Domaine

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Voto recensore:
7,2
Il re è partito per la guerra ed il regno è caduto nel caos. I duchi del regno lottano per accrescere i loro domini ed arrivare ad essere il duca più potente al ritorno del re.

La mappa è composta da 9 differenti cartelle mobili, per cui non si ha un tabellone fisso ma uno variabile da partita a partita; unica cartella fissa è quella centrale, dove è rappresentata la capitale del regno.

Ogni giocatore deve piazzare tre castelli sulla plancia: l'unica condizione è di rispettare la distanza di 7 caselle da altri castelli propri; accanto ad ogni castello andrà piazzato un cavaliere.

Scopo del gioco è creare delle zone, o domini, interamente chiuse da pietre di confine; in funzione del numero delle foreste (1 punto a foresta) e dei villaggi (3 punti per villaggio) racchiusi all’interno di tale zona si determinerà un punteggio. Inoltre, la capitale vale 5 punti ed altri 5 punti si possono ottenere se le miniere all’interno dei domini sono di almeno 3 differenti tipologie delle quattro presenti sulla mappa (oro, argento, rame e diamanti).
Le miniere, inoltre, forniscono anche una rendita che sarà pari ad un ducato per tipologia di miniera presente nei domini.

Il mazzo delle carte azione è suddiviso in 4 differenti gruppi; ogni gruppo deve essere mischiato singolarmente e piazzato in un ordine stabilito.

All’inizio ogni giocatore avrà a disposizione tre carte azione.

Su ogni carta azione è presente la tipologia di azione che si può eseguire e due valori; il primo è il costo per eseguire l’azione, il secondo l’introito se si vende la carta.

La sequenza di gioco è la seguente:
1) si calcola l’eventuale rendita delle miniere;
2) si vende una carta azione e si incassa la relativa somma, o si gioca una carta azione pagando il relativo costo;
3) si reintegra la carta giocata.

Le carte giocate vengono scartate, mentre le carte vendute saranno poste scoperte accanto al tabellone.
Nella fase di reintegro della carta si potrà scegliere se prendere una delle carte vendute o la prima carta del mazzo coperto.

La tipologia di azione presente sulle carte è suddivisa in:
1) Collocare una pietra di confine
2) Far disertare un cavaliere avversario
3) Piazzare Cavaliere
4) Stringere alleanza
5) Espandere un dominio

- Collocare pietre di confine. Si possono mettere una o due pietre di confine a seconda del valore della carta azione. Questa azione consente di chiudere aree della mappa, creando uno o più domini.
- Far disertare un cavaliere avversario: un cavaliere di un dominio limitrofo cambierà colore e passerà al servizio del nuovo duca.
- Piazzare Cavaliere. Consente di piazzare 1 cavaliere a difesa dei propri domini (si può attaccare un dominio solo se si possiedono più cavalieri del dominio confinante).
- Stringere alleanza. Una volta stretta l’alleanza non potrà essere più effettuata un'azione di aggressione tra i due regni.
- Espandere dominio. Consente di espandere un dominio di uno o due territori verso zone limitrofe se non controllate da nessuno, o verso domini adiacenti se si ha la maggioranza dei cavalieri; in quest’ultimo caso verranno assegnati i punti a chi acquisisce i nuovi territori e verranno tolti altrettanti punti a chi li perde.

La partita termina se uno dei giocatori raggiunge un punteggio determinato dal numero dei giocatori, o se finiscono tutte le carte.

Il gioco non può essere considerato una rivisitazione di Löwenherz: si tratta in realtà di un gioco totalmente nuovo.
Personalmente, da vecchio nostalgico, preferisco Löwenherz, che comportava molte più interazioni tra i giocatori; tra le regole eliminate è stata tolta la fase di scelta delle carte azione e la successiva asta che rendeva Löwenherz molto più tattico.

Il mio personalissimo giudizio è che Löwenherz è più adatto a giocatori esperti, mentre Domaine è adatto ai giocatori occasionali.
Pro:
Il materiale è fantastico. Le miniature dei cavalieri e dei castelli sono bellissime e la mappa è di un bel cartoncino resistente.
Il gioco è piacevole e le regole sono semplici. Il gioco è adatto anche ai giocatori meno esperti.
Contro:
Le carte sono troppo poche e le partite generalmente si chiudono per la fine del mazzo delle carte azione.
Il gioco deve essere assolutamente giocato in quattro: se giocato in tre perde molto dei suoi equilibri e diviene noioso.
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