Cathedral è un ottimo gioco di piazzamento. Lo definirei anche un astratto ma la sua componentistica è evidentemente ispirata alla struttura di una città medievale, con al centro la cattedrale, i palazzi e poi le case e così via, anche se tutta quanta in forme decisamente stilizzate
La prima cosa che salta agli occhi è la bellezza di questa edizione (non che le altre siano da meno) totalmente in legno, con pezzi di varie forme chiari o scuri.
Esiste poi un edificio neutro (di colore grigio) che è la cattedrale (da cui il nome del gioco).
La partita si svolge tra due giocatori. Scopo del gioco sarà, alla fine della partita, aver posizionato tutti i propri edifici (sono quattordici complessivamente) o, quantomeno, averne posizionati in numero maggiore rispetto all’avversario
Tutti i pezzi vengono tolti dalla scacchiera ed i giocatori scelgono il proprio colore.
Chi ha scelto il bianco comincia per primo piazzando dove vuole la cattedrale. Fatto questo, starà all’altro giocatore che piazzerà il suo primo edificio e così via: alternandosi nel piazzamento di un singolo palazzo alla volta, i contendenti cercheranno di riempire il quadrato di gioco con i propri pezzi e nel frattempo ostacolare il piazzamento dell’avversario.
E’ possibile tentare di delimitare delle aree del quadrato di gioco e farle proprie dichiarandolo. Per delimitare un area occorre che essa sia circondata da edifici di uno stesso colore, cioè il suo perimetro sia interamente monocromatico (angoli compresi), oppure che sia circondata da edifici di uno stesso colore (come prima) e dalle mura esterne del tavoliere di legno. Inoltre è necessario che al suo interno vi sia al massimo un edificio dell’avversario o la cattedrale (non possono esser delimitate aree che contengano più di un edificio avversario oppure un edificio e la cattedrale).
Chiusa un’area, il giocatore che vi è riuscito dovrà dichiararlo per farla definitivamente sua. Dichiaratolo, toglierà eventuali pezzi non suoi all’interno di quest’area (eliminano dal gioco la cattedrale o restituendo il pezzo al suo avversario che potrà continuare a riutilizzarlo,) e, fino alla fine della partita, quella sezione sarà edificabile solo dal suo possessore.
N.B: E’ ovvio che questo giocatore tenterà di piazzare tutti i suoi pezzi fuori dall’area delimitata per togliere spazio all’avversario, forte degli spazi sicuri che ha appena guadagnato e può serbarsi per la fine della partita.
I giocatori continueranno ad alternarsi nella disposizione dei loro pezzi fino a che uno dei due non potrà più piazzarne. L’altro, se avrà ancora spazi disponibili in cui piazzare i suoi edifici (si intenda anche sagomati esattamente come gli spazi ancora disponibili, oppure aree precedentemente conquistate che potrà riempire con i suoi pezzi) potrà continuare ad occuparli finché può con i suoi palazzi.
Il gioco è molto rapido anche se, talvolta, può richiedere qualche attimo di riflessione, magari per studiare mosse che cerchino di circondare singoli edifici avversari, oppure, che occupino spazio di gioco sottraendo opportunità all’avversario di piazzare i suoi edifici più grandi.
E’ un gioco che consiglio vivamente a tutti coloro che hanno apprezzato Medina ed hanno voglia di qualcosa di simile che consenta loro di giocare in due persone. Certo, rispetto al capolavoro di Stefan Dorra, Cathedral è molto più semplice ma sono convinto che tra gli amanti di questo genere, in pochi ne rimarranno delusi!
Giochi collegati:
CathedralScritto da IlProfessore il 17/11/2006
Voto recensore:
7,1Pro:
Eccezionale componentistica: un piacere per la vista! Adatto a chi adora i giochi di piazzamento vedi Medina, Tigri & Euphrat...certo Cathedral è più modesto di entrambi ma si colloca a mio giudizio nelle posizioni immediatamente inferiori.Contro:
E qui veniamo all'assurdo! E' mai possibile che un gioco così raffinato nella sua componentistica non abbia una scatola adeguata al suo contenimento? Il tavoliere con sopra gli edifici è infatti contenuto tra due pezzi di plastica di cui uno è sagomato apposta per incastrarsi solamente con la disposizione iniziale dei pezzi...ma chi pensa ad una cosa del genere quando va a giocarlo per la prima volta? Soprattutto non si pensa certo al fatto che non vi è alcuna foto sulla scatola (e nemmeno nel manualetto) che riproduca l'iniziale disposizione dei pezzi.
Ho dovuto cercare su internet delle foto per riuscire a ricomporlo com'era alle origini ed anche con questo fondamentale aiuto, vi assicuro, è stata una vera rotture di scatole!
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