Bang!

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BANG!
Voto recensore:
7,5

Ambientazione
Un sapiente incrocio tra l’“Uomo Nero” e “Family Business” (od un qualunque altro gioco ad eliminazione).
Nel più classico degli scenari Western, lo sceriffo ed i suoi aiutanti affrontano una banda di fuorilegge, ma non solo: c’è anche un rinnegato nella partita pronto a colpire lo sceriffo alle spalle per prenderne il posto. I vari ruoli hanno condizioni di vittoria diverse: lo sceriffo deve eliminare tutti i fuorilegge ed il rinnegato, di contro i fuorilegge devono eliminare lo sceriffo ed i suoi aiutanti, gli aiutanti devono evitare che lo sceriffo muoia (possono anche immolarsi alla causa) ed il rinnegato, infine, deve restare come ultimo sopravvissuto della sparatoria.

Il Gioco
Detta così sembra facile, ognuno spara ai suoi bersagli e vince il più fortunato. La vera innovazione di Bang! è proprio in questo: i ruoli. Ad eccezione dello sceriffo, essi sono segreti, ovvero nessuno sa chi è l’altro, il che impedisce il fuoco indiscriminato sui vari bersagli. Inoltre, è stato inserito il concetto della “distanza” tra i giocatori che costituisce un’ulteriore limitazione alle opzioni di tiro.
Un costante gioco di tattica, quindi, per cercare di non rivelarsi troppo presto e diventare il bersaglio del tavolo.

Oltre ai ruoli vi sono anche le carte personaggio che rappresentano le tipiche figure dei film Western; ogni giocatore avrà un personaggio diverso con un’abilità specifica (sparare più volte o più lontano, evitare i colpi, ecc.) ed un numero di punti ferita variabile.

La meccanica per il resto è piuttosto semplice. Si pescano due carte per turno e se ne giocano a volontà con una sola limitazione: si può sparare una volta sola. Le carte si dividono in due gruppi fondamentali: le usa e getta e le permanenti. Le usa e getta sono fondamentalmente spari, schivate e qualche bonus, mentre le permanenti sono oggetti di varia utilità. Si va dal cavallo – utile per allontanarsi od avvicinarsi agli avversari – alle armi delle più svariate tipologie compresa l’eccezionale gatling tanto cara a Django.
Con le espansioni viene inserita una terza carta ad "attivazione ritardata" che quando viene giocata occorre che resti a terra per almeno un turno prima di essere disponibile.

A questo punto non resta che spararvi, ricordandovi di due cose: più siete feriti, meno carte potrete tenere in mano, ma soprattutto occhio alla Maestrina (Cat Balou nella nuova edizione), che potrebbe indispettirsi e farvi scartare oggetti preziosi.

E' stata pubblicata una nuova edizione di Bang!. Tra le due edizioni ci sono stati dei piccoli cambiamenti (consultate il sito per le ultimissime notizie) tra cui l'inversione del giro di gioco da antiorario ad orario, in linea con la maggior parte dei giochi di carte. Inoltre è stato potenziato lo sceriffo e l'opzione di "poter" scegliere se giocare alcune carte in luogo di "doverle" giocare.
Altro cambiamento significativo è relataivo alla carta "Prigione" che viene utilizzata in modo diverso.
Buon divertimento.

il contenuto del gioco

Considerazioni
Ovvio che la problematica maggiore del gioco resta l'eliminazione, cosa mitigata dal fatto che comunque la partita è molto veloce e quindi non si resta molto in attesa di un nuovo match e della giusta vendetta.
Spesso tra l'altro -come molti giochi di questo tipo- la strategia e le considerazioni tattiche lasciano il tempo che trovano e si spara al più debole o a quello che in quel momento risulta meno simpatico.

Ne esiste una versione de luxe che contiene tutte le espansioni: Bang! La Pallottola.

La Pallottola

Elementi di sintesi
Dipendenza linguistica
Nulla. Le icone hanno sostituito qualsivoglia parte in testo.

Incidenza aleatoria
Altissima. La pesca delle carte fa la differenza tra la vita e la morte, la pesca delle carte regola gli effetti di altre carte (prigione, dinamite, ecc.) ovvio, quindi, che se vi dice male non potete fare nulla per raddrizzare le cose.

Scalabilità
Buona. Anche se il gioco da il meglio dai 5 in su e soffre l’eccessivo numero di partecipanti (prima che tocca a voi accade di tutto e passa del tempo), gira comunque decorosamente.

Componentistica
Media. Le carte non sono il top in commercio e si usurano notevolmente. Visto il formato piuttosto ridotto se le imbustate rischiate il “crollo” del mazzo di pesca. La grafica è carina, ma non entusiasmante.

Ecco qui di seguito le 3 cover dall'originale fino all'ultima:










La prima edizione

La seconda edizione

L'edizione più recente

 

Pro:
Il sistema dei ruoli segreti fornisce quell'appeal in più che molti altri giochi ad eliminazione non hanno.
Contro:
Il gioco inizia ad avere una curva d’interesse accettabile se si è almeno in cinque, altrimenti la scarsità di ruoli, oltre a condannare lo sceriffo, rende quasi inutile scoprire le varie identità. Inoltre, come tutti i giochi ad eliminazione, si corre il rischio di annoiare qualche partecipante.
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Commenti

Ho giocato più volte a questo gioco e devo dire che risulta molto avvincente, data la segretezza dei ruoli e la competitività fra le fazioni. Le uniche note negative sono il poco equilibrio quando si è in pochi giocatori e la possibilità che qualcuno venga eliminato subito e poi rischi di annoiarsi. Per il resto però è un gioco che consiglio vivamente agli amanti del genere e non.

Dipende, se piace l’ambientazione western puo essere anche un gioco da 8/9. purtroppo (e per fortuna) nei giochi da tavolo è molto presente la soggettività. Tecnicamente è un gameplay divertente e curioso le prime partite, ma a lungo andare puo risultare noioso...la grafica a mio parere è intrigante e mi piace anche il discorso della mira e della lontananza tra gli avversari. Esistono molte espandioni per rimediare alla lentezza e alle “morti” dei giocatori. Quindi se vogliamo analizzare il gioco nel complesso è un bellissimo party game a mio parere

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