Mi sembra un filler molto carino da presentare a un pubblico casual..
Bella recensione!
Una curiosa scatola dallo stile grafico unico, un mago, un nano, un barbaro, un guerriero e un elfo che si picchiano, dadi e mostri, questo e altro è Village of Legends. Ma effettivamente, di cosa stiamo parlando?
Village of Legends è un deckbuilding competitivo dove da 2 a 4 giocatori si sfidano per determinare chi sia la leggenda vivente col mazzo più figo.
Village of Legends è un gioco di Lorenzo Lupi, creatore e illustratore del prodotto finanziato su Kickstarter. La prima campagna si è chiusa con 592 sostenitori e più di 27000 paperdollari, la seconda con 292 e quasi 13000.
Attualmente è disponibile con le sue espansioni sul sito dedicato in lingua inglese, con tutorial e manuale scaricabile in pdf anche in italiano.
Village of Legends si può giocare 1 contro 1 o in squadre 2 contro 2.
Ogni giocatore dispone di un mazzo iniziale di dieci carte formato da otto monete (dal valore di 10) e due carte arma, nello specifico bastoni. Nel suo turno un giocatore può giocare le carte dalla sua mano che si dividono in:
A seconda della mano il giocatore durante il suo turno può effettuare diverse azioni:
L'azione attaccare con un arma permette, giocando una carta arma, di colpire l’avversario alla propria sinistra (a meno che non specificato diversamente). L’ammontare di danni inflitti è dato dal risultato di un tiro di dado da sei con gli eventuali modificatori dati dal tipo di arma e dalle abilità del personaggio utilizzato. Ad esempio l’arma base bastone causa danni pari a un dado da sei meno due, quindi colpisce solo dal tre in su e il risultato indica le ferite direttamente inflitte. Se è presente un mostro davanti al giocatore di turno, l’attacco deve essere diretto verso di questo e per eliminarlo i danni devono superare il valore di salute della creatura. Ogni attacco si esaurisce completamente sul mostro o su carte difesa a meno che non si utilizzi un’arma pesante che permette di “perforare” e distribuire i danni avanzati.
Si può giocare un mostro. Acquistare carte mostro è molto divertente e giocarlo contro un avversario è un buon modo per limitare le sue azioni. Un avversario con una creatura davanti prima di poter giocare deve risolvere l’attacco del mostro (sempre un dado da sei con eventuali modificatori) e se non lo sconfigge non ha accesso al mercato. Un mostro ucciso dà punti esperienza pari al valore d’acquisto e torna nella pila degli scarti del proprietario.
Ancora, è possibile giocare una carta difesa, come armature, scudi, mantelli. Le carte difesa sono forse le più utili (e le più rare). Una carta difesa piazzata davanti a sé permette di assorbire tanti danni pari al valore di difesa. Una volta usata, la carta torna nella propria pila degli scarti e potrebbe presto tornare disponibile.
Un'altra alternativa è quella di giocare carte magia, pergamena, pozione, birra e speciali. Le magie sono molto potenti, possono consistere in attacchi devastanti, magie difensive (muro di pietra) o curative. Le magie sono un’opzione molto versatile, ma richiedono la caratteristica di intelligenza sufficiente.
Finito il turno, si scartano le carte non giocate e si riforma la mano di cinque carte, rimescolando gli scarti se il mazzo di pesca si esaurisce.
Il gioco termina quando "ne resterà solo uno" (o due se si gioca a squadre).
Parliamo di una scatoletta con un costo onesto che offre tante carte, segnalini e una plancia mercato sufficientemente buoni, poi due dadi da sei, dei cubetti di legno e le plance personaggio con lato maschile e femminile dell'eroe. Attenzione, le carte non sono telate, sarebbe meglio dargli una vestita.
Il gioco ha poche regole, centrale è cercare di costruirsi un mazzo efficiente e di far girare le carte giuste, approfittando appena possibile di quelle offerte dal mercato, permettendo abbastanza in fretta di entrare nel vivo. Le carte superiori del mercato garantiscono sempre delle possibilità di acquisto utili, come pozioni o le pepite che consentono acquisti più costosi nei turni successivi, le pergamene sono utili e le magie devastanti.
Sono rimasto soddisfatto dalla quantità e dalle caratteristiche delle carte, alcune poi sono molto insidiose, soprattutto i koboldi, piccole e subdole creature che se pescate attaccano immediatamente e a giro vanno passati agli altri giocatori finché qualcuno non li pesta. La variabilità è un punto a favore del gioco e, viste le variabili in gioco, le partite sono imprevedibili.
L’interazione è quasi esclusivamente diretta, ma anche la ruberia al mercato è importante. Soffiare armature o magie diventa fondamentale. Appena escono le carte più succulente ci si fionda come l’ultima salsiccia ad una grigliata.
I mostri e la birra sono il tipo di carte che mi sono piaciute maggiormente. I mostri sono diversi, accattivanti e con dei costi relativi al loro grado di minaccia. Giocare un mostro contro un avversario può essere una grande infamata, di contro, se sconfitto, dona preziosi punti esperienza che possono sbilanciare fortemente una partita. In genere rimane sempre conveniente perché si tratta di un attacco gratuito e se il contrattacco fallisce, blocca il mercato all’avversario. La birra è divertente, tematicamente incrementa la salute, ma abbassa l'intelligenza e manda in berserker i personaggi più sensibli all’alcool, trasformandoli in arrestabili macchine tira ceffoni.
Infine i giocatori possono scegliere tra cinque classi (molto classi-che) con caratteristiche peculiari e abilità interessanti che si sbloccano a forza di fustigare mostri avversari.
Graficamente a me piace molto, lo stile particolare è pieno di richiami a diverse ambientazioni fantasy conosciute (i goblin sono molto lunatici) e trovo alcune illustrazioni sfiziose e simpatiche.
I tempi per intavolare Village of Legends sono ridotti e quindi, se le carte lo consentono, due giocatori rapidi possono giocare anche tre partite in una sola ora.
L’ambientazione è relativamente presente, l’asimmetria dei personaggi contribuisce a calarsi nella classe, ma è farsi l’esercito di mostri che rende al meglio. Costruirsi un mazzo di goblin oppure evocare non morti per poi lanciarli contro gli altri giocatori è veramente spassoso.
La variabilità del gioco è elevata, contribuendo a diversificare le partite.
Il fattore fortuna è decisamente pesante. Costruirsi il mazzo è importante, ma le carte che girano sul mercato e nel proprio mazzo e i vari tiri di dado possono determinare le sorti di una partita. Contribuisce il ridotto numero di carte difesa, se da un lato questo causa una perdita di punti vita praticamente costante per tutti i giocatori, riducendo i tempi di ogni partita, dall’altro lato fa sembrare quasi tutti i personaggi inermi. Alcune classi poi hanno meno punti vita e qualche pesca sfortunata accompagnata da tiri di dado eccessivi, può portare a far finire la partita veramente in poco tempo.
Questa carenza di carte difesa si nota maggiormente quando ci si scontra contro un personaggio votato alla magia. La possibilità di acquistare carte dal mazzetto degli incantesimi permette di tamponare la scarsità di carte difesa e di guarigione. Se un mago ha troppo pochi punti vita, è anche vero che se riesce ad effettuare i giusti acquisti diventa pericoloso molto in fretta.
Trovo inoltre in generale che manchino modificatori negativi. La maggior parte delle armi applica ai tiri modificatori positivi. Può capitare di venire spazzati via da una mano di carte avversaria. Questo, in aggiunta alla rarità delle carte difesa, contribuisce alla sensazione di impotenza poco gratificante.
Il gioco secondo me scala meglio in 3-4, l’esperienza in due seppur gradevole può essere limitata. Visto il periodo ho principalmente giocato in due e, nonostante la variabilità descritta sopra, dopo un po’ il mio avversario tendeva ad adottare sempre gli stessi comportamenti.
Inoltre, se l'avversario si barrica in difesa senza tirare mostri, non si ha possibilità di aumentare l'esperienza, legata solo all'eliminazione dei mostri, e sbloccare le abilità di classe. Questo difetto è stato limato con l'aggiunta delle pozioni esperienza, anche se a mio avviso non ne danno a sufficienza.
Infine mi sento di consigliare vivamente agli interessati di considerare l’acquisto direttamente in combinazione con l’espansione: Village of Legends - The Reaper's Hand. L’espansione, oltre che limare i difetti descritti sopra e migliorare generalmente il gioco, aggiunge altri personaggi molto interessanti, permette di aggiungere altri due giocatori portando sei avventurieri a sfidarsi e arricchisce l’esperienza con tante altre carte molto stuzzicanti, come lo scudo puntuto che oltre a difendere, picchia. Inoltre, se si acquista anche il libro delle avventure, sarà possibile giocare in coop o in solo una vera e propria campagna, trasformando il gioco in gdr.
Village of Legends è un gioco rapido e immediato. Non ha pretese di essere troppo complesso e si affida molto alla fortuna. Tenendo conto di queste caratteristiche, per chi cerca un gioco “dove ci si mena” senza dover pensare troppo è un acquisto che mi sento di consigliare. Non rivoluziona il genere, né si prefigge di farlo; chi ama i deckbuilng si troverà subito a suo agio, chi li odia non cambierà idea e chi cerca un’esperienza innovativa potrebbe rimanere deluso. In definitiva è un filler piacevole, simpatico che permette di svagarsi con partite rapide, imprevedibili e fortunose, ma consiglio di acquistarlo, come scritto sopra, assieme all’espansione. Concludo facendo dei sinceri complimenti a Lorenzo che mi ha stupito per la quantità e qualità del lavoro che ha prodotto. Un’opera a cui va il mio apprezzamento sia per l’impegno che per la passione che ha messo nel suo progetto, che è impossibile non notare.
Mi sembra un filler molto carino da presentare a un pubblico casual..
Bella recensione!
Quindi è acquistabile solo sul sito della casa editrice.
Bella recensione... A Bergamo si trova anche nei negozi Elysium, Comix Revolution e Games Academy! Non so nelle altre città...
Bella recensione.
Quindi è acquistabile solo sul sito della casa editrice.
Principalmente si, oltre a canali di vendita come ebay e i vari mercatini 😀
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