Blitz: The Popular War Game

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Voto recensore:
7,5

L'autore di questo gioco è stato definito da Leo Colovini di Venice Connection come colui che ha inventato il mestiere di inventore di giochi. Io personalmente non conosco tutte le opere ludiche create da Alex Randolph, ma questo gioco è un vero e proprio gioiello.
Chiariamo subito una cosa: la componente fortuna in questo gioco è praticamente uguale a zero e per vincere bisogna spremere bene il proprio cervello. Lo scopo del gioco è la cattura di pedine nemiche e la conquista di territori.

Sui sagomati di cartone sono disegnati una serie di punti verdi perfettamente allineati sia orizzontalmente che verticalmente e su questi punti vengono posizionate le pedine. Il numero di sagomati da utilizzare dipende dal numero dei giocatori; i sagomati devono essere combinati inizialmente in modo da avere 5 territori se si gioca in due, 7 territori se si gioca in tre e 9 territori se si gioca in 4. Se si gioca in 4, i giocatori seduti di fronte sono alleati. Dopo la preparazione del tabellone di gioco che rappresenta un'isola segue la fase dell'invasione dei paracadutisti.
I giocatori a turno possono "paracadutare" due proprie pedine su due qualsiasi punti verdi del territorio di gioco; questa operazione continua finché ciascuno non avrà collocato tutte le sue 18 pedine. Dopo questa fase ciascun giocatore, iniziando dallo stesso primo giocatore, può togliere dal gioco 4 qualsiasi pedine nemiche.

A questo punto inizia il combattimento, i giocatori a turno possono spostarsi e catturare le pedine nemiche. Lo spostamento si verifica muovendo una propria pedina, orizzontalmente o verticalmente (non diagonalmente), portandola su un punto verde vicino o scavalcando una pedina adiacente, amica o nemica, a condizione che lo spazio al di là di quella pedina sia libero (si possono saltare in questo modo diverse pedine una dopo l'altra). La cattura di pedine nemiche può verificarsi in diversi modi: imprigionando una pedina nemica tra due pedine proprie, tra una pedina propria e quella di un terzo giocatore, tra una propria pedina e il litorale della costa e tra una propria pedina e una propria torre o la torre di un terzo giocatore.

Quando un territorio viene completamente sgombrato da nemici ed è occupato da almeno una propria pedina viene conquistato. Il giocatore vi posiziona una propria torre; per vincere bisogna avere 3 torri su tre territori conquistati e nella partita a 4, bisogna che i due alleati riescano ad avere 5 torri complessivamente. Le torri hanno la funzione di presidiare un territorio e di indicarne il possesso, hanno tutte le caratteristiche delle pedine ad eccezione del fatto che non possono spostarsi. Il gioco è ben strutturato e non presenta difetti, iniziare per primo non costituisce un vantaggio, la giocabilità è ottima sia a due che a tre ma a quattro da il massimo.

Pro:
E' un gioco paragonabile alla dama ed agli scacchi, in 4 giocatori l'ho trovato sorprendente in quanto la cooperazione tra gli alleati diventa fondamentale e se si gioca senza coordinarsi con il proprio alleato perdere diventa una certezza matematica.
Contro:
Può non piacere a chi non vuole pensare, inoltre è fuori produzione da tempo.
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