeline, fieri, ne sono certo, di aver raggiunto questo risultato.
Durante il resto della serata riuscirò a giocare all’arzigogolato ma gradevole Ulm, assieme ai cugini veneti della Tana di Treviso, all’Atlantis di Colovini, e a Dwarfest, per concludere in bellezza tra risse di nani e lanci del boccale di birra.
L’orologio è ben oltre le 2.00 quando, a malincuore, guardiamo la sala ancora piena come se fosse mezzogiorno e ce ne torniamo a casa, stanchi, ma con qualcosa in più da raccontare.
Obiettivo per il prossimo anno: pernottare all’albergo e farci le 48 ore di giochi no-stop!
Rage
Appena rientrato, scrivo a caldo le mie concise impressioni: è un evento a cui qualsiasi appassionato di giochi da tavolo non può mancare. Sarà l’atmosfera, saranno le persone, sarà il luogo, ma si respira un’aria di amicizia e complicità ludica che solo la Gobcon può donare. Grazie alla Tana e a Guglia per far sì che ciò esista e che ogni anno si riavveri.
RandallMcMurphy
Gli anni passano è vero, ma quando passano insieme a La Tana dei Goblin, ognuno di essi è un sorriso in più nel cuore. Quindi con questa GIOIOSA IMMAGINE di ME, GUGLIA (il "padrone di casa" del ventennale") e il GIOCO DEL PRESIDENTE, voglio fare gli auguri a TUTTA LA TANA ed esprimere le mie più giocose congratulazioni al nuovo presidente JONES! :-) E così, dopo 3 papi mi son visto pure 3 presidenti della Tana!
Nynaeve
GobCon Deluxe 2017. La mia seconda gobCon con tanto di prima riunione delle affiliate! 20 anni per la Tana!
Un sacco di giochi in scatola (Qwirkle, Pony Express, Perudo, Why first?, Among Nobles, Specie Dominanti, Food Chain Magnate, Age of Steam, Game of Trains, Gosu, Il verme è tratto, Imperial 2030 e Tales of the Arabian Nights).
Un sacco di gente! Finalmente ho giocato con Sava73 ed Indianino ed ho rigiocato con Renberche. Ho giocato così tanto con Morg e Mu che alla fine sono diventati Murg. :-)
Ho conosciuto Badiolik, magari la prossima volta riusciremo a giocare insieme; ho giocato con Daena e Picarus, un vero piacere! Ho rivisto e chiacchierato e abbracciato tanti tanti che vedo troppo poco!
Riunione della Tana interessante, piena di storia e anche di futuro!
Inoltre un applauso ai miei compagni di viaggio Mod XXII e Fedellow, i migliori Goblinamici che si possano avere!
Concludo con due momenti mitici:
- La partita a Dreksau con Pupina, Davide, Mica e Indianino conclusasi dopo le 4 del mattino. :-)
- L’avventura a Tales of the Arabian Nights in cui finalmente ho giocato con la mia compagna di stanza Tania e in cui ho trasformato Morg e Mu nell’unico essere Murg che ha finito per sposarsi, essere schiavizzato e con il rischio di concepire una prole brutta come un cammello!
linx
Prima GobCon per me (e famiglia). Veramente bella e adatta la location e l’(auto)organizzazione, anche se potrei ritrovarla nei miei incubi vista la (bellissima) labirinticità dell’albergo e la mia capacità di perdermi in un bicchiere d’acqua. Per un discreto timidone come me trovarmi circondato da persone che contemporaneamente conosco (per nick) e non conosco (di persona) è sempre disorientante e mi fa trovare impacciato e titubante; non in grado di sfruttare tutte le potenzialità del ritrovo. Mi faccio bastare le persone che mi hanno riconosciuto quasi per caso incappando in me e con cui non ho saputo spiccicare che qualche parola, visto che la dimensione "posto affollato" non mi si confa.
Mi sono però goduto parecchio la conoscenza di FiNeX (e compagna) durante una partita a Great Western Trail (dopo spiegazione raffazzonata di Lobo) che ho sentito così affine a me da avere pure nell’armadio un maglione come quello che indossava e le partite con Omopelo, fra cui una interminabile a Terraforming Mars con mia moglie a fianco che incredibilmente non ha neppure avuto a lamentarsene.
Il miracolo della GobCon poi ha fatto in modo di sentire Nakedape approvare qualcosa che stavo facendo (illustrare con partita la genialità di Tragedy Looper), confermando come avevo sentito dire che di persona è piacevole. Ma forse è solo perché non mi ha riconosciuto... :-)
Ringrazio infine chi ha accolto i miei figli (unici pre-adolescenti della Con) ai loro tavoli: non è facile pensare di giocare a giochi complicati con loro, ma è proprio soli e con adulti estranei che danno il loro meglio: composti e concentrati sul gioco. Mi pare infatti che abbiano tenuto alto l’onore degli Aspesi. :-)
Mica
La Gob per me è magica. Un
appuntamento irrinunciabile, che preferisco enormemente a Play ed anche ad Essen. Il momento in cui rincontri amici con cui magari parli di continuo per messaggio o dai un volto ad un nick (quest’anno a Linx :D ).
Sicuramente abbiamo giocato meno del solito per Benny, ma Midgard ed io ci siamo riusciti ed anche insieme!
Molti momenti da ricordare: gli abbracci pieni di affetto vero con Pupi, Sava, Jones ed Agz, le chiacchierate con Nonna Papera e Yoghi, la tenerezza di Arwen e dei suoi figli, le risate con i maiali zozzi notturni e la soddisfazione di fare tiè in faccia a Mariano e Ren, le ore passate a fare il giro fantasticissimo hall-piano ammezzato tra ascensore e scale (bellissimo per una bimba riuscire a chiamare l’ascensore che entri da un lato ed esci dall’altro!), i 9, dico 9, giochi che si è fatto portare Aibi!
Ma la gioia più grande è stata vedere l’affetto con cui anche stavolta avete accolto, coccolato e sopportato Benny, vederla correre e giocare con Enrico passando da “mio, mio!” a bacetti e scambi di patatine.
Come diceva Vania, sono loro il futuro della Tana, il nostro futuro Goblin. Cantare “Tanti auguri, Tana” per il Ventennale con lei in braccio è stato un momento speciale. Grazie, TdG. Grazie, Amici Goblin.
Pomilius
L’entusiasmo che accompagna lo spirito giovanile di chi come me ha superato i 50 ed ha ancora tanta voglia di giocare ha trovato in questa GobCon una fonte vitale.
Per questo mi sembra doveroso ringraziare quanti portano avanti questo movimento e tutti coloro che ci garantiscono di avere il forum quale costante punto di riferimento.
Giocare fino alle 4 del mattino, nonostante gli occhi ed il fisico avessero avvertito di smettere almeno 2 ore prima, non fosse altro per salvaguardare la propria integrità psicofisica, è stato un enorme appagamento per il mio spirito.
Fatto così il venerdì mi ero ripromesso di andare a letto più presto sabato sera, ma all’una 3 baldi giovanotti, che ancora ringrazio, mi propongono di partecipare ad un Russian Railroads: potevo mai rifiutare, anche se avevo due occhi rossi grandi così?
Devo osservare che è vero quanto avevo letto in precedenza sul fatto che è bello partecipare alla GobCon gironzolando per i tavoli, senza aver preventivamente organizzato qualcosa. Ho avuto modo così di vedere tanti giochi messi su e chiedere pareri ed impressioni ai giocatori.
È anche vero che organizzarti prima ti fornisce una base certa di gioco.
Personalmente avevo organizzato il Wallace day con Pete100 e in un giorno ne abbiamo fatti 5, restando anche vivi alla fine.
Quanto alla location, inutile dire che si prestava perfettamente alla manifestazione quanto a spazi ed organizzazione.
Vorrei ringraziare Guglia per l’impegno profuso e la disponibilità mostratami in ogni occasione.
Alla prossima.
Falcon
Come molti, perché eravamo davvero tanti, sono stato alla GobCon Deluxe 2017, in quell’Admiral Park che ormai ospita l’evento da diversi anni. Quest’anno però era il ventennale della Tana dei Goblin e lo si è festeggiato insieme a cena con torta, palloncini e un’onesta serie di sfottò e risate. C’è stato pure un annuncio importante per chi regge l’impalcatura di un’associazione, tutt’altro che piccola e semplice da gestire, ma in genere di poco effetto per chi ne è fuori: un cambio nella posizione di presidente che vede Jones prendere il posto di Raven. Cioè, quando lo vieni a sapere dici "cavolo!" o "fico!" o "chi è?" o "ben meritato!" o "li mortacci de Jones!"... ma poi torni ai tuoi puzzilli. Sulla Tana ti leggi le recensioni, sfrutti le traduzioni e quando incontri fisicamente i Goblin alle fiere o manifestazioni... beh sono loro che ringrazi per averti spiegato il gioco e averlo messo a disposizione e del resto poco t’importa, che sia giusto o meno.
Mi reputo una specie di jolly in Tana fin dalla mia iscrizione nel 2005. Diversi mi conoscono, soprattutto tra le prime leve e ancora compaio qua e là, purtroppo sempre con meno costanza. Ho avuto modo di collaborare dal vivo (quando la Play era ModCon e Lucca non era invasa da miliardi di visitatori e, attualmente, avendo il faticoso piacere di arbitrare un Italian Masters) ma soprattutto ero attivo sul sito... sempre in passato.
Forse per questo, nel momento dell’annuncio, è partita una sorta di flashback amarcord, che mi ha fatto capire a pieno perché ero lì, felice di festeggiare e di esserci.
Per me la Tana reale, al di fuori del sito, inizia in un pub romano, l’Overtime, che più di 10 anni fa fu il luogo dove andai a scoprire le facce dietro gli schermi di quelli con cui avevo parlato, riso e discusso di giochi. Lì conobbi TheGoblin che sconfissi ad Hase und Igel, gioco in cui millantava di non perdere mai (al tuo primo incontro battere il Re è un ricordo indissolubile), Sdp e Lobo. C’erano tanti altri e di molti ho ancora un ottimo ricordo. Ai tempi si festeggiò il millesimo Goblin: Racca. Mille allora era un numero enorme. La nostra (mia di Fairy e di Amaryllis) nottata è proseguita, dopo la chiusura del pub, con la compagnia di tre giovani romani (conosciuti in loco e che nulla c’entravano con la Tana) che ci hanno portato in giro per Roma, a fare colazione e infine in mattinata alla stazione. Non volevamo disturbare ed avevamo schivato i tentativi di più di un Goblin di ospitarci. Per il giovane che ero fu un incontro esplosivo, che prometteva un futuro di costanti divertimenti. Promesse di certo mantenute, con il senno di poi.
C’ero quando Jones divenne presidente della Tana dei Goblin Lodi, prima delle affiliate. Eravamo ad Orte e la GobCon era considerata numerosa con qualche decina di persone. Al tempo CapitanBarbossa era la sua spalla e oggi è un amico con cui gioco da tavola agli incontri e online quando si è distanti. Sono stato alla prima "GobCon di Lodi" non ufficiale. Eravamo in 6, con Fairy, Jones, Dera, Racca e Juda, tutte persone che sono passate da buone conoscenti ad amiche, in un modo o nell’altro. La Tana di quegli anni era un luogo "piccolo" in cui in qualche modo conoscevi tutti i partecipanti attivi e si parlava tanto di giochi, quanto di momenti di vita e pettegolezzi vari.
Poi con gli anni la Tana cresceva e cambiava, e ho ricordi di Jones sempre impegnato con e per l’associazione, a gestire questo o quell’evento, a fare i turni per il prestito di giochi al Play (che vanta oggi di un supporto imprescindibile da parte dei Goblin lodigiani) ma, per assurdo, lui è quello con cui sono rimasto meno in contatto a livello umano. Quindi questa è tutto tranne una leccata di culo, anzi, ammetto pure senza problemi che abbiamo due caratteri spinosi, ognuno a modo suo, e non sono mancati i battibecchi in momenti passati. Ma sono sempre stato felice per come ha lavorato per la Tana e per i risultati che è riuscito a ottenere, così come per le sue gioie personali, non ultima lo sposarsi con Vania, una Goblinessa doc.
Nel presente, alla Deluxe, intanto il microfono passava da illustre Goblin a illustre Goblin, sempre pronti a prendersi in giro con la giusta spensieratezza del caso, tra lodi e congratulazioni varie. E la sala mangiava, rideva e parlava... qualcuno ascoltava pure! Ci sono stati alcuni giri d’applausi mentre mi riempivo di nuovo il piatto, quindi mi sono distratto per qualche minuto. La vita è fatta di priorità, in fondo.
Con i Goblin si finisce sempre a mangiare in modo luculliano, in effetti: da Anceschi prima di ModCon, o il Sabato sera della Play a fare una pizzata tutti insieme, oltre agli ovvi pasti in loco alle varie GobCon, i momenti culinari e conviviali non mancano mai. Ci sono stati pure degli incontri in terra teutonica a gustarsi il cibo locale, quando ti capita di essere a Essen, solo grazie a Sargon, uno dei primi Goblin da me incontrati... per scoprire che abita "di fianco" alla mia città. Sargon, arbitro di master, istrionico presentatore di giochi, giocatore casinis... caciaron... istrionico e ospite incredibile. Ha pure un gusto feticista per i giochi più brutti e sconosciuti, ma lo si perdona.
Il piatto è stato spolverato e il bicchiere di vino è finito, quindi la mente mi torna al presente e sento che il Re (dai, lo sappiamo, non è che se uno abdica poi te lo scordi che è il re) dice con orgoglio quanto sia bello per lui quello che la Tana è stata, è e diventerà, parla del suo potere aggregante attraverso un hobby tutt’altro che famoso... ed è lì che capisco appieno perché sono allegro e felice di tutto questo, anche se ne sono una minima parte, più un visitatore che un operatore. Perché La Tana dei Goblin è un’associazione che aggrega e mi ha permesso di conoscere delle bellissime persone, una schiera di individui con cui ho passato tempo in maniera a dir poco piacevole, nel e (soprattutto) al di fuori del tavolo da gioco e senza questa associazione non avrei potuto incontrarle. Poi, lo ammetto, non sono mancati str**zi, casi umani, troll (ho un’ulcera dopo aver moderato per anni la sezione Gdr), giocatori da "hai visto quanto è più lungo il mio ca... la mia collezione rispetto a quella degli altri" o da "solo io so quali sono i giochi belli", teorici della teoria, narcisisti del collezionismo, speculatori e gente semplicemente antipatica... ma, ehi, nemmeno io penso di essere così simpatico e di certo non a tutti.
Quelle parole di Guido mi hanno fatto rendere conto di quanto sia diventato un giocatore mediocre, perché dopo i primi anni ho scoperto che per me era molto più importante divertirmi che vincere (che poi è pure un’ottima scusa per le performance disastrose di cui sono protagonista). Le persone con cui avevo deciso di dividere il pasto sono il motivo per cui ero lì in quel momento. E anche per quelle che stavo conoscendo durante la cena e si sono unite cercando un posto a sedere nella sala gremita (l’ho detto che scordo i nomi? Prego la coppia simpatica che era seduta al mio tavolo di scusarmi, semmai leggerà questo sproloquio, perché sono pessimo e lo so). La Tana virtuale è un ottimo punto d’incontro per gli appassionati, ma al di là dei giochi ci sono persone, talvolta uniche, che ho conosciuto perché sono uscito dal mio guscio di piccolo nerd grazie alle numerose occasioni che questa mi ha fornito.
Mi rendo ben conto che la Tana sarà tutt’altro che perfetta, perché ogni casa ha un armadio, ogni armadio degli scheletri, e le persone non sono sempre splendide, ma se il suo scopo era fornire un servizio per agevolare i giocatori e aiutarli a divertirsi con un hobby che nel nostro paese rimane ancora troppo poco conosciuto c’è di sicuro riuscita. Poi magari ci sono realtà internazionali (qualcuno dice BGG là in fondo?) che potrebbero servire allo stesso scopo e farlo meglio o le riviste on-line forse più curate e professionali o i siti degli editori subito aggiornati oppure meglio un blog con cui vi sentite affini per gusti o pareri. Però vi sfido a trovare un’associazione o qualcosa di simile che vi permetta di farvi sentire a casa dopo poche ore di incontro dal vivo, quando si è circondati da persone (pure sconosciute per la maggior parte), e nel corso degli anni consenta di sviluppare, da un incontro occasionale, una calorosa e sincera amicizia, con diverse persone che quasi è difficile ricordarle tutte.
La torta arriva e noi raggiungiamo Omopelo e il suo amico (mortacci miei! non ricordo nemmeno il suo di nome, ma è da subito parso persona squisita e garbata), che insieme a pochi altri sono fuori dalla sala per una svista, e gli andiamo a fare compagnia nel mangiare la torta, perché mi pare sia proprio il minimo per un Goblin che da tempo è in prima linea a far funzionare alcuni aspetti del grande meccanismo Goblinesco... e poi perché è un amico e sti ca**i mi pare il minimo.
La GobCon Deluxe è lo specchio migliore di cosa significa La Tana dei Goblin e al solito un ringraziamento va a Guglia che gestisce il tutto in maniera impeccabile. Rivedere persone che si conoscono da tanto e si vedono sempre troppo poco, conoscere nuovi giocatori e condividere in maniera salutare la propria passione ludica, mangiare un’esagerazione, dormire pochissimo e scoprire di riuscire comunque a stare in piedi, essere tristi quando tutto finisce e chiedersi quanto tempo dovrà passare prima di incontrarsi di nuovo.
Ah, sì, è capitato pure che si giocasse parecchio.
Ci sarebbero tantissimi nomi illustri da includere, ma tanto voi lo sapete che vi voglio bene ed evito pure di fare figuracce dimenticandone qualcuno... anche se a mia discolpa potrei dire che sono davvero tanti.
Scatta82
20 anni di Tana... 10 anni che conosco molti di Voi Goblin ed il lunedì dopo le Gobcon, dopo le fiere o dopo qualche week end di gioco è sempre triste... Grazie a chi organizza, a chi gioca, a chi spiega e... grazie a chi 20 anni fa ha creato questo splendido mondo!
Mod_XXII
Seconda GobCON per me. Mentre la Tana festeggiava i suoi 20 anni io, nel mio piccolo, taglio il traguardo di
10 anni passati nel Forum, che giorno dopo giorno è diventato una seconda casa. I nick sono diventati, post dopo post, conoscenti ed i conoscenti amici. Amici che, ahimè, capita di incontrare poche volte durante l’anno. I giorni della GobCON sono come sospesi in aria, non c’è altro che il gioco e lo stare insieme. Servirebbero almeno il doppio dei giorni perché si è sempre (almeno io) combattuti tra il conoscere persone provando nuovi giochi e il giocare a qualsiasi cosa basta che sia con persone con le quali si sta, semplicemente, bene. Sarà stato il ventennale ma l’atmosfera di questa Con è stata magnifica, non son riuscito a giocare con tutti quelli che avrei voluto (sarà per la prossima) ma sono tornato a casa con il cuore verde! Ricolmo di gioia. Chiunque non ci sia mai stato dovrebbe davvero venire perché il piacere di giocare insieme, la disponibilità nel prestare e lo spiegare giochi è davvero tangibile nell’aria. Vorrei, come ultimo pensiero, ringraziare pubblicamente chi ogni anno si impegna per consentire che questi giorni "magnifici" diventino "reali" per tanti di noi.
The_LoneWolf
La GobCon Deluxe dici?!? Una manica di pazzi!
Tre giorni senza vedere la luce del sole, senza ricambio di ossigeno, senza avere interazioni sociali con altre persone.
Tre giorni di notti insonni, di maratone ludiche, di follie al tavolo.
Tre giorni di sorrisi, di abbracci, di pacche sulle spalle.
Tre giorni di risate, di sguardi d’intesa e di grandi perculate!
Tre giorni bellissimi, che consiglierei a chiunque :-)
È sempre strana la sensazione che provo mentre passo l’ingresso di quell’hotel.
Sembra di entrare in una stanza che distorce lo spazio e il tempo.
Dove nient’altro conta se non divertirsi e stare bene.
È solo il mio secondo anno, sono ancora piccolo e giovane all’interno di questo gruppo, ma il calore che sento ogni volta è sempre intenso.
Facce nuove che ho conosciuto con piacere, ansioso di rivederle prima possibile, insieme a tante altre, ma soprattutto insieme a quelle già conosciute, persone ormai care.
Bravi questi Goblin.
Per tutto quello che fanno. La cena di quest’anno è stato un bel momento da ricordare, per quanto personalmente mi sento pari allo zero riguardo l’impegno e "il lavoro" che viene fatto, ho comunque respirato la soddisfazione e i traguardi raggiunti dalle persone che erano lì.
E belli, questi Goblin, tutti (anche se devo ancora decidere se sono più attratto da Agza o da Ken).
Basta, che sono melenso.
PS: non dimenticherò mai la mia vittoria a Maiali al Galoppo. Uno dei momenti più alti della mia carriera ludica.
Sephion
Un sabato di metà gennaio, un friulano ed un barese si incontrano... No, non è l’inizio di una barzelletta, bensì quello di una bella storia: La mia prima Gobcon!
Alle 12.00 sono a casa di Rage. Al solo ingresso in casa si respira già l’aria giusta: due borse dell’Ikea (quelle blu enormi) attendono sul pavimento che qualche volenteroso le alzi per caricarle in auto, insieme ad altre due più piccole. Medito sull’acquisto di un Ducato per i prossimi anni. Si mangia un trancio veloce di pizza, si carica l’auto (si aggiunge al mucchio una quinta borsa, per non farci mancare nulla) e si parte. La macchina è carica neanche avessimo appena oltrepassato il confine con il Messico.
Dopo 3 ore di strada e chiacchiere, arriviamo all’hotel.
Troviamo il buon Agzaroth già impegnato in una partita ma non con la receptionist, sarà andata a lavorare. In un tavolo vicino scorgo Jones e Vania. Scambiato un doveroso abbraccio facciamo il check-in. In questo albergo le scale non esistono, magari le metteranno in un’espansione. Vabbè, meglio così, col cacchio che mi porto a mano tutte le borse di Rage. :-) Scendiamo e nel frattempo cominciano ad arrivare altri Goblin.
Dopo i saluti parte subito il primo gioco, non perdiamoci in chiacchiere: Kingdomino. Al tavolo io, Rage, Janko e Odk. Il gioco è semplice, veloce e scorre benissimo: promosso, il gioco non è banale nonostante la semplicità.
Nel frattempo la sala dell’hotel continua a tingersi di verde, tra gli altri arrivano Sava ed Indianino.
Dato che Sava aveva espresso interesse, propongo una partita di Overseers. Al tavolo io, Rage, Sava ed Indianino. Catturiamo al volo un Lone Wolf ramingo e un Mod XXII, che si uniscono. La partita scorre liscia ed Indianino dimostra tutta la sua ingordigia, venendo votato per la maggioranza in tutti e tre i round ma la punizione degli dei non arriva. Vittoria sua (con inevitabile selfie).
Giro un po’ per i tavoli, saluto quelli che arrivano ed intavolo un Tokyo Train con il buon Fedellow che lo spiega. Finita la partita è ora di cena durante la quale conosco due ragazzi che si uniranno a me e Dario in una partita a Clank! Grafica carina, idea simpatica, ma il gioco mi sembra un solitario multigiocatore che neanche Agricola... Vabbé, dai, non è il mio genere. Però! che casino dal tavolo di fronte! Mi avvicino e compare un Perudo: sono già seduto. Al tavolo Io, Marco, Marco, Marco, Sofia e Sofia... Una partita incredibile, dove mi ritrovo con 4 dadi contro gli altri con un dado a testa. Ad un certo punto però li perdo tutti, grazie alla regola del “morto”, dove non si deve parlare con un giocatore che esaurisce i dadi, pena la perdita di un dado e il rientro in gioco di tale giocatore. Questa regola non va d’accordo con l’orario (03.00 AM) e perdo lucidità. La finale è al cardiopalma: io e Sofia ci ritroviamo con un dado a testa. Comincia lei: un sei.
Tentenno. Creo suspance. La guardo: due sei.
Il cuore è a mille. Lei alza il bicchiere: un sei.
Alzo il mio bicchiere in preda ad un estasi terrificante: il secondo sei! Il tavolo esplode, casino allucinante, vittoria incredibile!
Come premio, mi vengono rivelati i veri nomi dei giocatori presenti al tavolo (tra cui il buon Falcon) da uno che si presenta come Sargon.
Lì capisco che le leggende sono vere e Sargon è davvero un genio del male. Massima stima e da quel momento continueremo a salutarci con un “Marco!” e gli stringo la mano, ammirando le sue meravigliose magliette.
Lo sforzo è stato estremo, la seconda partita a Perudo è soporifera, mi arrendo e vado a dormire.
Cado in qualche modo dal letto e dopo colazione arrivano gli Unni: è una sagra degli abbracci. Dopo averli salutati cerco Fedellow per un gioco che mi attira da tempo: Tragedy Looper.
A me, Mica e uno dei figli di Arwen spetta l’arduo compito di fermare la mente criminale di Fedellow ed impedirgli di compiere misfatti e nefandezze. Riusciamo a capire i suoi loschi piani, ma ormai è troppo tardi: dopo tre salti temporali la giovane studentessa muore a causa dell’incontro con la sacerdotessa killer. Ottimo gioco, contento di averlo comprato prima ancora di poterlo provare.
Si è fatta ora di pranzo ma mi fermano per un’altro Tokyo Train, come dire di no? Poi però basta, ho fame e al buffet ci sono le locuste, meglio sbrigarmi prima di ritrovarmi a mangiare toast al bar.
Il lauto pasto (ragazzi alla Gobcon si mangia bene e tanto, forse anche troppo) si conclude alle 14.20 e dopo una grappa con i trevigiani è l’ora della riunione delle affiliate (contenuto top secret, ragazzi, mi spiace).
Dopo un bel discorso introduttivo dei tre fondatori The Goblin, SdP e Lobo riceviamo la notizia del cambio al vertice! Jones è Mr. President, Agz e Babs are in! Ancora complimenti ragazzi!
La riunione dura più del previsto e vado direttamente a cena. La cena non è una cena, è una festa enorme che celebra il ventennale e i tavoli servivano solo ad appoggiare piatti e bicchieri, sono tutti in piedi. Pupina ricorda a tutti che la Tana compie vent’anni, poi passa il microfono a Raven che sembra abbia qualcosa di particolare da dire.
Con una mossa a sorpresa indice un estemporaneo Consiglio dei Fondatori a cui chiede ufficialmente la nomina di Jones a presidente della Tana. Sdp scherza dicendo «In mancanza di meglio... ma non si poteva eleggere Pupina?» ma messi da parte gli scherzi sono tutti convinti: Claudio "Jones" Padovani è il nuovo presidente della Tana dei Goblin. Io ovviamente festeggio al tavolo con gli Unni, quando si tratta di festeggiare sono i migliori. Auguri Jones, e lunga vita alla TdG!
Dopo cena è stato il momento del Goblin Secret Grinch, un gioco nato da un’idea della chat e portato avanti da me e dal buon Sava.
È stato bellissimo organizzarlo e mi sono davvero divertito. I sorrisi degli amici coinvolti sono stati una delle soddisfazioni più grandi di questa Gobcon.
Dopo il Goblin Secret Grinch mi avventuro tra i tavoli e un po’ a caso finisco a sedermi con gli Unni, Jones, Vania, SdP, Moreno e The Goblin a giocare a Cards Against Humanity. Il contenuto della partita non può essere divulgato altrimenti potrei essere bannato permanentemente, sappiate solo che non riuscivamo a smettere di ridere e alla comparsa di una carta con un uso improprio di Pikachu sono letteralmente caduto dalla sedia perché era davvero una fatality. Eroi al tavolo, tutti. Sono sfinito e ho un blocco alla mascella, meglio andare a dormire.
Sveglia 8.30, è già domenica, ma voglio sfruttarla! Girovago tra i tavoli e noto Tatino intento ad apparecchiare uno Scythe. Mi unisco, siamo in quattro ma gli altri due devono arrivare. Preparo il gioco e poco dopo arrivano gli altri due giocatori: Lobo e Raven. L’ex presidente e uno dei fondatori, sticazzi! Sento la pressione! La partita gira benissimo, siamo veloci, tutti giocano bene e i miei Rusvietici si fanno valere, ma alla fine sarà il buon Lobo a prevalere. Perdo ma con onore e soprattutto mi sono divertito (a manetta, come diremmo qua in Friuli!). Questa è la cosa più importante, mi dice Lobo.
Non si vive di solo spirito e con un po’ di tristezza vado a consumare quello che sarà il mio ultimo pasto, in compagnia di Mica, Odk, Raven, pargoli & coniugi. Scendo, a breve si partirà ma la voglia di giocare è ancora tanta: facciamo un tavolo di Divinare io, Odk, GrandeMu e Sava, che spiega il gioco, dichiarandosi espertissimo. :-) Nel frattempo sopraggiunge Mica che si siede e gioca la prima mano insieme a Sava. Grazie ai consigli di quest’ultimo Mica prende circa 10 punti negativi, al che Sava "deve andare a parlare con una persona" e scompare, lasciando il proseguimento a noi quattro. Mu dimostra vere doti divinatorie collezionando punti a raffica e neppure l’intuito di Odk riesce ad avere la meglio sui poteri paranormali che sembra effettivamente possedere Mu, a cui va la vittoria.
È tardi e mi rendo conto che devo tornare a casa. Cerco tutti gli amici per abbracciarli forte, uno ad uno. Durante il giro conosco pure FiNeX, ecchecavolo, lo devo abbracciare e lo ringrazio pure, finalmente di persona.
Con fatica porto giù il pallet di giochi di Rage che continua ad ingrossarsi (escono dalle fottute pareti!) e carico l’auto. Dopo 10 minuti sono in autostrada, ma ho dimenticato una cosa: il mio cuore. L’ho lasciato alla Gobcon, un pezzetto a testa, a tutti quelli a cui voglio bene e che mi vogliono bene. Non torno a riprenderlo, sta bene lì dove l’ho lasciato.
Così si conclude la storia di tre giorni fantastici, meravigliosi, in compagnia di vecchi amici, che per tre giorni all’anno sono passati dall’essere amici virtuali ad amici fisici e reali, con cui ho riso, scherzato, bevuto, parlato e giocato. Se avessi una macchina del tempo, non avrei molti dubbi sulla data: 20 gennaio 2017, ore 12.00.
Grazie Tana per avermi permesso tutto questo.
Agzaroth
Pare impossibile eppure questa era la mia prima GobCon. E ho l’impressione che non sarà l’ultima.
La GobCon è la Mecca del giocatore: gioco, gioco e gioco dalla mattina alla sera, anzi dalla mattina alla mattina dopo. Chiacchiere, Goblin vecchi e nuovi da conoscere, posto splendido e atmosfera ancora migliore. Sono stato a Play, a Lucca, ad altre fiere, ma la GobCon è qualcosa di unico e speciale, che fa riscoprire il centro di tutta la nostra passione: giocare assieme ad altre persone.
20 anni di Tana e ho potuto finalmente stringere la mano a tanti Goblin storici, ma soprattutto vedere come ce ne siano sempre di nuovi pronti a farsi avanti e raccogliere l’entusiasmo di far crescere sempre di più questa passione e questa associazione. Non nomino nessuno perché dovrei nominare tutti, ma a te che leggi posso dire solo una cosa: se non sei mai stato alla GobCon, non hai mai conosciuto la quintessenza del giocare da tavolo.