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Axis & Allies Europe 1940: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
4755
Voti su BGG:
2251
Posizione in classifica BGG:
1355
Media voti su BGG:
7,57
Media bayesiana voti su BGG:
6,43

Voti e commenti per Axis & Allies Europe 1940

10

(Considero la versione di A&A Europe SECOND EDITION) Decisamente migliorata rispetto alla precedente! WOW, in questa scatola - finalmente - ci sono molte unità italiane dettagliate e caratterizzate,
pezzi memorabili come i bombardieri italiani Piaggio P108 ed i caccia Macchi MC202. Anche le altre nazioni hanno una migliore componentistica, come i mezzi di trasporto truppe inglesi, i Beaufighter ed altre miniature splendide.
Il gioco non cambia di molto, questo è vero, ma con questo materiale non posso che migliorare il mio voto.
Tralascio il fatto che la mappa, associata con quella di Pacific 1940 (sempre SECOND EDITION) regala un emozionante colpo d'occhio.
Per certi versi, addirittura migliore della versione Anniversary.
Le partite sono molto lunghe: questo è un problema tipico di questo genere di boardgame. Ma si tratta di tempistiche che non scoraggiano gli appassionati della serie.
Perché il mio voto è un 10? Perché mi "ri-mangio" tutto ciò che di negativo avevo detto sulla precedente versione.......

6

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6

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7

Chi si imbarca in un gioco come questo sa a quel che va incontro. Pensateci bene prima di acquistarlo o giocarci.

Per evitare tempi troppo lunghi bisogna scegliere i compagni di gioco adeguati, inoltre bisogna comunque mettere in conto di poter interrompere più volte la partita per motivi di tempo o per stanchezza: di fatto l'ideale sarebbe giocarlo in più giorni per poco tempo al giorno (anche le partite a scacchi si possono lasciare in sospeso). Inoltre bisogna "accettare" che giocare a "Europe 1940" sia a tutti gli effetti solo un allenamento in vista delle partite globali, altrimenti davvero si rischia di trovarlo irritante nella sua staticità (i fronti europei lo diventano fisiologicamente se non inseriti nel contesto mondiale).

Questa edizione presenza tanti motivi d'interesse: la presenza dell'Italia che come fazione può davvero dire la sua (non lo dico solo per motivi patriottici, cambia di fatto il ventaglio di strategie disponibili), il meccanismo di attivazione dei paesi pro-asse e pro-alleati e dei paesi neutrali, gli obbiettivi strategici da raggiungere. Il regolamento e le disposizioni iniziali sono state già riviste più volte dagli autori e sono state proposte varie alternative, anche con l'aiuto dei forum, e non è necessariamente un difetto.
Le miniature sono molto belle, mancano però le banconote, e scarseggiano i dischetti da porre sotto le miniature (tutto materiale acquistabile online o ricavabile da altre edizioni).

Giocare a questa "metà" del gioco completo non è soddisfacente se non in prospettiva di giocare al gioco completo: è utile per capire con calma le varie possibilità strategiche dei fronti Europeo ed Africano.
Avete tempo una lunga, calda, noiosa estate davanti? Ve la sentite? Accettate la sfida? Se avete abbastanza passione da resistere a qualche partita a Europe allora vi consiglio di correre a provare anche Pacific 1940 (che è più godibile anche come gioco singolo) ed unire poi il tutto! Non ve ne pentirete!

7

Almeno qui l'Italia ci stava! Vabbè che abbiamo sempre fatto ridere sul piano militare (almeno dai romani in poi) però un minimo di considerazione. Per fortuna le regole fatte in casa ci vengono in aiuto.

8

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8

Buono anche da solo, Ottimo unito a Pacific 1940 per il tabellone Global 1940. Per veri intenditori.

7

A ME IL GIOCO PIACE MOLTO, PURTROPPO CERTE PECCHE NON POSSONO CHE FARMI ABBASSARE IL VOTO... LA COSA CHE MI DA PIU' SUI NERVI SONO I COLORI E LE FORME DELLE ARMATE DIFFICILMENTE RICONOSCIBILI L'UNA DALL'ALTRA E QUINDI GESTIRE IL TUTTO DIVENTA UN PO' PROBLEMATICO...L'ITALIA SI CONFONDE CON LA RUSSIA..MA DICO IO CI VOLEVA TANTO A USARE DUE COLORI DIFFERENTI... PER IL RESTO A PARTE LA LUNGHEZZA CHE MI PORTA A NON GIOCARLO PRATICAMENTE MAI CREDO CHE COME CONCETTI E STRATEGIA SIA POTENZIALMENTE UN GRAN GIOCO

9

A&A Europe 1940 seconda edizione non è altro che la versione riveduta e corretta della prima edizione.
Le differenze rispetto al precedente sono presenti sia nel materiale che nei contenuti (regolamento e setup).
Iniziamo dal materiale. Per chi possiede la prima edizione le differenze sono veramente minime.
Sul tabellone sono presenti i marcatori per segnare la produzione industriale nazionale.
Le miniature italiane sono state ridisegnate totalmente. In precedenza alcune unità italiane raffiguravano unità militari tedesche, distinguibili soltanto dal colore. Ora tutte le miniature italiane rappresentano esclusivamente unità nazionali.
Sono state ridisegnate anche molte altre miniature appartenenti ad altre nazioni.
Tutte le artiglierie antiaeree sono state ridisegnate e colorate in base alla nazione di appartenenza per via della nuova regola sulle contraeree.
E’ stato incrementato il numero di miniature a disposizione per la maggior parte delle nazioni. L’autore parla di 50 pezzi in più totali, comprendendo anche la seconda edizione del Pacifico 1940.
Le modifiche al regolamento sono notevoli. Sono stati apportati dei cambiamenti al setup di partenza ed aggiunte delle nuove regole.
Le modifiche introdotte al setup vanno ad equilibrare il gioco, redendolo decisamente più giocabile.
Come per la precedente versione Europe e Pacific 1940 2th edizione possono essere uniti per formare un unico gioco, con il regolamento Global 1940 seconda edizione.
Le considerazioni sul setup e sul regolamento vengono fatte sulla base del Global 1940 seconda edizione.
Le operazioni a disposizione per il tedesco sono l’operazione Barbarossa (campagna di Russia) e Leone Marino(battaglia d’Inghilterra). Il tedesco non subisce dei grandi stravolgimenti di setup ed è in grado di portare a termine entrambe le operazioni utilizzando una giusta strategia. Sono stati modificati, eliminati ed aggiunti degli obiettivi nazionali.
Le modifiche apportate non hanno risolto un noto problema che affligge l’operazione Leone Marino. In caso di riuscita dell’operazione Leone Marino il tedesco a causa del grande sforzo economico non è più grado di tenere testa al russo. Il russo si può permettere il lusso di invadere la Germania senza che il tedesco abbia iniziato l’operazione Barbarossa.
Molto interessanti i due nuovi obiettivi per il tedesco in caso di conquista del Caucaso e del Medio Oriente.
In definitiva il tedesco dispone di due operazioni, entrambe con buone probabilità di riuscita, ma solo l’operazione Barbarossa è valida per il raggiungimento della vittoria.
Questo problema era risolvibile aggiungendo un forte bonus al tedesco in caso di presa di Londra, ma l’ultimo setup ha addirittura eliminato l’unico e minimo bonus pensato per l’operazione Leone Marino.
Il setup della 2th edizione è la versione alpha 3, più la modifica di un fante in meno per l’inglese in egitto.
Il nuovo setup italiano ha sicuramente migliorato le cose. L’Italia ha finalmente l’occasione di poter essere incisiva nel mediterraneo e non solo. L’occasione nella prima versione veniva meno in caso di attacco inglese alla flotta italiana. Mossa obbligatoria per l’inglese. Il nuovo setup iniziale consente all’Italia di potersi riprendere anche in caso di attacco inglese al primo turno. L’aggiunta del bonus petrolifero nel medio oriente rende per l’Italia più interessante il fronte asiatico.
Le modifiche apportate all’inglese sono state poche ma decisamente pesanti. L’inglese (europeo) perde uno dei due obiettivi a disposizione, purtroppo l’unico che poteva essere raggiunto. L’unico obiettivo rimasto (il mantenimento di tutti i territori originali) viene perduto al secondo turno ed è molto difficile da recuperare, salvo falsa partenza italiana.
L’inglese nel versante europeo può fare molto poco ed il suo contributo alla guerra sul versante europeo è minimo senza il contributo dell’americano. Sarebbe stato meglio mantenere il vecchio obiettivo della guerra sottomarina, magari aggiungendo un obiettivo per la liberazione della Francia. Le modifiche apportate al setup iniziale sono state fatte per evitare che l’attacco inglese alla flotta italiana non metta in ginocchio l’Italia. L’attacco a Taranto resta una mossa obbligata per l’inglese, ma gli effetti sono meno devastanti.
La Russia è decisamente equilibrata e sostanzialmente non ha subito delle grandi modifiche degne di nota.
L’America ha finalmente l’obiettivo in caso di liberazione della Francia.

Le nuove regole riguardano:
1)le contraeree - ora possono colpire fino ad un massimo di tre aerei nemici e sono conquistabili dalle unità di terra nemiche. Le contraeree, inoltre, possono essere utilizzate come perdite e partecipano solo in caso di combattimenti terrestri (no bombardamenti strategici). Fuoco non più differenziato per tipologia di aereo ma perdite scelte dall’attaccante.
2)il bombardamento strategico – La nuova dinamica punta a rendere meno pesanti gli effetti del bombardamento strategico. L’attaccante può far scortare i suoi bombardieri da dei caccia. Il difensore può far alzare i suoi tattici o caccia per difendere le sue basi. Le fasi di combattimento sono:
a) unico round di combattimento fra bombardieri/scorte vs caccia difensori. Le perdite scelte vengono eliminate immediatamente.
b) contraerea delle strutture (ora incluse sia nelle basi che nelle fabbriche) sui bombardieri attaccanti.
c) I bombardieri sopravvissuti colpiscono le strutture.

Le conclusioni:
Il gioco ora è decisamente più equilibrato e soprattutto giocabile ma non si può dire che il lavoro sia finito. E’ un gioco dalle grandi potenzialità ma con l’esperienza di gioco ci si rende conto che le strategie valide a disposizione del giocatore sono limitate, sebbene sulla carta siano molto più numerose.
Rimane l’amaro in bocca sicuramente per l’occasione persa, soprattutto se siete degli appassionati di A&A come il sottoscritto. Le modifiche apportate hanno risolto dei grossi problemi, ma contemporaneamente ne hanno creato di nuovi. Il nuovo setup europeo con il regolamento Global non permette ancora al tedesco di poter veramente considerare l’operazione Leone Marino come valida, limitando ancora una volta la Germania ad un’unica principale strategia: la campagna di Russia. Le modifiche all’inglese hanno migliorato la situazione nel mediterraneo, ma hanno reso l’Uk molto più noiosa da giocare.
Nella sua versione Global, il gioco è molto lungo ed è carente dal punto di vista di coinvolgimento dei giocatori inattivi. I giocatori inattivi sono soggetti a ripetuti e lunghi periodi morti. Dove il coinvolgimento è limitato nel lancio dei dadi tranne per minime scelte(perdite,…).
La seconda edizione poteva essere anche l’occasione per aggiungere delle novità al sistema di gioco, andando a migliorare i punti deboli del gioco, come la lunghezza e la bassa interazione . Queste carenze sono particolarmente amplificate nella versione global. Se si gioca in 4+ giocatori o con giocatori particolarmente riflessivi, è molto difficile riuscire a terminare una partita entro le 8 ore di gioco. Senza considerare circa un ora di tempo per preparare il gioco, nel caso in cui si giochi con il setup global.
Il fattore fortuna in questo gioco è molto presente. In una partita fra giocatori dello stesso livello, i tiri dei primi turni possono decidere le sorti della guerra. La seconda edizione avrebbe potuto portare anche delle novità sul sistema di lancio dei dadi, introducendo magari un sistema più rapido è meno aleatorio.
In caso di particolare sfortuna già dal primo turno può portare un giocatore a dichiarare la resa.
Aldilà dei difetti noti, A&A Europe 1940 seconda edizione è sicuramente un gioco migliorabile, ma che mantiene ancora un certo fascino. Per chi è possessore della prima edizione, le novità introdotte non giustificano la spesa, ma è consigliato a chi si vuole cimentare in un gioco che è un bel compromesso fra un boardgame ed un wargame. Sicuramente una versione evoluta del vecchio Risiko.
Il regolamento non è particolarmente pesante e si riesce ad apprendere facilmente nel giro di due partite.
Se è un genere di gioco che piace è sicuramente un titolo che giocherete per molto tempo prima di stancarvi.
Il mio voto finale sarebbe fra l'8 e il 9., ma considerando che questa versione merita sicuramente qualcosa in più rispetto al precedente, assegno un 9.

PREGI
-Diverse strategie a disposizione.
-Le azioni politiche possono essere effettuate anche non seguendo i fatti storici (sebbene non è possibile stravolgere la storia totalmente).
-Possibilità di pianificazione strategica fra giocatori alleati.
-Materiali di buona qualità ed in grande quantità.
-Regolamento chiaro e schematico.
-Rispetto alla prima versione, migliorati alcuni equilibri del gioco.
-L’Italia dispone di un set di miniature che rappresenta le unità nazionali.

DIFETTI
-Setup del gioco che risente ancora di diverse imperfezioni.
-Nella versione global, durata del gioco particolarmente lunga.
-Bassa interazione fra giocatori.
-Tempi morti che possono essere anche particolarmente lunghi.
-Fattore aleatorio particolarmente presente

6

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