Ambientazione
Si tratta di un tattico sulla II guerra mondiale. Ricostruisce le operazioni delle truppe aviotrasportate statunitensi nel Giugno del 1944.
Il Gioco
Il gioco si articola in turni: lo scenario prescelto indica in quanti turni si svolgerà l’operazione indicando lo scorrere del tempo sul campo di battaglia.
Ciascun turno è composto da 3 fasi.
La prima è la Fase di Recupero.
Dopo aver stabilito l’iniziativa con il tiro di dado, si procede a turno con il recupero delle unità che hanno riportato danni nelle precedenti fasi bella battaglia. Utilizzando il morale, stampato sui segnalini, valutando i benefici del terreno e la leadership dei Leader presenti nell’esagono, con 2d6 si controllano le unità in rotta per valutarne l’eventuale recupero. Nella stessa fase, se possibile, si recuperano le squadre con feriti, si possono assemblare mezze squadre, raccogliere/scambiare le armi.
Subito dopo inizia la Fase delle Operazioni, il vero cuore della battaglia.
La parte che ha l'iniziativa può attivare un esagono e all’interno dell’esagono una o tutte le unità (più le unità adiacenti se presente un Leader) per compiere delle azioni. I due contendenti si alternano nelle fasi di attivazione (impulsi) creando cosi un certo dinamismo nello svolgimento del gioco. Quando tutte le unità sono state attivate o i 2 giocatori passano per 3 volte, la Fase delle Operazioni si conclude.
Le unità attivate possono muovere, pagando punti movimento in funzione del tipo di terreno che attraversano, muovere strisciando, fare un movimento furtivo o d’assalto; ogni movimento può scatenare il fuoco di opportunità da parte dell’avversario.
In alternativa le unità possono sparare (oppure muovere e sparare in caso del movimento d’assalto). Per poter sparare ad unità nemiche, queste devono essere state avvistate, essere nella portata delle armi e poter avere la LOS (Linea di Vista) disponibile. Unità nella visuale e nella portata di un attaccante, non possono essere fatte oggetto di fuoco se non risultano avvistate (spotting): l’avvistamento richiede l’utilizzo da parte dell’attaccante comunque di un impulso.
Il combattimento si risolve confrontando un opposto tiro di dadi a cui si sommano/sottraggono il potere di fuoco delle unità attaccanti, eventuale terreno riducente nella LOS e il tipo di terreno dove si trova l’unità presa di mira; anche la leadership di eventuali Leader presenti può influenzare il tiro del dado.
In caso di successo, si utilizzala tabella idonea per valutare l’entità dei danni che saranno probabilmente tanto maggiori quanto maggiore sarà la differenza tra i tiri di dado modificati.
La fortuna gioca sicuramente un ruolo (inevitabile) ma i possibili modificatori al tiro del dado ne possono attenuare gli effetti.
E’ possibile anche effettuare un combattimento in mischia per unità nemiche che si trovino nello stesso esagono.
Al termine della Fase delle Operazioni, il turno si conclude con la Fase Amministrativa: vengono rimossi tutti i segnalini di stato (Op Complete, Fired, Moved ecc.) e in un certo qual modo si “ripulisce” il campo di battaglia e ci si prepara ad un nuovo turno.
Considerazioni
Band of Heroes è un gioco che si richiama a grandi classici (“ASL” tra tutti) e proprio per questo forse non eccelle in originalità. Possiede però alcune caratteristiche peculiari. Cominciando dai materiali possiamo dire che la qualità è più che buona; interessante e accattivante la grafica, anche se dal punto di vista del gioco, il terreno è forse fin troppo ricco e colorato, creando qualche difficoltà iniziale. Peraltro la grafica delle prime edizioni aveva il difetto di un piccolo bordo bianco degli esagoni di gioco con un effetto grafico abbastanza negativo: nelle ultime edizioni questo bordino è stato rimosso con netto miglioramento dell’insieme.
La dinamica di gioco è buona, prevedendo l’alternanza degli impulsi che, insieme al fuoco di opportunità, non costringe mai nessuno dei due giocatori a lunghe attese da spettatore.
Gli scenari sono numerosi e vari, anche se in qualche caso il setup iniziale può essere macchinoso e alquanto noioso.
La vera parte negativa del gioco, e che forse ne limita l’affermazione, è il regolamento. Prendendo a riferimento la versione 2 (ma la 3 è solo appena migliorata e quasi esclusivamente nella veste grafica), va detto che il manuale è disorganizzato, frammentario e talvolta scritto in maniera abbastanza criptica. Le numerose eccezioni vengono elencate senza un rigore logico; peraltro il manuale rappresenta solamente una parte delle regole e delle eccezioni, perché una gran parte si “nasconde” tra le pieghe delle note al terreno, alle armi, ai veicoli ecc.
Le regole poi che governano i combattimenti che vedono interessati i mezzi, sia corazzati che no, sono ancor più farraginose e non in linea con il resto dell’impianto regolamentare.
Nel prendere il gioco in mano, bisogna avere un po’ il coraggio di mettere le pedina sul campo di battaglia, scegliendo magari uno scenario senza veicoli, e cominciare a prendere confidenza con il regolamento per scoprire poi un gioco piacevole, giocabile e che a tratti sa dare pathos e divertimento.
Qualità dei materiali sia costruttiva che grafica.
Dinamismo generale del gioco con gli impulsi alternati.
Buona disponibilità di scenari.
Regolamento frammentario e di difficile lettura.
In alcuni scenari setup iniziale a volte complicato e lungo.
La ridotta dimensione delle mappe geomorfica e l’utilizzo contemporaneo di numerosi tipi di segnalini obbliga talvolta alla formazioni di vere e proprie torri di Babele.