Mood

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Ambientazione
Mood è davvero un gioco molto semplice. I concorrenti dovranno cercare di recitare delle frasi simulando uno stato d'animo specifico.

Il Gioco
Sul tabellone negli appositi spazi numerati da 0 a 9 si collocano scoperte 10 carte moods (cioè stati d'animo). A turno i concorrenti si alterneranno nel recitare una frase pescata a caso dal mazzo delle 120, secondo lo stato d'animo che il dado a 10 facce (numerate a loro volta da 0 a 9) ci indicherà.
Il dado all'interno del bussolotto può essere visto, ovviamente, solo da chi recita, mentre gli altri giocatori sono chiamati ad indovinare lo stato d'animo con il quale la frase è stata loro recitata, puntando una delle quattro fiches a loro disposizione numerate da 1 a 4.

Si punta tutti insieme ponendo la propria fiches sulla carta moods che si pensa essere stata recitata.
Ogni giocatore che indovina vince la puntata che aveva fatto e regala un punto all'improvvisato "attore".
Ogni risposta sbagliata invece fa retrocedere il proprio segnalino di tanti spazi quanto era la puntata stessa. Non si può retrocedere oltre la casella di partenza.
Una volta giocate le fiches vengono temporaneamente scartate, così che nel corso dei 4 turni di puntata ogni giocatore sia costretto a giocare tutti i valori e a non scegliere sempre lo stesso.

Ad ogni turno cambia l'attore in senso orario, la carta moods recitata viene sostituita da un'altra e si pesca una nuova carta frase.
Il percorso circolare per giungere al traguardo è di 28 caselle.

Considerazioni
E' il classico gioco per una serata senza tante pretese con gli amici in cui ci si vuole fare un paio di risate, anche perché il regolamento si presta a qualche "forzatura", quindi lo spirito deve essere molto goliardico.
Pro:
E' assolutamente esilarante, specialmente giocato in un gruppo di presunti "attori" di belle speranze!
Contro:
La meccanica, semplicissima, ha un bug evidente. Se l'attore sbaglia volontariamente a recitare lo stato d'animo fa perdere punti agli altri (che ovviamente sbaglieranno ad individuare il mood) senza avere alcuna penalità! E' necessaria quindi una "house rule" da parte di ogni gruppo per evitarlo.
La fase di puntata è caotica (forse volontariamente). I "furbetti" o gli indecisi potrebbero attendere il posizionamento degli altri per mettere la loro fiches nello stesso spazio.
Si poteva aggiungere un mazzo di carte in otto colori numerate dallo 0 al nove......
Però è evidentemente un party games dove non conta vincere ma divertirsi sfoderando il "Carmelo Bene" che ognuno ha in se!
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