Ottimo articolo Fede! Sempre tanta invidia per le tue chiacchiere e prove con gli autori... Grazie della citazione ? il mio pnp è pronto per essere testato, per chi fosse curioso di sapere com'è andata ecco il link del 3d sul forum: https://www.goblins.net/phpBB3/volfyirion-t100543.html
Dopo aver emesso i primi vagiti nel mondo del crowdfounding con Jewels, l'italianissima Tabula Games ha deciso di alzare il tiro con Barbarians: The Invasion e con Mysthea poi. Proprio dall'immaginario di questo ultimo titolo nasce Volfyirion, ambientato nello stesso mondo fantasy e, per nostra fortuna, con la stesso bell'impatto visivo.
Parlando di draghi: oltre al pledge base del gioco (token del drago e mazzo di carte con scatola che le può contenere anche imbustate, tanto amore!) è disponibile anche la versione über con annessa miniatura del drago alta ben 12 cm (e relativo box che ha abbastanza spazio per poter contenere 2 mazzi base assieme a Volfy - ricordo sempre che il secondo va preso come add-on) o, per chi volesse solo la bestia - magari per integrarla in Mysthea - c'è modo di accaparrarsela da sola.
Andiamo ora a vedere chi è 'sto Volfyirion e come è uscito dalla prova su tavolo (n.d.F. ho volutamente tradotto in italiano i vari termini presenti nel gioco per una maggiore leggibilità del testo, ma non è detto che ritroveremo gli stessi termini nel regolamento italiano conclusivo; ricordo anche che la spiegazione del gioco che segue non contiene alcuni piccoli dettagli del regolamento, non fondamentali a mio avviso per questa dissertazione).
Noi siamo figli delle stelle
In realtà, oltre alle somiglianze ci sono differenze più o meno sostanziali e quelle che ritengo essere belle trovate. Vado quindi a spiegare rapidamente come funziona il gioco, così da poter vedere assieme cosa ci offre Volfyirion di diverso da altri titoli dello stesso genere.
Ogni giocatore parte con le solite 10 carte più o meno fuffa dalle quali pescherà le ancora più solite 5 carte da usare nel proprio turno: facile facile. Andiamo subito a notare che le risorse con cui avremo a che fare sono 3: punti Comando (la classica moneta per fare gli acquisti), punti Battaglia e punti Conoscenza; la gestione di queste ultime due sarà cruciale per aver successo nella partita.
Andiamo quindi a vedere cosa abbiamo sul tavolo: ogni giocatore ha davanti a sé 3 carte Città con valori di difesa, rispettivamente, di 8 - 9 - 10: sarà proprio con la distruzione delle 3 Città avversarie (per distruggerne una serve almeno eguagliarne il valore in punti Battaglia) che andremo a vincere la partita. Ogni carta Città ha la possibilità di "equipaggiare" sopra di essa una carta Truppa (che va ad aumentare il valore di difesa della città e si sacrifica se un attacco è tale da distruggere la Città che difende) ed una carta Edificio (che va solitamente a fornire risorse ad ogni turno). Avremo poi il già citato mercato di 5 carte creato dal mazzo Risorse; la particolarità del suddetto mazzo è quella di essere messo a faccia in su: pagando un costo di 2 punti Conoscenza potremo mettere la carta in cima al mazzo nel mercato, spostando una di quelle presenti in fondo al mazzo stesso.
Presente nel gioco con un token apposito, come detto, è possibile scatenare la furia di Volfyirion pagando 8 punti Conoscenza, mandandolo a mettere sotto fuoco e fiamme una Città nemica a nostra scelta: per scongiurare la distruzione della propria Città, l'avversario nel turno seguente dovrà pagare altrettanti punti Conoscenza per cacciare nuovamente il drago nella sua tana (o, se avesse abbastanza punti per farlo, pagarne altri 8 per spedirlo su una nostra Città). I più fighi tra i fighi potranno inoltre dimostrare il loro infinito tasso di figosità attaccando l'Antro di Volfyirion con ben 16 punti Battaglia: così facendo, guadagneranno le eventuali Meraviglie poste su di esso e diventerà una Città da 9 punti difesa che fornisce ben 4 punti Battaglia a turno!
Pledge o non pledge? Questo è il dilemma
Ho trovato Volfyirion un buon deck-building, un titolo abbastanza leggero e con una durata di gioco che lo fa rientrare tra i filler. Sebbene abbia avuto tra le mani solo un prototipo e che quindi grafica ed illustrazioni non siano definitive (non sarà presente alcun genere di testo sulle carte, tanto per dire una differenza sostanziale), ho trovato il tutto molto chiaro ed evocativo.
Le partite giocate ci hanno permesso di provare varie esperienze di gioco: da partite lampo in cui uno picchiava duro con i punti Battaglia - puntando sulle carte rosse - con l'altro che spediva il drago a fare danni, fino a partite un pelo più lunghe e molto più combattute, con città arroccate che non ne volevano sapere di venire giù. Specie se la partita inizia ad allungarsi, ci si potrebbe trovare ad avere una marea di punti risorsa da gestire: per questo verrà in aiuto la companion app del gioco, che tra le cose (regolamento interattivo, PULSANTE CHE FA L'EPICO VERSO DEL DRAGO, ecc.) avrà proprio un contatore per una gestione migliore delle risorse.
Nelle partite fatte mi è capitato, a volte, di notare una rapida crescita del proprio motore di gioco, con pochi turni di rodaggio necessari ad arrivare ad avere una discreta potenza distruttiva da ambo le parti, mettendomi il dubbio sull'effettiva controllabilità delle sorti dello scontro. Va detto che nel mazzo a mia disposizione mancano tutte le carte sbloccate negli stretch goal, che vanno sicuramente ad aumentare la varietà e le possibilità tattico-strategiche possibili (vedi le due facciate delle Città, che spero vengano valorizzate) e che la mia esperienza è ancora limitata: mi sono trovato varie volte a pensare nel dopo partita cosa avrei potuto gestire meglio, e quando in un gioco questo accade è sempre un bene.
Un altro timore che avevo era che il gioco potesse avere una longevità limitata, ovvero che fatto quel tot di partite e finito l'effetto sorpresa alla fine cali la voglia di rimettere Volfyirion sul tavolo, presi dal prossimo ed ennesimo gioco. L'aver avuto modo di parlare con uno degli autori (dalla barba bellissima), Federico Tini, sugli sviluppi del gioco in sé e sulle altre modalità previste (solitario, cooperativo ed a coppie) mi ha aiutato a fugare almeno in parte questi miei dubbi. Posso anticiparvi solo che lui ed il coautore, Alessandro Veracchi, di idee nel calderone ne hanno messe molte, ora tutto sta nel trovare il giusto equilibrio in fase di playtest (io stesso ho avuto modo di cimentarmi con la modalità in solitario, prendendo personalmente a sberle il buon vecchio Volfy).
Per chi fosse interessato, questo è il link alla campagna: https://www.kickstarter.com/projects/tabulagames/volfyirion