Sulla scia di Heroquest, questo splendido gioco si pone a metà fra un board game classico ed un RPG, avvicinando l'universo di Warhammer 40,000 a tutti i giocatori non ancora contagiati dal tridimensionale. Un giocatore-master, nei panni dell'Alieno, sceglierà la missione assegnata ai comandanti Marines, interpretati dai restanti giocatori (fino a tre); ciascun giocatore avrà una certa libertà di scelta nell'equipaggiamento (armi, ordini ed altro) dei propri uomini, permettendo così una certa varietà da una partita all'altra, anche in funzione della missione da affrontare.
Il combattimento è semplice e divertente, il turno di gioco risulta un po' lungo principalmente a causa dell'elevato numero di pezzi in campo da entrambe le parti; in ogni caso la varietà di alieni, di armi pesanti e carte di equipaggiamento utilizzabili contribuiscono a creare un'ambientazione che coinvolge i partecipanti in mischie furibonde all'ultimo sangue, in perfetto stile Warhammer 40,000.
E' possibile giocare partite singole variando i propri ruoli di volta in volta, oppure campagne articolate su più scenari, in cui si registrano i punti ottenuti che servono per guadagnare onorificenze e avanzamenti di grado sia per i giocatori Marines, che per l'Alieno.
Espansioni e aggiunte da White Dwarf . Su una serie di White Dwarf del 1990-1991 i cui numeri devo ancora accertare (devo ricostruirli da una serie di pagine "estirpate" dalle suddette riviste a cura del Lobo), sono state pubblicate delle vere e proprie espansioni che permettono di combinare Starquest (o Space Crusade, come si chiama la versione Inglese) con altri giochi Games Workshop che furono pubblicati in quel periodo.
In particolare, le altre confezioni che si possono utilizzare con queste regole aggiuntive sono: Advanced Space Crusade, Tyranid Attack, Space Hulk, Genestealer e Deathwing. In pratica, l'Alieno potrà usufruire di un maggior quantitativo di Genestealer oltre ad aggiungere novità come gli Ibridi ed i temibili guerrieri Tirannidi; i giocatori Marine potranno utilizzare, in alternativa o in congiunzione alle squadre tradizionali, nuovi elementi come Scout, Terminator e Librarian.
Sarà possibile anche aumentare il numero di giocatori combinando tutte le possibilità illustrate o addirittura introducendo squadre di Orchi con tanto di armi pesanti, ordini e carte equipaggiamento. Le espansioni sono peraltro corredate da nuove missioni più che interessanti.
Il gioco è bello, semplice, coinvolgente e improntato alla cooperazione fra i giocatori Marines per fronteggiare le altrimenti soverchianti forze aliene. Le numerose miniature in plastica della Citadel (fra cui un Dreadnought!) e l'ottima realizzazione grafica delle mappe e degli altri componenti permettono di assaporare un po' di tridimensionale anche a chi non può permettersi il lusso delle miniature in metallo. Le missioni sono semplici da ideare ed è quindi molto facile aggiungerne di nuove o personalizzarle per realizzare campagne e scenari aggiuntivi. Per i principianti, può considerarsi un ottimo trampolino di lancio per giungere in seguito a Warhammer 40,000, anche se l'impiego delle varie espansioni disponibili consente di non sentirne troppo la nostalgia...
Come già accennato, le numerose miniature (che possono essere anche tutte contemporaneamente in gioco!) comportano dei turni di gioco un po' lunghi, soprattutto se il ruolo dell'alieno viene interpretato da un giocatore non rapido nelle proprie scelte. Le missioni fornite con il gioco base non sono poi molte (una dozzina), quindi è ben presto necessario crearne di proprie. Infine, è un peccato la limitazione a 4 giocatori del gioco base, che può comunque essere superata unendo più confezioni o acquistando l'espansione degli Eldar.