Finalmente non si parla di ambientazione! Era da un bel po'! :-)
Il titolo mi sembra interessante, bel consiglio!
Meglio o peggio di Santorini base (senza poteri) e senza grafica pucciosa?
Diamo un'occhiata al vincitore del MinD Spielepreis 2019, assegnato dal Mensa tedesco, nella categoria "due giocatori".
Urbino è un titolo competitivo di Dieter Stein per due soli giocatori, edito nel 2017 dalla Clemens Gerhards, casa editrice di Ransbach-Baumbach (Germania), che produce artigianalmente i propri giochi. La XV Games ha localizzato il gioco in italiano.
Si tratta di un gioco astratto, dove siamo degli architetti che devono progettare una cittadina nel modo più armonioso possibile.
Un giocatore prende i pezzi bianchi (la luce) e l'altro i neri (l'oscurità). Inizia il giocatore dell'oscurità a posizionare una delle due pedine architetto (rosse) su una qualsiasi delle caselle del tabellone 9X9, stessa cosa fa il giocatore della luce. Si continua poi a turni alternati nero-bianco, secondo il seguente flusso di gioco:
Sembra facile, vero? Addentriamoci nel regolamento con le regole restrittive per il piazzamento degli edifici. In un distretto (district), tutti gli edifici adiacenti ortogonalmente di un colore sono considerati un quartiere (block) e non è possibile che in un distretto ci sia più di un quartiere per colore. I palazzi non possono avere un altro palazzo adiacente di nessun colore, sia ortogonalmente, sia in diagonale; la stessa regola vale per le torri. Ultimo dettaglio importante: gli edifici interrompono la linea di vista.
distretto rosso 9 punti al nero, distretto verde 8 punti al bianco, distretto viola 14 punti al nero. il nero vince per 23 a 8.
Gioco molto interessante da questo punto di vista, è possibile dall'inizio pensare a una strategia, come ad esempio restringere per quanto possibile il campo di battaglia, oppure tenere i pezzi pregiati il più possibile per i distretti palesemente a nostro favore.
È possibile adoperare dosi di tattica, come scegliere bene dove spostare l'architetto, oppure come sacrificare dei pezzi (case per lo più) per bloccare l'espansione dei quartieri dell'avversario e assicurarsi la maggioranza del distretto in questione.
Considerate che, su una quindicina di partite, i distretti contesi (intendo quelli con entrambi i colori) sul tabellone sono stati da tre a sei e, di questi, quelli decisivi che avrebbero portato più punti, sono stati uno o due a partita.
Da questo punto di vista ci potrebbero essere dei blocchi da paralisi da analisi da ambo le parti, soprattutto alle prime partite, che comunque durano circa 45 minuti, anche perché gli ultimi turni sono frutto di quello che avete seminato in quelli precedenti e le scelte man mano si restringono. Anzi, se uno dei due sta vincendo, è possibile che questo giocatore velocizzi verso la fine, spostando un architetto in posizioni scomode per l'avversario (opzione strategica).
i 3 punti vanno al nero (freccia verde) perché ha usato la torre; i punti non vanno a nessuno (freccia rossa) perché i pezzi usati sono esattamente gli stessi.
Ottimo titolo astratto con buona profondità strategica e tattica.
Rigiocabilità: ottima se amate gli astratti; se invece preferite giochi più ambientati, potrebbe annoiare dopo qualche partita, ma potreste prenderlo in considerazione come uno di quei giochi da tenere in collezione e tirare fuori ogni tanto, ché il regolamento difficilmente si dimentica, tanto è condensato.
Per la cronaca, Urbino deriva da un altro gioco di Stein, Polar, inventato nello stesso anno, con regole più basilari (tabellone 13X13, i pezzi da posizionare sono tutti uguali, non ci sono gli architetti, il metodo per contare i punti è differente, ci sono meno restrizioni per il posizionamento dei pezzi) con un pizzico di Network (1969) di Sid Sackson, per l'utilizzo della linea di vista in un astratto.
Per vostra informazione, la sottoscritta non è una grandissima appassionata di astratti, ma questo Urbino è davvero accattivante. Non lo proporrei a neofiti perché è ben complesso, ma per loro ho sempre Azul e Tiny Towns che riscuotono sempre successo.
La variante per esperti non la trovo così interessante, a mio parere snatura un po' la pulizia del gioco base.
Il prezzo è consono al prodotto che, ripeto, è completamente artigianale.
Finalmente non si parla di ambientazione! Era da un bel po'! :-)
Il titolo mi sembra interessante, bel consiglio!
Meglio o peggio di Santorini base (senza poteri) e senza grafica pucciosa?
@Locompetitivo: diciamo che, se War Chest è il mio 9 per gli astratti, Santorini si assesta sul 7,5. Santorini è molto più tattico che strategico, questo Urbino è più da gamer.
@Locompetitivo: diciamo che, se War Chest è il mio 9 per gli astratti, Santorini si assesta sul 7,5. Santorini è molto più tattico che strategico, questo Urbino è più da gamer.
non ho capito: i giochi tattici non sono da gamer?
Infinitejest scrive:
@Locompetitivo: diciamo che, se War Chest è il mio 9 per gli astratti, Santorini si assesta sul 7,5. Santorini è molto più tattico che strategico, questo Urbino è più da gamer.
non ho capito: i giochi tattici non sono da gamer?
No, stavo parlando delle differenze con Santorini, come richiesto da Locompetitivo. "È più da gamer" rispetto a Santorini.
veramente bello e come sempre bella recensione. Peccato non trovarlo più
veramente bello e come sempre bella recensione. Peccato non trovarlo più
Ma no, capo, si trova, si trova!
Mi sono ripromessa di non fare recensioni su giochi irreperibili :)
Forse non si trova più, ma se volete provarlo è comunque giocabile online e gratuitamente (previa iscrizione) sulla piattaforma BoardGamePlay (https://boardgameplay.com/).
veramente bello e come sempre bella recensione. Peccato non trovarlo più
hai provato nelle falegnamerie del regno? :P
Su consiglio di un amico, io l'ho comprato da studiosupernova un paio di mesi fa e avevano ancora copie.. :)
Bellissimo...ottima recensione!
Mi sfugge come fa un editore ad avere uno "spirito ecologico aziendale" e avere solo giochi di legno in cui taglia alberi a manetta. A meno che non sia legno di scarto riciclato, ma dalle immagini non si direbbe...
@Morf: la Germania mi risulta essere uno degli Stati virtuosi che attua deforestazione sostenibile, cioè pianta più alberi di quelli che taglia, inoltre ricordo che la deforestazione che più impatta è quella legata alla coltivazione dell'olio di palma e simili, ma è un discorso che esula da codesto sito.
A mio avviso il legno se ricavato responsabilmente è più ecologico della plastica.
Tutto verissimo ciò che dici, ma è più ecologico riciclare plastica rispetto a tagliare alberi perchè in un caso togli materiale inquinante/contaminante del'ambiente, nell'altro caso, bene che vada, pianti alberi piccoli al posto di quelli grandi. A meno che, come mi è capitato in rarissimi casi, non si tratti di legno riciclato da scarti di lavorazione dei cicli produttivi. La mia non vuole essere una critica personale o all'articolo, solo una considerazione su una percezione che secondo me è errata un po' a livello generale.
PS: pensandoci meglio, anche il produrre tutto sul posto, senza ricorrere a trasporti aerei o su nave, non impatta sull'ambiente.
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