Fading Suns 2nd edition

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Fading Suns (Second Edition)
Voto recensore:
0,0

Ambientazione
Fading Suns, frutto della mente di due illustri autori di giochi di ruolo (Bridges e Greenberg) noti non solo per essere stati i primi ideatori di Vampire: the Masquerade e Werewolf (come si evidenzia anche nella quarta di copertina del manuale), ma anche per aver fatto la storia di questo hobby (e non a caso alcune pagine del manuale ne espongono anche una breve storia evolutiva), è uno dei pochi giochi di ruolo che possiede un'ambientazione quasi del tutto originale.
Anche se trae alcuni spunti sia da "Dune" (di F. Herbert) che da "Hyperion" (di D. Simmons), l'ambientazione fantascientifica del gioco trascende le fonti ispiratrici e si mostra particolarmente ricca, complessa, intrigante e coinvolgente.

Questo gioco di ruolo ha avuto finora tre edizioni: la prima (del 1996) e la seconda (del 1999, alla quale è dedicata la presente recensione) utilizzano la meccanica del "Victory Point System" (VPS); la terza, invece (del 2001, l'unica finora tradotta anche in italiano), traspone l'ambientazione nel "d20 system".

Il Gioco
La meccanica del VPS è semplice ed intuitiva: si somma il punteggio della Caratteristica di riferimento (che sono Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Percezione e Tecnica) al punteggio dell'Abilità; si tira dunque un d20 e, se il risultato del tiro è inferiore alla somma suddetta, il tiro ha successo.

Talvolta non è sufficiente sapere semplicemente se il tiro ha successo oppure no, ma è necessario sapere anche quanto bene sia stato fatto; in tal caso basta prendere il risultato ottenuto col d20 e dividerlo per 3. Il risultato di questa divisione è il numero di "Victory Points" ottenuti col tiro.
Il numero dei Victory Points può essere un indicatore generico di quanto bene sia stata superata una determinata prova, ma può anche - in alcune circostanze (come in combattimento) - avere un risvolto meccanico; nel combattimento, ad esempio, il numero dei Victory Points ottenuti nel tiro per colpire, indica quanti dadi vengono tirati per calcolare i danni.

Al di là della meccanica base, i personaggi di Fading Suns hanno molte sfaccettature, tutte interessanti; ad esempio, possiedono anche 6 caratteristiche di "Spirito": Estroverso, Introverso, Passione, Calma, Fede ed Ego.
Come si può intuire, in realtà le caratteristiche di "Spirito" sono 3... più i rispettivi opposti! Oltre a questo, sulla scheda del Pg troviamo anche un box dedicato all'Occulto, un altro alle Benedizioni/Maledizioni, un altro ancora ai Benefici/Afflizioni...e poi abbiamo il Fato, i Tratti, le Attività Economiche, ecc.
Anche solo leggendo una scheda vuota di Fading Suns si intuisce che il sistema è ricco, ben strutturato e incentrato sui personaggi e i loro drammi.

Un'ultima nota di colore sulle meccaniche.
Gli autori precisano esplicitamente (in un apposito paragrafo) che in tutto il sistema di gioco vige la Regola Zero; il Master, cioè, può fare quello che vuole!

Conclusioni
Fading Suns è un gioco di ruolo tradizionale dall'ambientazione formidabile. Un'ambientazione ricca e accattivante che coinvolge e avvolge i personaggi.
I Personaggi stessi sono sempre stimolanti da tenere. Cavalieri, Nobili, Sacerdoti, Mercanti, Alieni... Queste sono solo 5 macro-categorie al cui interno si possono trovare numerose distinzioni e caratterizzazioni; un Pg Nobile, ad esempio, può appartenere all'orgogliosa casata Hawkwood, oppure alla famiglia astuta e sofisticata dei Decados, alla casata Li Halan, la più legata alla Chiesa, ecc.

Pro:
Ambientazione davvero superba.
Meccaniche facili ed intuitive, ma al contempo corpose e ben fatte.
Contro:
Tutti quelli riscontrabili nella maggior parte dei GdR tradizionali, in primis la presenza (dichiarata) dell'arbitrio del Master.
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