uno dei migliori titoli di Colovini
facile da spiegare (cosa che non guasta mai)
non cosi' semplice da padroneggiare
sarebbe 7.5
In Shangri-La, the mysterious and isolated utopia nestled high in the mountains, a strange struggle for dominance has begun. Once peaceful and neighborly, the Masters of the competing mountain-folk train their students and send them out across bridges to control neighboring villages. To take control of a village, the students must come together in uncomfortable alliances, regardless of their tribal origin. Eventually students become Masters themselves, train new students and expand to other villages. There is one thing each student must keep in mind as they travel from village to village -- the mystical powers of Shangri-La mysteriously cause the bridges to collapse, separating villages forever. One crucial question will decide the winner: who will control the most Masters of Shangri-La? Players take on the roles of leaders of a specific tribe. There is a battle raging over the empty villages of the land and players must quickly fill those villages with their tribal leaders. As players migrate tribal leaders from one village to the next, they must not become too weak or they risk losing leaders to opposing tribes. The ultimate object of the game is to have the most leaders on the board at the end of the game. It is an abstract game with many options and tense until the end. 2004 Mensa Select Thematically, players are adding masters and students, and trying to have the students migrate to nearby villages to become masters. Functionally, this is essentially a military game. Players either spend their turn reinforcing a village (adding more tokens there) or invading a neighboring village (expanding influence if you have more total tokens than the victim). The unique twist is that, after each invasion, the connecting bridge is removed. So over the course of the game, attack options become more and more limited, until the game naturally comes to a conclusion.
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Lo reputo quasi un capolavoro, perché dietro a delle regole fra le più semplici mai viste si svolge uno dei giochi più tattici che esistano, dove la fortuna è completamente inesistente. Parlo di tattica e non di strategia perché in realtà è abbastanza inutile programmare le proprie mosse su larga scala; le azioni degli avversari infatti rischiano spesso di rovinare o almeno compromettere i propri piani, per cui meglio stabilire di turno in turno la mossa più opportuna da compiere. A volte, ad esempio, conviene cercare di impedire qualche mossa agli avversari, facendo saltare anzitempo un ponte che ci avrebbe permesso di raccogliere qualche punto un po’ più avanti, rimettendoci quindi del proprio, pur di impedire a qualcun altro di attuare mire un po’ troppo “espansionistiche”. In conclusione, un gioco di puro ragionamento, che magari a qualcuno può non piacere proprio per l’eccessiva importanza della tattica rispetto agli altri fattori. Il fatto però che la fortuna conti zero (provare per credere) lo rende sicuramente uno dei più interessanti fra quelli in circolazione.
Dal punto di vista del regolamento il gioco è valido, semplice, totalmente esente dal fattore fortuna, incentrato sulla logica pura "alla scacchi" e con alta interazione. Purtroppo per il mio gusto questi elementi lo rendono fin troppo asciutto ed astratto (l'ambientazione è puramente formale) ed il divertimento in senso stretto non lo trovo.
Consigliato a chi apprezza i giochi di logica.
Boooommm!!! Per me questo gioco è stata una rivelazione, troppo bassi secondo me i voti degli altri; sicuramente il mio voto è condizionato dal fatto che i ponti di shangri la appartiene a quella categoria di giochi di piazzamento figlia di Tigri ed eufrate però devo dire che la semplicità del regolamento nasconde l'immensa profondità del gioco nonchè le svariatissime possibilità strategiche che si possono attuare.
Gioco di piazzamente veramente splendido e penso con una grossa longevità ( commento fatto dopo 3/4 partite) poichè il piazzamento iniziale dei maestri permette partite sempre diverse.
Consigliato a chi piace pensare e a chi piace scambiarsi tiri bassi :)
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