“Tanto tempo fa, nella lontana Cina, viveva un Papero Mandarino . . . ” così recita l’introduzione a questo gioco di Bruno Faidutti; ideato all'inizio degli anni '90, sino al 2003 non ha mai trovato un editore disposto a pubblicarlo.
Nelle meccaniche di movimento è molto somigliante ad un vecchio gioco della Ravensburger, Elefantenparade (1988), ma Faidutti dice che al tempo non sapeva neanche della sua esistenza.
Di solito non ci si aspetta molto a livello di componenti, da un gioco comprato a pochi euro... e invece mi son dovuto ricredere : fustellature perfette, tabellone ben illustrato (anche se un po' leggero), dettagliate pedine in gomma morbida.
Ma veniamo al gioco in se stesso: lo scopo è quello di raggiungere il massimo punteggio raccogliendo fiori di loto disposti casualmente lungo il percorso; maggiore sarà il numero di fiori dello stesso colore, maggiore sarà il punteggio ottenuto.
Ogni giocatore ha a disposizione tre ranocchie del proprio colore: quando una di queste arriva su un fiore, il fiore sarà colto.
Ogni rana si muove di due caselle alla volta, saltando e non contando eventuali caselle occupate da altre rane. Se la fila di rane e' lunga i due passi si trasformano così in un vero salto in lungo portando molto avanti una rana che si trovava nelle retrovie. Caselle speciali danno due movimenti aggiuntivi o fanno scambiare o perdere lungo il percorso i fiori raccolti.
Al proprio turno ogni giocatore muove tre rane qualsiasi con la sola limitazione che almeno una deve necessariamente essere di un avversario.
La partita termina quando quattro rane qualsiasi hanno raggiunto l'isola che rappresenta la fine del percorso.
La fortuna è praticamente assente anche se l'ordine di gioco può influire marginalmente all'inizio.
Tuttavia in tre (o in due con una variante comprendente un terzo giocatore "dummy") l'evolversi della partita è molto difficile da prevedere ed in quattro o cinque diventa praticamente impossibile...
Con la possibilità di muovere le rane avversarie qualche piccola bastardata è di rigore e i colpi di scena sono abbastanza frequenti! Ad esempio l'unico loto che da' punteggio negativo è il "loto nero" e spesso si assiste al tentativo di "scaricarlo" o scambiarlo con un fiore di un avversario.
Nel complesso un gioco divertente, che si spiega a chiunque in due minuti e che permette di passare una mezz'oretta spensierata (a meno di non volere prendere in considerazione tutte le possibili mosse e conseguenze).
Giochi collegati:
China MoonScritto da veldom il 20/06/2005
Voto recensore:
6,2Pro:
Rapporto qualità/prezzo dei materiali molto alto (se acquistato ad un cifra non superiore ai 6 euro).Può essere spiegato a chiunque in pochi minuti e giocato sia da chi vuole solo divertirsi sia da chi ama fare calcoli e previsioni sulle mosse future. Tre varianti e le regole per due giocatori suggerite dallo stesso autore sul suo sito, ne allungano la longevità.
Contro:
Proprio per la sua semplicità il gioco ha solo ruolo di passatempo o tappabuchi fra una partita e l'altra. In cinque è "caotico", rimanendo pur sempre divertente.Il manuale e' in francese, tedesco, spagnolo e inglese .... potevano aggiungere l'italiano! Anche perché è presente un errore di traduzione (o per meglio dire una traduzione molto poco chiara) nelle regole in inglese che riguardano la casella "rimbalzo", per la quale e' meglio riferirsi alle altre lingue o al regolamento in inglese pubblicato sul sito dell'autore.
Accedi per scrivere un commento
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale