Toledo

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Voto recensore:
6,3
La città di Toledo è famosa, da secoli, per la sua produzione di acciaio e, soprattutto, per la realizzazione di bellissime spade, utilizzando tecniche di produzione provenienti dalla Persia, attraverso l'intermediazione degli arabi (fonte: Wikipedia).

Ogni giocatore veste i panni di un’importante famiglia nella Spagna del XVI secolo. Lo scopo del gioco è quello di presentare al palazzo dell’imperatore le migliori spade forgiate nella città di Toledo. A questo fine, i giocatori cercano di accaparrarsi i lingotti di acciaio e le gemme necessarie alla fabbricazione delle magnifiche spade, che saranno portate al palazzo dell’Alcàzar davanti all’imperatore. Durante il gioco sarà possibile sostare nelle locande di strada per avere maggiori informazioni sulla migliore via da prendere per raggiungere il palazzo, acquistare i capolavori del pittore El Greco, direttamente nel laboratorio dell’artista, e visitare i maestri di spada della città per potersi difendere nei numerosi duelli d’onore a cui si può essere chiamati.

Lo svolgimento del gioco è piuttosto semplice. Il tabellone mostra un percorso che inizia dalla cattedrale di Toledo e termina al palazzo dell’imperatore. Il tragitto è suddiviso in tre sezioni; questa divisione determina il prezzo a cui il proprietario della bottega vende i propri beni e servizi agli altri giocatori. Ogni giocatore, infatti, muove 4 nobili e ha a disposizione 8 botteghe che piazzerà nel corso del gioco lungo il percorso con il duplice scopo di procurarsi gratis i materiali che gli occorrono per forgiare le spade e guadagnare “denaro” (le carte) dagli altri giocatori che si fermano nella sua bottega.

Nel proprio turno ogni giocatore può effettuare una delle seguenti azioni:
1) pescare due carte;
2) piazzare una bottega;
3) muovere una o più pedine;
4) spostare una propria pedina nella cattedrale.

Pescare le carte
Il movimento lungo il tabellone avviene utilizzando le carte. Questa opzione permette al giocatore di pescare dal mazzo due carte da aggiungere alla propria mano.

Piazzare una bottega
Esistono quattro differenti botteghe (mercante di gemme, mercante di acciaio, fabbro armaiolo e maestro di spada). Ogni tipo di bottega è rappresentata da due carte che differiscono dalla loro capienza: una può ospitare un solo nobile per volta, l’altra fino a due. Ogni giocatore può decidere di piazzare su qualunque spazio libero del tabellone una propria bottega. In base alla sezione dove viene piazzata, il costo per usufruire dei servizi offerti varia (economico vicino alla partenza e molto caro nei pressi del palazzo dell’imperatore). Le botteghe di ogni giocatore sono contraddistinte da un colore. Visitare le botteghe del proprio colore permette di ottenerne i servizi senza pagare.

Muovere una o più pedine
I giocatori muovono le proprie pedine (nobili) giocando le carte della propria mano. È possibile muoversi solo verso il palazzo dell’imperatore e non indietro. Inoltre, in un turno è possibile muovere la stessa pedina (o anche altre) più di una volta: l’unico limite, in questo caso, è dato dal fatto che in un turno è possibile giocare solo carte che hanno il medesimo valore (tutte carte da “4” o da “5” ecc.).
Le carte recano un numero da 1 a 6 (che determina di quanto un proprio nobile può muoversi lungo il percorso) e un’icona colorata per risolvere i duelli con gli altri giocatori. Infatti, se una pedina si ferma su una bottega già completamente occupata, il proprietario deve muoversi immediatamente (giocando una carta con il medesimo valore di quella appena giocata) oppure sfidare a duello uno dei nobili già presenti. Il duello si svolge in tre round, durante i quali si pescano tre carte dal mazzo e si confrontano le proprie abilità in duello (acquisite durante le visite alle botteghe dei maestri di spada e rappresentate da tessere colorate) e le icone stampate sulla carta. Il perdente è costretto a spostare la propria pedina nella cattedrale, cioè al punto di partenza.

Spostare una propria pedina nella cattedrale
Un giocatore può liberamente decidere di portare una propria pedina al punto di partenza. Apparentemente si tratta di un’azione poco utile, in realtà consente di rifare il cammino verso il palazzo dell’imperatore più volte e, dunque, poter acquisire maggiori quantità di lingotti, gemme e spade.

Le carte hanno anche la funzione di moneta per poter acquistare la merce offerta nelle botteghe dell'avversario, pagando un prezzo determinato dalla sezione della mappa in cui si trovala bottega. La moneta necessaria per il pagamento è rappresentata, appunto, dal valore stampato sulle carte della propria mano.

Le botteghe del mercante di gemme e di acciaio consentono di acquisire lingotti di acciaio e gemme preziose dalla riserva. Una volta nella bottega di un armaiolo, il giocatore può scambiare gemme e acciaio per una spada. Il maestro di spada consente di collezionare tasselli “abilità in duello” per avere maggiori possibilità di vincere un duello e tasselli “abilità di movimento” per ignorare la limitazione di movimento che impone di utilizzare sempre lo stesso valore di movimento durante un turno; quest’ultima abilità consente grande versatilità durante la partita, ma se viene conservata quando il gioco termina causa una perdita di punti vittoria. Le taverne consentono di pescare tre carte, pagandone una, mentre il laboratorio di El Greco permette di acquistare uno dei quadri del pittore spagnolo e di presentarlo all’imperatore per un “extra” in punti vittoria.

Per costruire le spade da presentare all’imperatore, infatti, i giocatori devono accumulare acciaio e gemme e poi visitare la bottega di un armaiolo. All’inizio del gioco sono a disposizione 19 spade. Ogni spada ha un diverso valore in punti vittoria, determinato dalla qualità della spada. Ovviamente, più acciaio e gemme si utilizzano, maggior valore avrà la spada ottenuta. In ogni caso, solo i più rapidi ad accumulare la giusta quantità di materiale grezzo riusciranno a presentare le spade migliori (poche), mentre gli altri dovranno accontentarsi delle spade di minor valore, ma più facili da forgiare.

Una volta che una pedina arriva al palazzo dell’Alcazàr, al cospetto dell’imperatore, è fuori dal gioco. Se il giocatore ha una spada da presentare, questa viene posta sotto la pedina. Il gioco termina quando un giocatore riesce a portare tre dei propri nobili al palazzo (con altrettante spade oppure no). A quel punto, tutti gli altri giocatori giocano ancora un turno e poi si va alla conta dei punti.

Ogni giocatore ottiene punti nel seguente modo:
- L’intero valore segnato sulle spade presentate all’imperatore;
- Metà del valore (arrotondato per difetto) su ogni spada non presentata all’imperatore;
- I punti segnati su ogni quadro di El Greco che i giocatori hanno acquistato durante la loro eventuale visita al laboratorio dell’artista;
- Un punto vittoria per ogni due gemme possedute;
- Si sottraggono 2 punti se si è ancora in possesso di un talloncino “abilità di movimento”.

Vince, ovviamente, chi totalizza il maggior numero di punti.
Pro:
Regole facili da padroneggiare e adatto a tutti: giocatori incalliti e neofiti.
Materiali ottimi (plancia e tasselli in cartoncino spesso, gemme colorate in plastica) con una grafica accattivante.
Durata accettabile e buone opzioni strategiche, temperate da un fattore fortuna rappresentato dalla pesca delle carte.
Contro:
Solo fino a quattro giocatori.
Le modalità di risoluzione dei duelli sono lasciate alla fortuna e l’utilizzo dei tasselli “abilità in duello” non rappresenta un fattore così determinate. Le penalità per la sconfitta (tornare al punto di partenza) può essere anche un vantaggio.
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