Nova Luna: piazzamento tessere di Rosenberg senza polimini

Il nuovo titolo di Uwe Rosenberg, nominato allo Spiel des Jahres 2020.

Giochi collegati: 
Nova Luna
Voto recensore:
7,3

Nova Luna, nominato per lo Spiel del Jahres 2020, è l’ultimo astratto uscito dal cappello magico di Uwe Rosenberg: riprende la meccanica della scelta tessere di Patchwork, con risultati a mio avviso ad esso superiori per complessità e divertimento.

L’Autore ha raccontato un aneddoto: stava provando Habitat di Corné van Moorsel, il piazzamento delle tessere e il modo collegato con cui fare punti gli piaceva, ma la meccanica usata per la pesca su una griglia di tessere muovendo la propria pedina non gli sembrava convincente e mentre giocava pensava a come sarebbe stato più interessante cambiando questa meccanica. Per questo, sul regolamento non solo ha scritto di essersi basato su una sua idea, ma lo ha anche indicato come co-autore: un riconoscimento pubblico che in verità non sempre troviamo.

Il titolo è un puzzle game per 1-4 giocatori dalla durata media (20-30 minuti).

IL GIOCO IN BREVE

Al centro si pone la ruota lunare, il tabellone circolare sagomato con dodici spazi: sul primo si piazza il segnalino che rappresenta la Luna e nei rimanenti andranno posizionate le tessere. Il tabellone è molto colorato e c’è un tracciato che  rappresenta le ventiquattro fasi lunari (caselle): indicano i passi compiuti dalla pedina del giocatore in base alla tessera scelta. Lo stile grafico è medievaleggiante e, benché un po’ cupo, usando il tema del bianco/nero si crea un piacevole contrasto coi colori circostanti.

Le tessere sono quadrate coi bordi arrotondati in quattro colori e su ognuna ci sono da uno a quattro cerchietti: quello in alto a sinistra ha il numero di passi da uno a sette, negli altri ci sono dei pallini colorati che indicano le missioni da completare.

La meccanica è semplice: il giocatore di turno è sempre quello che sta più indietro sul tracciato, sceglie una delle tre tessere situate dopo il segnalino Luna e la posiziona ortogonalmente vicina alle proprie, poi muove la propria pedina del numero di passi indicato, creando così un nuovo ordine di turno.

Quando restano solo una o due tessere da prendere, il giocatore di turno può decidere se riempire subito gli spazi vuoti e poi sceglie la tessera.  

Lo scopo del gioco è terminare tutte le pedine piazzandole sulle missioni completate. Ogni missione ha da uno a quattro pallini di uno o più colori e si completa posizionando ortogonalmente le tessere del colore richiesto. Se ci vogliono più tessere di uno stesso colore, si può creare anche un gruppo di tessere adiacenti del colore richiesto di cui almeno una ortogonale alla missione ed è considerata soddisfatta.

Alcune tessere richiedono solo un passo di movimento e non hanno missioni: servono solo a completare le altre.

La partita termina quando un giocatore ha finito tutte le pedine o se terminano tutte le tessere: nel primo caso, il giocatore che ha finito le pedine vince; nel secondo, vince chi ha meno pedine inutilizzate, ma è un’eventualità che in partita non mi è mai capitata.

CONSIDERAZIONI

Come dicevo, la meccanica ripresa da Patchwork non è innovativa. Ma trovo Nova Luna più dinamico e divertente: in Patchwork lo scopo è trovare la forma giusta per completare il puzzle, tutte le tessere sono visibili e la scelta è sofferta e condizionante per la propria e altrui strategia, che ai miei occhi risulta troppo chiuso e limitante, talvolta frustrante. In Nova Luna, al contrario, non si hanno subito tutte le tessere disponibili, ma è più semplice incastrarle fra di loro, la scelta è in prospettiva pensando alle tessere già piazzate e a quali potranno essere sistemate in seguito, considerato che è una corsa a chi è più veloce a soddisfare le missioni. Il sistema è più casuale, ma anche più aperto a combinazioni e incastri sempre diversi, con la bella soddisfazione di poter realizzare in un colpo solo anche quattro o cinque missioni contemporaneamente capovolgendo le sorti della partita.  

Le missioni sono diversificate, ho notato che le tessere che richiedono più passi (sei o sette) sono anche quelle più semplici da completare.

L’ambientazione è solo di facciata, si sente solo per i disegni.

La scalabilità è ottima: in due il gioco diventa più strategico, a cercare maggiormente di ostacolare l’avversario; in quattro è più facile che la tessera che abbiamo puntato ci venga presa, ma la forte componente di multi-solitario permette di renderlo ugualmente godibile.

La variabilità è enorme: le tessere sono sessantotto e, come dicevo, non mi è mai capitato che terminassero prima che un giocatore avesse finito le pedine.

I materiali sono buoni: pedine in legno e cartoncino robusto per tabellone, tessere e segnalino Luna.

La grafica è molto chiara ed il contrasto colore/bianco-nero è piacevole. La scatola è decorata e colorata anche all’interno.

Il regolamento è esaustivo e ricco di esempi, in inglese e tedesco.

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Commenti

Dalla tua descrizione mi aspettavo un voto un tantino più alto. Perché non un 8? 

Lo trovi un filler per tutti o principalmente per esperti?

Se a questo hai dato 7,3 che voto daresti a Patchwork?

Bravo comunque a fare la recensione di questo gioco. Questa recensione arriva, secondo me, un po' tardi... Però è arrivata!!!!

A mio avviso, Patchwork ha delle scelte molto più sofferte e dipendenti dalla strategia che ti eri fatto dall'inizio. Questo non lo rende nè limitato nè frustrante, semplicemente più strategico di nova luna che invece si presenta più tatticoe più "generoso" nei confronti di un precedente errore di scelta. 
Tralasciamo il "motorino economico" che patchwork ti costringe a creare. 
Per il resto bella recensione. 

Concordo con sontuosopiero, Patchwork è sicuramente più strategico, più stretto, più cattivo e più interattivo.

Per i miei gusti quindi un gioco migliore.

Non ho mai giocato a Nova Luna, pero', vedendo i flussi di gioco, gli preferisco Patchwork (che a me piace moltissimo). Nova Luna mi dice poco. Poi magari mi sbaglio e, se capita in ludoteca, lo provo di sicuro.

Mi aspettavo una risposta da Mica...

Hai ragione, non ero riuscita a rispondere prima.

È un filler per tutti, l'ho giocato tranquillamente  con esperti ed anche con una persona totalmente digiuna di giochi.

Patchwork direi 7,5 perché è innovativo. A me come gusto personale piacciono i piazzamenti, ma non a comporre nuove forme per questo gli preferisco Nova Luna

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