“Hex” venne inventato nel 1942 da un giovane ricercatore universitario, Piet Hein, che lo diffuse con il nome di “Poligon”. Nel 1948, a Princeton, John Nash (il cui nome è ora conosciuto da tutti grazie al film “A beatiful mind”) inventò di fatto un gioco molto simile, che venne diffuso con il nome di “Nash”. In seguito il gioco venne commercializzato in America con il titolo definitivo di “Hex” da “Hexagon” cioè la forma delle caselle del gioco.
Il gioco è costituito da un tavoliere romboidale quadrato, con i lati costituiti da 11 esagoni (quelli agli angoli sono in comune); lati opposti di questo tavoliere sono dello stesso colore: rosso e nero.
All’inizio della partita il tavoliere è vuoto: il primo giocatore pone una delle sue pedine in un esagono qualsiasi del tavoliere e lo stesso farà il suo avversario.
Lo scopo del gioco è quello di riuscire a creare una linea continua di pedine che congiungano i due lati opposti del proprio colore. Non è prevista alcuna cattura. Si ternga conto che gli esagoni di congiunzione fra i lati di colore diverso valgono per entrambi i giocatori sia come casella di partenza che come casella di arrivo.
Come in molti giochi di questo tipo il giocatore che muove per primo ha un notevole vantaggio: a questo si è cercato di porre rimedio con alcune regole supplementari, come ad esempio permettere al giocatore che muove per secondo di piazzare due pedine al posto di una, oppure impedire al primo giocatore di piazzare la sua pedina sulla colonna centrale, oppure applicare la regola per cui, se il secondo giocatore ritiene che la prima mossa del suo avversario gli dia un vantaggio inaccettabile, può scambiare la pedina con una delle proprie, e continuare la partita come se il primo giocatore fosse il secondo.
Giochi collegati:
HexScritto da Poetasaranga il 20/08/2007
Voto recensore:
0,0Pro:
Hex fa ormai parte della storia del gioco, poiché ha dato vita ad una enorme quantità di giochi simili o comunque ispirati al suo concetto base. La struttura ad esagoni moltiplica le sue possibilità strategiche e ne fanno un gioco dalle regole estremamente semplici accoppiate ad una grande profondità di gioco.Contro:
È un gioco che ha dato moltissimo alla storia dei giochi, ma i cui limiti ormai sono diventati evidenti: esistono diversi modi per chi gioca per primo di assicurarsi la vittoria, e sono necessari diversi sotterfugi per eliminare il grande vantaggio che consegue alla prima mossa. Inoltre, risulta un po’ datato, poiché sono usciti in commercio giochi che ne riprendono il meccanismo ma più interessanti, come ad esempio, Havannah.Accedi per scrivere un commento
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale