Tiny Epic Galaxies, sottotitolo: "Un Gioco di conquiste intergalattiche". Orpo. In un involucro che misura 12 x 18 x 4? Mi sono sempre chiesto che tipo di giochi possono essere contenuti in una piccola confezione, quale sarebbe stata la loro longevità, il loro spessore, la loro componentistica. Con questa curiosità mi sono avvicinato ad un titolo come questo (successore di titoli simili), per capire come l'universo potesse essere rinchiuso in una scatoletta.
Presentazione e setup del gioco
Sviluppare il proprio impero galattico conquistando pianeti e accrescendo le proprie capacità è il fulcro attorno al quale si orientano le scelte dei giocatori.
Ogni giocatore riceve una scheda "galassia" di partenza, dove vengono posizionati i segnalini relativi al livello di espansione dell'impero, di energia e di cultura. Sulla stessa scheda si posizionano due astronavi iniziali. Ad ogni giocatore viene inoltre consegnata una carta missione segreta, che garantirà, nel caso si presentino delle opzioni favorevoli, l'acquisizione di ulteriori punti alla fine della partita.
Viene inoltre pescata una serie di pianeti dipendenti dal numero di partecipanti che rimarranno nel pool comune in attesa di venire esplorati e conquistati.
Come funziona una partita a Tiny Epic Galaxies
A turno ogni giocatore lancia una serie di dadi (il cui numero dipende dal livello del proprio impero) e, sulla base dei risultati ottenuti, utilizza ogni singolo dado per svolgere un'azione tra quelle disponibili: muovere un'astronave, ottenere risorse, avanzare nella costruzione di una colonia, utilizzare i poteri delle colonie costruite, convertire i dadi per ottenere un determinato risultato.
Al costo di un punto cultura ogni azione può essere replicata dai giocatori che non sono di turno, inoltre si possono ritirare i dadi quante volte si vuole pagando il prezzo di un punto energia dopo il primo rilancio (che è gratuito).
In estrema sintesi le azioni si suddividono tra:
- Muovere un'astronave spostandola su un pianeta. È possibile scegliere di atterrare sulla superficie, sfruttando il potere speciale del pianeta una volta sola, oppure scegliere di fondare una colonia, posizionando l'astronave in orbita in corrispondenza di una scala segnapunti. Raggiunta la fine della scala con l'azione "avanzamento di una colonia" è possibile appropriarsi del pianeta ed incamerare i punti riportati sulla carta stessa.
- Ottenere risorse (cultura e punti energia) dallo sfruttamento dei pianeti sui quali sono posizionate le astronavi e dalla galassia di partenza.
- Utilizzare le colonie conquistate per sfruttarne i poteri particolari (ad esempio ottenere o rubare risorse, azioni bonus, ecc)
- Convertire i dadi utilizzandone due non ancora attivati per modificare il risultato di un terzo dado.
L'espansione del proprio impero consentirà l'acquisizione di nuove astronavi (fino ad un massimo di quattro) e di nuovi dadi da utilizzare (fino ad un massimo di sette).
Il giocatore che per primo raggiunge 21 punti vittoria fa terminare la partita. Dopo aver sommato i punti delle missioni segrete chi ottiene il massimo punteggio è il vincitore.
Elementi di sintesi
Regolamento
Scritto in modo ideale: poche pagine con spiegazioni chiare.
Scalabilità
Ottima. Ho provato il titolo in tutte le varianti e posso affermare che il gioco scala perfettamente. Esiste anche l'opzione in solitario che può essere usata per imparare le meccaniche di gioco.
Interazione
Pur essendo un gestionale, la corsa a costruire colonie e impossessarsi del pianeta e la possibilità di rubare risorse dagli avversari assicurano la giusta interazione. Infine i diversi poteri dei pianeti favoriscono lo scambio ed il conflitto tra i giocatori.
Materiali
Nella media. Le carte sono decenti ma è meglio imbustarle; dadi e pedine di legno completano i componenti. Un unico appunto sulle schede "galassia" che sono, forse, un po' troppo "leggerine".
Meccaniche e strategie
Non ci sono meccaniche originali: lancio di dadi e scelta delle azioni risultanti in sequenza. La vittoria avviene sempre per raggiungimento del punteggio richiesto, tuttavia i modi per raggiungerlo possono essere diversi.
Longevità
Buona, il gioco ha sempre lo stesso obiettivo, ma i diversi poteri dei pianeti garantiscono strategie sempre differenti.
Dipendenza dalla lingua
Moderata: è presente del testo sulle carte (pianeta e missioni segrete).
Durata
Dipendente dal numero di giocatori, direi al massimo 15 minuti a giocatore.
Ambientazione
È un gestionale (quasi) puro, si sente un po' di astrattezza.
Fattore Fortuna
Considerando che la pesca delle carte "pianeta" è comune, rimane il fattore accidentale legato alle carte missione e al lancio di dadi. Tuttavia nel primo caso gli obiettivi si equivalgono per difficoltà e remunerazione, mentre nel secondo la possibilità di ritirare i dadi (spendendo punti energia), di modificare il risultato con l'opzione "convertitore" e di aumentarne il numero con l'espansione del proprio impero, impedisce una deriva casuale della partita.
Conclusione ed impressioni sul gioco
Quando si parla di un titolo con un ottimo rapporto qualità-prezzo mi viene in mente Tiny Epic Galaxies. Non brilla per originalità, ma riesce ad amalgamare alcune meccaniche collaudate per offrire un'esperienza ludica decisamente appagante. E tutto questo ad un prezzo davvero accessibile.
Gioco tutto sommato semplice nelle regole, garantisce la giusta competizione nell'ingrandire il proprio impero galattico conquistando pianeti e usufruendo dei poteri speciali legati ad essi.
Credo che il cuore del gioco sia l'acquisizione delle opportunità ottenute dalle proprie colonie, in modo da sfruttare un maggior numero di capacità attivando potenti combinazioni.
Pagato il giusto tributo alla fortuna (tiro dei dadi azione) quello che rimane è un'attenta gestione delle azioni disponibili che possono garantire una crescente acquisizione di punti e di poteri.
Ovviamente stiamo parlando di un gioco che si rivela poco più di un filler, ma quello che promette lo mantiene nel migliore dei modi.