
semplice ed immediato. Un pò astratta l'ambientazione e un pò povero come materiale.
Originally published in 1997 as Arabana-Ikibiti by the designer's own publisher Bambus Spieleverlag, then reprinted by Funagain in the U.S., Kosmos' Kahuna – part of its Kosmos two-player series – is the best known implementation of this design.
It's a two-player game, played on a board depicting twelve islands. Players use cards to place bridges between these islands or remove opponent's bridges. If you get the majority of bridges around an island, you place one of your marker stones on it and also remove any of your opponent's bridges to that island – which might cause them to lose a bridge majority on an adjacent island and lose a marker stone there.
The game is played in three rounds. A round ends when all cards from the face down deck and the three face up cards have been taken. Then points are scored for the islands with a marker stone on them. The game can also end sooner when one player has absolutely NO bridges left on the board.
The Kosmos edition has excellent graphics and nice wooden pieces and plays very well.
Reimplements:
Arabana-Ikibiti
Reimplements:
Kanaloa
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Meriterebbe 8 se avesse un sistema di punteggio migliore e se il gioco in certe fasi non risultasse letteralmente BLOCCATO dall'impossibilità di mettere i ponti tra le isole.
Comunque, passando ai pregi, c'è tanta strategia e molte scelte da fare sul piazzamneto. In sostanza il dilemma cuciale è: fortifico le mie isole o mi spingo alla conquista di quelle dell'avversario? Resta comunque un gioco divertente.
Gioco piuttosto ben concepito in quelli che sono i suoi meccanismi di base. La distribuzione iniziale delle carte permette un minimo di pianificazione strategica, le carte scoperte consentono scelte tattiche oculate e riducono il fattore fortuna. Il suo punto debole, a mio parere, è nel computo dei punti. Recuperare uno 0-3 dopo le prime due manche è molto difficile, per cui spesso i giocatori, nelle prime due fasi, stanno più attenti a “non prenderle” piuttosto che far meglio dell’avversario, per poi giocarsi tutto nell’ultima manche.
Concordo con la recensione, Gioco vivace, rapido, con una buona componente strategica (che per me non guasta) però trovo che una partita giocata da due giocatori con approccio difensivo (prima difendo le mie isole, poi cerco di prendere quelle avversarie) diventi troppo bloccata e decisa dalle mosse (dalle carte?) dell'ultimo giocatore del turno. Forse il meccanismo di punteggio non è azzeccatissimo.
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