Fatti di Calcio

Voto recensore:
6,5
I giochi dedicati al calcio sono moltissimi e di solito non li degno di attenzione, ma faccio un'eccezione per questo “Fatti di Calcio” sia perché si avvicina ad un astratto sia perché ha un meccanismo interessante.

All’inizio della partita il campo da gioco, che è formato da un foglio in PVC di 19 caselle X 28, è vuoto; si decide chi da il calcio d’inizio con un lancio di moneta e dopo si dispongono i giocatori in campo. Ogni pedina-giocatore ha un numero ed un movimento particolare (segnato sulla pedina) che la contraddistingue: abbiamo così il numero 1 (ovviamente il portiere) che potrà andare solo in orizzontale ed in verticale, il numero 2 che potrà andare solo in verticale avanti ed indietro ed in orizzontale, ma solo a sinistra, il numero 3 che farà lo stesso ma potrà andare solo a destra, ecc.
Quando il giocatore incaricato di tirare il calcio d’inizio pone l’anello che rappresenta il pallone attorno alla pedina al centro del campo, il tempo per la disposizione dei giocatori è finito e tutte le pedine devono rimanere nel punto in cui si trovano.

Tirando i due dadi bianchi e sommando i punti ottenuti otteniamo il numero di caselle di cui possiamo disporre per spostare i nostri giocatori; non è obbligatorio muovere solo un giocatore: possiamo frazionare il movimento su tutti i giocatori che vogliamo. Ovviamente il movimento del giocatore deve rispettare le regole di movimento che lo contraddistinguono. Fatto questo, il gioco passa all’avversario, che a sua volta tira i dadi bianchi. Per conquistare la sfera deve poter sovrapporsi con un suo giocatore al portatore di palla, che verrà fatto arretrare di due caselle dal punto in cui si trovava verso la sua porta ed indipendentemente dalla direzione da cui è arrivato il giocatore attaccante.

La stessa cosa vale per i giocatori che non portano palla: vengono comunque fatti arretrare di due caselle verso la loro porta. Se il giocatore in turno volesse passare la palla ad un altro suo giocatore, allora entra in azione il dado giallo: il risultato del tiro verrà sommato e sottratto al numero del giocatore portatore di palla, e questo identificherà i numeri dei giocatori a cui si potrà fare il passaggio. Esempio: se il giocatore numero 8 vuole passare la palla, tira il dado ed esce un 2, vorrà dire che potrà passare la palla ai giocatori con numero che va dal 6 al 10, anche se ciò significherà attraversare tutto il campo.

Lo scopo è fare più goal dell’avversario in una quantità di tempo prestabilita, e questo avviene facendo entrare il giocatore con la palla all’interno della linea di porta (ricordando più il rugby che il calcio).

A scelta si possono aggiungere molte altre regole avanzate per rendere il gioco ancora più interessante, come, ad esempio, il fuorigioco (indispensabile), il fallo laterale, lo la spinta fuori campo di un avversario, ed altre disponibili sul sito ufficiale.

Quello che colpisce di questo gioco è che, in un modo o nell’altro e nonostante alcune caratteristiche sembrino suggerire il contrario, sia una buona simulazione della realtà: un giocatore troppo solo in area avversaria verrà facilmente neutralizzato, mentre alcune caratteristiche di movimento dei difensori facilitano la fuga sul lato del campo per poi convergere al centro.
Decisamente da provare!
Pro:
Facile da imparare, regole molto semplici quando spiegate dal vivo (un po’ meno se dedotte dal regolamento, comunque dotato di efficacissime e chiarissime immagini- esempio), divertente e stimolante.
Contro:
Come per tutti i giochi di calcio, manca sempre qualcosa che lo renda una simulazione efficace: in alcuni casi sembra più di giocare a rugby che a calcio.
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