The Castles of Burgundy: The Card Game - Un gioco di dadi in un mazzo di carte

The Castles of Burgundy segue la moda della traformazione in gioco di carte.. trasformandosi!

Voto recensore:
7,5

In The Castles of Burgundy - Il gioco di carte da 1 a 4 giocatori impersonano famosi sovrani e proprietari terrieri che tramite il commercio, l’allevamento ed il progresso scientifico tentano di essere i personaggi più influenti delle Valli della Loira.

Tutto questo viene realizzato tramite una dinamica di selezione azioni data da “dadi immaginari” che troveremo stampati sulle nostre carte.

IL GIOCO

Il setup richiederà un po’ di tempo e di spazio in quanto, oltre a dover dividere in vari mazzi le carte animale, merce, lavoratori e argento, bisogna posizionare sul tavolo una serie di carte punteggio e, successivamente, creare il pool delle prime carte “acquistabili” in base al numero dei giocatori. Dopo aver creato un proprio mazzo fatto di 6 carte e averne pescate 2, si può iniziare a giocare.

A partire dal primo giocatore si deve giocare una delle 2 carte in mano e, utilizzando il numero di dado stampato sulla carta, svolgere un’azione tra queste:

* Acquistare una carta tra quelle sul tavolo e posizionarla tra i propri progetti. Non se ne possono mai avere più di 3 contemporaneamente.

* Spostare una carta dai propri progetti al proprio terreno, attivandone così il bonus descritto sulla carta. Solamente con questa azione è possibile chiudere tris di carte dello stesso colore che forniscono, oltre che bonus immediati, anche punti vittoria a fine partita.

* Vendere le merci accumulate nei turni precedenti, valgono punti vittoria a fine partita.

* Riportare a 2 la propria scorta di lavoratori, utili per modificare il valore dei “dadi” che verranno giocati.

* Prendere un argento; con tre carte argento si può svolgere un’azione extra gratuita nel proprio turno.

* Convertire lavoratori e argenti in punti vittoria.

Dopo aver svolto una delle 6 azioni disponibili, si pesca una carta dal proprio mazzetto e si passa il turno al giocatore successivo.

Solo dopo aver svolto 6 azioni a giocatore, il round termina. Si scartano le carte avanzate in tavola e se ne girerano un numero variabile in base al numero di giocatori, poi si inizia un nuovo round.

La partita termina dopo 5 round di gioco e si conteggiano i punti sommando quelli dati dai tris di carte dello stesso colore completati, tutti i punti vittoria ottenuti nel corso della partita grazie ai poteri delle carte e bonus, le merci vendute e i set di animali diversi tra loro collezionati. Chi avrà più punti vittoria, ovviamente, sarà il vincitore.

CONSIDERAZIONI

Diciamo la verità, prima ancora di chiedersi se questo gioco è divertente, longevo, appagante graficamente o quant’altro, la domanda che tutti si stanno facendo è: “Quanto del fratello maggiore, The Castles of Burgundy, troviamo in questo card game?”.

Sicuramente certi aspetti sono rimasti gli stessi del gioco da tavolo: l’utilizzo del dado per prendere le tessere (qui rappresentate da carte), un altro dado per porlo nel nostro terreno e poi sfruttarne il bonus e infine l’utilizzo dei lavoratori per modificare il numero dei dadi. Altri elementi richiamano il gioco da tavolo ma apportando alcune modifiche: come il dover fare tris di colori uguali, che ricorda l'impegno a completare le aree colorate, e il raccogliere animali differenti che assomiglia ai set di animali uguali dei pascoli di Burgundy.

Tutto ciò però riporta alla stessa domanda posta qualche riga fa... Abbiamo di fronte un clone in formato gioco di carte?

Per quel che ho potuto appurare la risposta è no. È vero che in certi casi si avrà la sensazione di stare giocando allo stesso gioco, ma questo accadrà di rado e comunque sarà limitato ad azioni singole. L’approccio verso il gioco e la sensazione che restituisce a fine partita è decisamente diversa dalla versione da tavolo e, una volta terminato, non si ha l’effetto clone sebbene, a livello psicologico, si tenda a dare più importanza alle similitudini che alle differenze solo perché sulla scatola c’è scritto Burgundy.

Detto ciò, è ora di analizzare il gioco nella sua essenza senza confronto alcuno.

Il gioco scorre velocemente e senza intoppi. All’interno del proprio turno le azioni percorribili sono 6, ma spesso ci troveremo a dover scegliere tra un numero ben più limitato di queste in quanto “bloccati” dalle carte che abbiamo in mano. Questo diminuirà sensibilmente il downtime che non è quasi per nulla presente.

La fortuna, in questo gioco c’è ed in certi frangenti si fa sentire. Soprattutto verso fine gioco quando una carta, per terra o in mano, può fare la differenza sui 4-5 punti che potrebbero essere la linea di confine tra vittoria e sconfitta. Soprattutto se si pensa che, essendo le carte che si costruiscono le stesse che si prendono in mano, nonostante i numerosi rimescolamenti, la percentuale di uscita di un colore piuttosto che di un altro può essere incisiva. Tutto ciò è comunque ottimamente mitigato dalle carte lavoratore e dalle carte argento che permettono, l’una di modificare i dadi che abbiamo in mano, l’altra di svolgere azioni extra pescando la mazzo principale.

Il gioco è prettamente tattico dovendo ottimizzare i “dadi” che pescheremo così come il pool di carte che usciranno nei vari turni di gioco. Ci sarà anche un pizzico di strategia dovendo decidere, preventivamente, su quali colore puntare. Tutti non riusciremo a farli. Ma di base le scelte che faremo saranno sul momento e non a lungo termine.

La scalabilità è ottima. Ho avuto modo di provarlo da 1 a 4 giocatori. In 2 / 3 /4 giocatori le carte a disposizione dei giocatori modulano non facendo sentire più di tanto l’influenza della fortuna. In solitaria si sfiderà un avversario immaginario (Aaron) con cui la vittoria non sarà scontata. Ma non aspettatevi un altissimo livello di sfida. Dopo qualche partita non vi sarà poi così arduo batterlo.

Il gioco è totalmente indipendente dalla lingua e l’iconografia sulle carte è chiara e non crea dubbi in nessun caso. La grafica sulle carte è un po’ retro ma può essere condivisa la scelta di mantenere anche questo aspetto legato a Burgundy.

Visto che le ho nominate, le carte sono molto resistenti ed hanno reagito benissimo a numerosi rimescolamenti, ciò non toglie che le bustine siano consigliate, perché il mazzo è molto corposo e, con quelle carte mini, si fa veramente fatica a mescolarlo. Con le bustine il problema viene risolto, sebbene poi vi sarà impossibile rimetterle tutte nella scatolina senza dover buttare l’inserto interno.

Soprattutto alle prime partite, data la presenza di 6 possibili azioni diverse, si è sentita la mancanza di una carta per giocatore che riepiloghi le azioni a disposizione.

Piccola nota negativa sul regolamento, che comunque non lascia dubbi: non si riesce proprio a capire come mai non sia stato messo alla fine un riepilogo del punteggio chiaro come tutto il resto. Questa cosa ha compromesso una o più partite di numerosi gruppi di gioco poiché sono state giocate in modo errato.

Ultimo elemento da evidenziare è l’enormità di spazio che servirà per giocare. Tra le carte al centro del tavolo, quelle davanti ad ogni giocatore che aumenteranno durante la partita e tutti i vari mazzetti delle carte bonus e punteggio, ci si ritroverà ad occupare un’area molto ampia. Questo contrasta con le dimensioni mini della scatola che potrebbero indurre a pensare essere un gioco “da treno / aereo”.

ELEMENTI DI SINTESI

DIPENDENZA LINGUISTICA: Nessuna. A parte il regolamento.

INCIDENZA DELL'ALEA: Media. L’uscita di determinate carte al momento giusto può influire sulla partita.

SCALABILITÀ: Ottima. Il gioco scala ottimamente da 1 a 4 giocatori.

COMPONENTISTICA: Le carte sono molto resistenti. Le illustrazioni un po’ retro. Si sente la mancanza di una carta che riepiloghi le azioni disponibili.

Pro:
  • Non è una copia del fratello maggiore Burgundy.
  • Ottima componentistica.
  • Fattore aleatorio presente ma gestibile.
  • Meccaniche fluide.
  • Regolamento chiaro fatto salvo per…
Contro:
  • ...la mancanza di un riepilogo finale del punteggio.
  • Occupa moltissimo spazio sul tavolo per essere un card game.
  • Con le carte imbustate è necessario rimuovere l’inserto della scatola.
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