Element è un gioco astratto di Mike Richie, della durata di 30-60 minuti (l'ho sempre visto finire prima dell'ora di gioco, francamente) che funziona da 2 a 4 giocatori ed anzi, come per War Chest, è uno di quegli astratti che in quattro giocatori dà il meglio di sé (e in questo caso, a differenza di War Chest, è giocabile con piacere pure in tre).
Come si gioca a Element
Su una griglia 11x11 vengono posizionate le miniature dei Saggi dei giocatori, una a testa.
Lo scopo è imprigionare il saggio avversario circondandolo completamente di pietre Elementali (o bordo del tabellone, o altri Saggi), senza consentirgli libertà di movimento.
Quando si gioca in più di due giocatori, devi sempre catturare il saggio dell'avversario che hai a destra (difendendoti quindi da quello a sinistra).
Ad ogni turno il giocatore pesca fino a quattro pietre da un sacchetto che contiene gettoni dei quattro elementi: acqua, fuoco, terra, vento. Poi sposta il proprio saggio (si muove come il re degli Scacchi) di un numero di passi pari a cinque meno le pietre pescate. Quindi, a seconda di quante pietre peschi, potrai eseguire minimo uno, massimo cinque passi.
Le pietre pescate vanno piazzate tutte sul tabellone, in qualsiasi spazio libero, e qui viene il bello, perché ogni elemento ha abilità differenti:
- il fuoco si espande, aggiungendo gratis una pietra dal sacchetto quando se ne allineano in modo ortogonale due o più;
- l'acqua si sposta come un fiume, quando se ne allineano ortogonali due o più, di tanti passi quante sono le pietre che formano la linea;
- il vento consente di essere saltato come movimento gratuito e se ne possono impilare anche fino a quattro, per fare salti più lunghi (una casella per ogni pietra);
- la roccia diventa montagna quando se ne impilano due e tutte le pietre roccia collegate a tale pila diventano parte della montagna: a quel punto non permettono il passaggio in diagonale tra due di loro (cosa normalmente consentita).
Ogni elemento ha anche la capacità di sostituirne un altro: si piazza la nuova pietra al posto della vecchia, che viene riposta nel sacchetto di pesca; il fuoco sostituisce il vento, il vento la roccia, la roccia l'acqua e l'acqua il fuoco. Le montagne sono insostituibili.
Materiali ed estetica
L'impatto è certamente buono, i Saggi di plastica densa (?) come quelli di Onitama. I gettoni degli elementi sono invece un po' deludenti, dei plasticoni abbastanza grezzi.
Nel complesso un buon prodotto, scatola compatta e ben organizzata, ma nulla di eclatante.
Un astratto dinamico
Ci sono astratti in cui i pezzi sono per lo più statici (
Go,
Quarto), altri in cui si muovono (Scacchi, Dama), altri ancora in cui si muovono e fanno muovere, come appunto questo
Element. La
dinamicità è il suo tratto caratteristico, associato alla caratterizzazione ben eseguita degli elementi.
Il fuoco consente di espandersi rapidamente; l'acqua è l'elemento più mobile e compie a volte lunghi e inaspettati tragitti; il vento può tirar fuori il vostro saggio da situazioni pericolose, spostandolo anche di mezzo tabellone alla volta; la roccia è l'unico elemento volutamente immobile e, se potenziata in montagna, inamovibile.
La difficoltà di lettura, il caso e le sorprese che riserva
La dinamicità di cui sopra implica una maggiore difficoltà di lettura, rispetto agli altri astratti. Una pietra distrattamente piazzata a inizio partita può rivelarsi chiave per la vittoria o la sconfitta molto più avanti nel gioco, favorendo un movimento inaspettato di un fiume d'acqua o il divampare di un incendio.
Non si è mai del tutto al sicuro, così come non si è mai del tutto spacciati e spesso occorre arrivare ad avere un tabellone quasi tutto pieno per vedere davvero il termine del gioco.
Anche quante pietre pescare dipende molto da quel che volete fare col vostro saggio, perché non potete prevedere cosa estrarrete dal sacchetto, ma di solito si privilegia pescare più pietre, piuttosto che meno: perché se è vero che un passo col saggio è cosa certa, le combinazioni degli elementi danno spesso vita ad azioni più proficue.
Nella pesca si innesta anche il fattore
caso: soprattutto verso la fine della partita,
pescare un elemento piuttosto che un altro fa la differenza tra il vincere e il perdere.
Per fare il paragone con un altro astratto di cui abbiamo parlato da poco (War Chest), che ha grossomodo caratteristiche assimilabili per scalabilità, durata e difficoltà, lì la pesca la si sente molto meno e si ha più sensazione di controllo, anche perché quel che infili nel sacchetto personale lo decidi tu in base alla tua strategia.
Element ha dalla sua che funziona anche in tre e che in quattro si è tutti contro tutti e non a squadre (anche se, personalmente, il gioco due-contro-due di War Chest lo ritengo superlativo).
Conclusione
Un buon astratto, abbastanza differente da quelli a cui siamo abituati, che però non riesce a sfondare, a mio parere. Se siete appassionati della categoria, è sicuramente un ottimo acquisto, anche appunto per avere davvero qualcosa di diverso; se invece i vostri acquisti sono pochi, mirati e selezionati, potete passare oltre e magari cercare una copia di War Chest.