Hemloch, perla nascosta

Avete mai sentito parlare di John Clowdus? No? Male! Crea degli ottimi giochi di carte per due giocatori. Hemloch è uno di questi.

Giochi collegati: 
Hemloch
Voto recensore:
7,8

JOHN CHI?

Gironzolando per il web, in cerca di giochi solo per 2 giocatori, mi sono imbattuta in John Clowdus. Il buon John è considerato un validissimo autore oltreoceano, mi sono stupita di non vedere nessuno dei suoi titoli recensito in Italia: dopo averli provati, mi sono sentita in dovere di porre rimedio.

Perché i suoi giochi non sono diffusi?

Clowdus pubblica i propri giochi tramite la sua Small Box Games, piccolissima casa editrice situata in quel di Stockbridge, nei pressi di Atlanta (Georgia). Tanto piccola e casalinga, che i primi tempi il nostro spediva i giochi nelle scatole delle videocassette VHS, successivamente ha optato per scatoline dal bizzarro formato a parallelepipedo, infine è approdato su Kickstarter, spesso per ri-editare i giochi vecchi, rendendoli così accessibili a un pubblico più ampio, spesso con il supporto di Kolossal Games.

Scatola dal formato inconsueto
Scatola dal formato inconsueto

Sul sito della casa editrice c'è scritto chiaro e tondo che possono pubblicare solo una quantità esigua di copie ed è possibile comprare i loro giochi, orgogliosamente stampati negli USA (così recita il retro della scatola), solo tramite il loro sito internet, oppure preordinarli su Kickstarter, decisamente l'opzione migliore per chi vive in Europa.

John Clowdus ha il suo punto di forza nei giochi di carte da due soli giocatori, della durata di mezz'ora circa. A dispetto della breve durata, i giochi di Clowdus hanno un'inaspettata profondità e permettono di adoperare sia tattica sia strategia. Andiamo a vedere come, partendo da Hemloch.

COME SI GIOCA

Premessa: la versione che possiedo è la seconda stampa della prima edizione (2011), recuperata grazie a Davide "superanimatore86" qui nel mercatino della Tana.

 

In Hemloch, impersoniamo gli ultimi eredi di due stirpi che si contendono l'influenza sui quattro quartieri (locations) della città. Per lo scopo, abbiamo a disposizione un mazzo di 30 carte ciascuno, che rappresentano i minion (servitori) delle cinque fazioni della città. Ogni minion ha un'abilità personale, che si attiva semplicemente giocandolo su un quartiere. Ogni quartiere ha anch'esso un'abilità che viene triggerata quando vi si gioca un minion abbinato alla fazione del quartiere.

Hemloch: carte minion
Hemloch: carte minion

Il setup è semplicissimo: al centro del tavolo si mettono le quattro carte che rappresentano i quartieri, ad ogni giocatore si assegnano le 15 casette, che servono a segnare l'influenza sui quartieri, e il mazzo di 30 carte minion (si differenziano dal dorso, bianco o nero, ma i mazzi sono identici). A parte si dispongono i mazzi delle 9 potions (pozioni), dei 9 trinkets (gingilli), delle 4 carte Night e delle 4 carte Day, e il pedone che segnala dove si svolge il festival.

Già, perché a Hemloch si festeggia la fine della notte perenne e l'arrivo della luce, e noi abbiamo a disposizione quattro settimane (ovvero quattro round) per riuscire a battere il nostro nemico.

Ogni round-settimana si compone di quattro giorni. Si inizia con il mazzo della settimana (week deck) composto da quattro carte Night, che recano ognuna il nome di uno dei quattro quartieri. Mescoliamo il mazzetto di carte Night e giriamo la prima: è il luogo dove si svolge il festival in questo turno; non si possono giocare minion sulla location del festival (a meno che non lo autorizzi un'abilità su una carta).

Incominciamo con una mano di cinque carte a testa. Le azioni sono due a turno per giocatore, ogni giocatore esegue per intero il proprio turno, NON si alternano le azioni. Le azioni disponibili sono:

  • pescare una carta dal proprio mazzo;
  • giocare una carta dalla propria mano, attivando le relative abilità.

Queste azioni sono ripetibili, quindi potrò pescare due carte, oppure giocare due carte, oppure pescarne una e giocarne una. Alla fine del turno, si scarta fino ad avere solo cinque carte in mano, e si passa all'avversario. In aggiunta, si può voltare una carta pozione per compiere un'azione aggiuntiva.

Le carte minion sono il cuore del gioco e vanno giocate dal proprio lato del tavolo, in corrispondenza di un quartiere. Ogni minion ha tre informazioni sulla carta: il valore (1 o 2), che serve durante gli influence check, la fazione (si differenziano per il colore del contorno e il simbolo nel tondino) che ci interessa ai fini dell'influence check, in quanto se un minion viene giocato nel quartiere della sua fazione, ha più influenza, e guadagna un punto in più di valore (da 1 a 2 e da 2 a 3), una sua abilità speciale, unica per quel tipo di minion (le descrivo successivamente, ma sono di vantaggio proprio o di svantaggio per il nemico). Attenzione: non è possibile giocare più di un minion per quartiere in un turno, a meno che l'abilità di una carta non dica il contrario.

Le altre carte
Le altre carte

Il festival è itinerante: dopo che ogni giocatore ha effettuato un turno, si gira una nuova carta, per cominciare un nuovo giorno: il pedone del festival si sposta sulla nuova location e si comincia un nuovo turno di gioco.

Non è tutto qui: oltre alle carte potion, durante il gioco si possono ottenere carte trinket, che vanno usate a coppie, voltandole, per attirare un minion avversario e spostarlo nel nostro lato del tavolo, lasciandolo sempre nella location da cui l'abbiamo preso. Sia le carte potion sia le trinket, a fine partita, varranno 2 punti se inutilizzate, 1 punto solo se sfruttate. Durante un turno, si può usare O il potere della potion O dei trinket. Non entrambi.

Anche le location hanno un'abilità speciale, che viene appunto attivata quando giochiamo su di esse il minion della fazione indicata nel tondino interno alla carta location.

Alla fine del primo round, cioè dopo quattro turni di gioco, si effettua il primo influence check: semplicemente, per ogni quartiere, si calcola il valore dei minion (ricordatevi di aggiungere +1 per ogni minion nel quartiere del suo stesso colore). Il giocatore che ha maggiore influenza, mette una casetta in uno degli spazi liberi del quartiere. In caso di parità se ne mette uno a testa, a partire dal primo giocatore del turno in corso. Alla fine dell'influence check dei quartieri, sempre il primo giocatore scambia in segreto una delle carte Night con la corrispondente carta Day, rimescolando il mazzo della settimana. Attenzione: ogni volta che gireremo una carta Day, alla fine di quel turno, si verificherà un altro influence check.

Infine, ogni giocatore dimezza per difetto i minion presenti in ogni quartiere, scartandoli.

L'altro giocatore ora diventa il primo e si parte con un nuovo round.

Se si hanno zero carte all'inizio del turno, se ne pesca UNA, se invece se ne hanno zero all'inizio del round, se ne pescano DUE. Queste non sono considerate azioni.

Il gioco termina durante un qualsiasi turno Day o Night quando: entrambi i giocatori hanno esaurito le casette, oppure i mazzi potion e trinket sono entrambi esauriti, oppure almeno 2 quartieri non hanno spazi liberi, oppure un giocatore ha esaurito il suo mazzo di pesca dei minion, oppure infine se ci sono quattro carte Day nel mazzo della settimana.

Si contano i punti, che si ottengono dalle carte potion e trinket (1 o 2 punti l'una, a sceconda che siano state utilizzate o no), più le casette del proprio colore (1 punto se singole, 2 se adiacenti ortogonalmente ad almeno un'altra del proprio colore). In caso di parità, vince chi ha più casette. La vittoria è condivisa in caso di ulteriore pareggio.

DIFFERENZE TRA LE VARIE EDIZIONI

Paragrafo che aggiungo per evitare confusione, in quanto ci sono svariati giochi con il titolo Hemloch. Per fortuna ci pensa l'autore stesso a sintetizzare le differenze: "Hemloch (First Edition, Midnight Edition, Dawn Edition) sono meccanicamente il medesimo gioco. Midnight e Dawn includono materiale di espansione che è stato pubblicato successivamente alla prima edizione. Hemloch: Vault of Darkness è un gioco diverso, ambientato nello stesso mondo, con terminologia e meccaniche simili a Hemloch. Hemloch: Dark Promenade è pure differente, composto di sole carte, ambientato nello stesso mondo, con meccaniche e terminologia simili.

Tutti e tre i giochi trattano di maggioranze e si incentrano sul giocare i minion nei quartieri per sfruttarne le abilità, ottenere oggetti e infine avere il controllo sui quartieri."

Esempio: la casetta gialla vale 1 punto, quelle blu 2 punti l'una
Esempio: la casetta gialla vale 1 punto, quelle blu 2 punti l'una

CONSIDERAZIONI FINALI

Non mi dilungo sui materiali, nella scatola trovate: il regolamento, 142 carte illustrate in stile dark/gloomy, il segnalino festival (una grossa pedina bianca) e una manciata di casette in plastica dei due colori, giallo e blu.

Hemloch è chiaramente un "figlio di Battleline/Schotten Totten" di Herr Doktor Knizia, come Hanamikoji oppure i più recenti Air Land & Sea e Riftforce, ovvero giochi in cui è costante la tensione da tiro alla fune tra i due avversari.

Ci trovo anche qualcosa di The King Is Dead, nella meccanica di maggioranze/influenza sul territorio (sia negli influence check sul posizionamento delle carte minion, sia nella scelta di dove mettere o togliere casette nei quartieri) e nei due mazzi di carte identici.

Tali mazzi di carte sono però composti da 30 carte, molto probabilmente non li useremo tutti in partita (a noi non è ancora successo di esaurire il deck), il fattore alea è sì presente, ma i minion hanno tutti dei poteri appetibili.

Perdonatemi se spendo un paragrafo per descriverli nel dettaglio: trovate 4 Unfair Lady, che posizionano immediatamente una casetta nel quartiere; 4 Crone Elder, che fanno prendere una carta pozione; 4 Shadow Agent, che fanno scartare un minion dal quartiere in cui lo posizionate (attenzione: se avete solo vostri minion, dovete scartare uno di quelli); 4 Gravedigger, che fanno prendere una carta trinket, 2 Hazard Teller, che fanno rimuovere una casetta dell'avversario dal quartiere in cui si posiziona; 2 Rotted Cohort, che permettono di posizionare un minion aggiuntivo dalla nostra mano in qualsiasi quartiere (sì, anche quello in cui si svolge il festival); 2 Spire Familiar, che fanno pescare due carte dal mazzo; 2 Cruel Jester, che permettono di spostare il festival al quartiere in cui posizioniamo codesta carta; 2 Rusted Servitor, che ci fanno copiare l'abilità di uno dei personaggi della location in cui lo poniamo; infine le carte minion singole, che hanno tutte forza 2, ovvero la Alley Cutpurse, che ci fa rubare una potion o un trinket all'avversario, il Mad Chemist, che ci fa voltare 2 potion a faccia in su (oppure una dell'avversario a faccia in giù), lo Horned Advisor, fa la stessa cosa ma con i trinket, e il Crooked Broker, che fa rimpiazzare una casetta avversaria con una propria, ovviamente nel quartiere in cui lo si gioca.

Come avrete intuito dalla lettura delle abilità dei minion, ci troviamo di fronte a un gioco che permette, anzi incoraggia, l'interazione tra i due contendenti: è davvero da coltello tra i denti... non so se rendo l'idea: minion assassinati (scartati), casette-influenza che vengono tolte all'avversario o scambiate con le proprie, altri minion che vengono attratti dalla nostra parte: come pretendere più interazione di così, in un gioco di mezz'ora?

Le abilità sono davvero ben bilanciate, mi è capitato di vincere una partita in cui ho pescato solo una Unfair Lady (quindi ho potuto mettere solo una casetta "gratis") e  tutti i Crone Elder, potendo così fare tante azioni aggiuntive grazie alle pozioni.

Le abilità dei minion, unite alle abilità del quartiere, unite all'uso intelligente dei trinket e delle potion, unite infine al posizionamento delle casette e alla scelta delle carte Day, danno ricchezza e complessità al gioco, mettendo i giocatori di fronte a scelte interessanti lungo tutta la partita.

Perdo un turno per accumulare carte minion? Oppure vado di tattica e faccio del mio meglio con quello che ho? Oppure cerco di ottimizzare i minion che mi fanno pescare carte? Punto già dall'inizio a un paio di quartieri in particolare? Cerco di sfruttare il maggiore potere che mi danno i minion nel quartiere a cui appartengono? Oppure meglio posizionarli in modo da sfruttare anche l'abilità aggiuntiva del quartiere? Cerco di non utilizzare le carte potion e trinket, assicurandomi un bel po' di punti a fine partita?

Intelligente il meccanismo di blocco di uno dei quartieri alla volta tramite il segnalino festival, come anche far scegliere a turno ai giocatori quale carta Night sostituire con la carta Day, permettendo di avere una fase scoring favorevole dove si presume di avere una situazione di maggioranza.

Hemloch: fine partita
Hemloch: fine partita

L'autore ha scelto con accortezza anche la forma dei quattro quartieri, rendendo strategico il posizionamento delle casette, cercando di avere più adiacenze, dato che le case singole valgono 1 punto mentre le adiacenti ne valgono 2. Si può essere cattivissimi e togliere la casetta nemica da quella bella posizione centrale nel Boneyard, oppure quelle d'angolo nel The Spires...

I cinque modi per far terminare il gioco sono pure interessanti, perché mettono una pressione costante e permettono anche di correre a chiudere la partita se si è in vantaggio.

In conclusione, un degno figlio di Battleline, che implementa bene la solida base del gioco di Knizia, aggiungendo più carne al fuoco, senza esagerare e con eleganza. Le meccaniche e i meccanismi sono ben integrati all'ambientazione, rendendo fluido il flusso di gioco. Alla lettura del regolamento può essere ostica la comprensione dell'aggiunta progressiva delle carte Day e dei conseguenti influence check, ma alla prima partita il tutto si chiarisce.

Parlavo di eleganza, che purtroppo manca nel regolamento. Niente di grave, però necessita di una paginetta di FAQ che si trova su BGG ed è concepito in un modo peculiare: prima ti spiega i dettagli di tutti i componenti e poi il flusso di gioco, con esempi ridotti all'osso, ci trovo ingenuità e inesperienza – il regolamento di Omen a Reign of War è scritto decisamente meglio.

Se devo trovarci un difetto, direi lo stesso dei giochi che gli sono simili: sono piuttosto limitati in quanto a rigiocabilità (pur avendo molta più variabilità di Battleline o di Hanamikoji), ma, a mia modesta opinione, sono ottimi filler da tenere in collezione e da riprendere di tanto in tanto, non da "esaurire", macinando partite su partite. Per noi gli smallbox games di Clowdus sono diventati i giochi del dopocena, in alternativa a Regicide.

Se trovate una copia del gioco e vi interessano i giochi veloci ma profondi e a forte interazione, vi consiglio di non lasciarvela scappare.

Buon divertimento con Hemloch
Buon divertimento con Hemloch
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Commenti

Wow, wow e WOW!!!

Immensa Elena: passione, competenza, precisione e cura del linguaggio. Cosa volere di più in una recensione?

Bravissima, adesso mi tocca mettermi in caccia di una copia.

@cosarara 

Grazie Paolo, la stima è reciproca. 

Usato dovresti trovarlo abbastanza facilmente, essendo un titolo di più di 10 anni fa.

Come al solito recensione utilissima e chiarissima.

Mi ha fatto piacere veder citato Omen verso la fine, che per me è stata una bella scoperta recente. Questi giochi "a tiro alla fune" li trovo un po' tutti uguali e condivido quello che tu dici sulla scarsa longevità e scarso "effetto wow", però Omen è quello che ho trovato un po' più fantasioso e poliedrico, al prezzo di una minor controllabilità e minor eleganza, ma a me va bene così.

@Thegoodson 

Omen lo recensirò in futuro, ho bisogno di un po' di tempo per approfondire.

Punto di forza di questo tipo di giochi è sicuramente l'interazione: ecco, John Clowdus spinge al massimo in questo senso e aggiunge variabilità.

Ottima recensione, molto curioso di provare questo titolo!

 

Sembra un giochino di quelli che mi piacciono! Con effetti che si incastrano con effetti e si scelgono gestendo carte pescate che risultano comunque utili. Di quelli difficili da scoprire perché se guardi una foto non ti dice niente. Grazie per la segnalazione!

@linx

Vero, dalle foto non gli daresti un centesimo! 

Ottima recensione, Clowdus è sicuramente un designer che meriterebbe più attenzione. 

Hemloch non l'ho giocato ma vorrei provarlo sicuramente.

Omen Reign of War è un'altra perla dello stesso autore, una specie di battle line su steroidi.

Mezo è un altro bellissimo gioco di maggioranze di Clowdus che pecca solo in lunghezza. Da provare! 

@arcadebox

Di Omen scriverò il prima possibile. Vorrei mettere le mani anche su The North, mentre Neolithic/Bronze age/Middle ages le recupererò in pnp.

Per ora posso dire che in Omen è un po' più marcata la parte della gestione mano, mentre in Hemloch lo è di più la parte di area control. Sono sufficientemente diversi da avere entrambi posto in collezione. Non occupano neanche tanto spazio, tanto meglio...

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