Lineage II: The Boardgame

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Voto recensore:
6,6
L'era dei mitici titani è finita. I giocatori impersoneranno una delle cinque razze tese alla lotta per il dominio del mondo: Gli umani, i più prosperosi, gli Elfi protettori della natura, i potenti orchi bramanti del potere, i crudeli Elfi Oscuri, ardentemente vendicativi e i Nani i più abili nel commercio. Anche se ognuna delle cinque razze ha scopi differenti i loro percorsi sono scritti nel destino: solamente una dominerà in questo universo di grandi avventure, mostri sanguinosi, potenti reliquie in un'era di caos ed eroiche battaglie.

Lo scopo del gioco è quello di totalizzare 10 punti vittoria, essi potranno essere accumulati in tre modi:
- Vincendo gli assedi ai castelli
- Tenendo il controllo dei castelli
- Completando Quest.

Nel proprio turno i personaggi tireranno il dado ad 8 facce e muoveranno la propria pedina sul tabellone; esso è formato da un anello esterno nel quale possono essere trovati i villaggi ed altre locazioni come il tempio ed un 8 interno nel quale sono presenti i tre castelli. Quando un personaggio termina il proprio movimento su una casella verde (le più presenti nel tabellone) può iniziare la perlustrazione che consiste in una battaglia con un mostro: esistono 3 tipi di mostri A, B, C che si differenziano per la loro potenza e per il tesoro che essi nascondono.

Per ognuna delle tre classi di mostri i primi della propria pila saranno visibili ed in base al proprio equipaggiamento il giocatore sceglierà con quale combattere. In caso di vittoria la tessera mostro verrà capovolta per mostrare il tesoro nascosto che può essere una somma di denaro, ma anche pozioni, armi ad una mano e a due mani, calzature, armature ed elmi. In caso di sconfitta il personaggio viene posto nel villaggio più vicino e perde una certa somma in denaro.

Il sistema di combattimento è immediato: ogni mostro possiede una certa combinazione ed un certo numerodi cerchi colorati, questi saranno esattamente i colori che dovranno essere totalizzati dal personaggio con il lancio di cinque dadi. L'equipaggiamento aiuterà i giocatori a vincere le proprie sfide, le armi ad esempio permettono di totalizzare a prescindere dal lancio di dado alcuni colori, mentre armature elmi e calzature permettono di ritirare un certo numero di dadi.

Se il turno del giocatore terminerà su un castello egli potrà, nel caso in cui il castello sia controllato da un avversario, iniziare un assedio.
Il possessore del castello sarà il difensore, il giocatore che ha iniziato l'assedio l'attaccante, gli altri giocatori segratamente sceglieranno con quale fazione giocare la fase di assedio, tutti selezioneranno segretamente il numero di soldati coinvolti e la battaglia avrà inizio.

La meccanica di battaglia è molto semplice: ogni fazione tira un dado da 8, si fa la sottrazione e la fazione che aveva lanciato il numero più alto perde il corrispondente numero di soldati. Se la difesa perde, il controllo del castello passa al giocatore che ha iniziato l'assedio, altrimenti resta in possesso dell'attuale difensore.

A rendere interessante l'assedio sta il fatto che tutti i giocatori pongono in gioco uno dei loro punti vittoria, essi al termine dello scontro verranno vinti dalla fazione vincitrice premiando quei giocatori che avranno impegnato eserciti più numerosi. Dal momento che prendere parte alla battaglia è obbligatorio, gli assedi sono momenti della partita vissuti sempre con un certo coinvolgimento.

I castelli forniscono ai giocatori soldi e punti vittoria secondo certe meccaniche che rendono il castello più o meno appetibile nell'alternarsi dei turni di gioco.

Altro tipo di locazione è quella del villaggio, dove il giocatore pesca una carta evento, può comprare mercenari, può vendere gli oggetti del proprio inventario al prezzo indicato.

Le carte evento si dividono in tre categorie:

- Carte Quest: indicano una missione da compiere per guadagnare punti vittoria
- Carte Azione Avventura: da giocare nel proprio turno, facilitano le battaglie con i mostri, aumentano il movimento etc.
- Carte Azione Assedio: da giocare durante la fase di Assedio, ne influenzano l'esito in vari modi.

Nel proprio turno il giocatore può anche scambiare i propri oggetti con gli altri giocatori, per soldi o altri oggetti senza necessariamente rispettare il prezzo indicato sulla tessera.

Ricapitolando: l'idea del gioco è semplice, i giocatori dovranno sconfiggere i mostri per potenziare il proprio equipaggiamento o per venire in possesso di oggetti da vendere per guadagnare il denaro necessario a comprare nuovi soldati, indispensabili per vincere le battaglie e controllare i castelli.

Lineage II è un gioco molto particolare, infatti non si può non notare come la casa coreana abbia fuso aspetti più tipici di giochi americani fantasy con meccaniche più spiccatamente tedesche.
Pro:
Certamente Lineage II si fa giocare con un certo trasporto e divertimento, i momenti degli assedi ai castelli sono sempre avvincenti e la soddisfazione di sconfiggere un mostro classe A per equipaggiarsi con oggetti decisamente potenti da una certa soddisfazione. Le buone meccaniche che governano la fase di assedio danno in qualche modo la possibilità di pianificare un propria strategia. I materiali sono di ottima fattura così come la grafica, l'effetto estetico del gioco è decisamente sopra la media.
Contro:
Certamente una presenza del fattore fortuna non trascurabile, che a mio avviso, in un gioco di sfide e battaglie non guasta, ma che potrebbe infastidire. Il gioco non è indipendente dal linguaggio: le carte sono descritte in coreano ed inglese ma il regolamento è presente solamente in coreano. Il regolamento non è esente da qualche falla, molte delle quali prontamente risolte nelle FAQ ufficiali.
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