The Warp: recensione di una corsa spaziale

Uno dei giochi american che maggiormente si è fatto notare alla Essen Spiel 2023 ha finalmente raggiunto il mio tavolo per diverse partite...

Giochi collegati: 
The Warp
Voto recensore:
6,5

Creato dalla piccola Jumping Turtle Games, finanziato tramite Kickstarter dove ha raccolto poco più di cinquantamila euro da soli 486 sostenitori, The Warp è un gioco da tavolo 3X, american, competitivo, per 1-4 giocatori (1-6 con l'espansione), della durata di 90-180 minuti, dedicato a giocatori abituali, basato sulle seguenti meccaniche: seguire, poteri variabili, fine partita – corsa, risoluzione – numero più alto.

Come si gioca a The Warp in breve

La mappa rappresenta diversi territori (probabilmente diversi pianeti) in grado di ospitare fino a quattro edifici e quattro truppe. C'è una posizione di partenza per ogni giocatore e poi il resto del tabellone è disseminato di segnalini, rappresentanti due diverse razze neutrali, che vanno sconfitte in combattimento per poter liberare l'esagono e colonizzarlo.
Il giocatore sceglie, tramite draft, due razze iniziali che lo rappresentano, ciascuna con due abilità speciali: una sempre attiva, l'altra che va sbloccata nel corso della partita, vincendo battaglie.

Al proprio turno il giocatore fa sostanzialmente quattro cose:

  • prende risorse (oro e energia), oppure truppe. Il numero di tali risorse dipende dal numero delle strutture costruite che le producono per il livello delle strutture stesse;
  • scarta fino a tre carte Azione dalla mano, prendendo le risorse indicate, poi ripesca due carte Azione;
  • esegue una singola azione a scelta tra:
    1. giocare una carta dalla mano per costruire una nuova struttura su un suo pianeta o aumentare il livello di una sua struttura sulla plancia personale;
    2. aumentare di un punto il livello di un terreno e diminuire di un punto il livello di un altro. Questi livelli, che vanno da 1 a 4, servono a moltiplicare poi i risultati dei dadi lanciati in combattimento, che a loro volta dipendono dalle truppe. Se ho, ad esempio, tre truppe che attaccano partendo da un esagono di livello 4, lancio tre dadi e moltiplico la somma per 4, mentre il difensore lancia ugualmente dadi pari alle sue truppe e li moltiplica per il livello dell'esagono attaccato;
    3. gioca una carta dalla mano per fare un attacco (queste carte hanno dei modificatori all'attacco, che vanno pagati a seconda di quale si sceglie).
  • conclude il turno spostando fino a due truppe tra i territori controllati ed eventualmente spendendo risorse per pescare nuove carte obiettivo.

In tutte tre le azioni principali, gli altri al tavolo hanno l'opportunità di seguire, ovvero di fare praticamente la stessa azione, solo senza lo sconto di cui beneficia il giocatore di turno e, anzi, facendogli guadagnare qualcosa come premio. In particolare per la terza azione, quella di attacco, solo un giocatore può di fatto seguire, giocando a sua volta una carta attacco dalla mano, per supportare le truppe neutrali attaccate. Qui c'è anche una piccola fase politica, o meglio di breve contrattazione, perché il giocatore di turno può offrire risorse al giocatore che lo ostacola, per fargli ritirare la carta.

La partita si vince accumulando punti vittoria. Ci sono sempre sei obiettivi pubblici, poi altri tre presi da mazzetti Sviluppo, Conquista e Prosperità, infine ciascun giocatore ne ha tre in mano, presi sempre da tali mazzetti. In un round è possibile anche soddisfare più di un obiettivo.
Il primo che arriva a nove punti innesca la fine della partita, che vede completare il round in corso e farne altri tre completi, in cui peraltro si fanno parecchi obiettivi (si termina facilmente sopra ai venti punti finali).

Materiali

Sufficienti. È una piccola produzione e, nonostante Kickstarter, non potevano certo fare chissà cosa, vista anche la bassa cifra raccolta. 
Le illustrazioni delle razze aliene sono ben fatte (molto meglio di Eclipse, ad esempio), ma il tabellone e le plance personali sono di una rara bruttezza. 
Il resto della grafica è parecchio spartano, ma comunque funzionale.
Il gioco è dipendente dalla lingua, perciò è richiesta la conoscenza dell'inglese, almeno a livello base.
Le strutture in plastica sono poco ispirate e di scarsa qualità, e fanno un'impressione peggiore anche rispetto a quelle di concorrenti come Twilight Imperium IV o Eclipse, che già non brillano sotto questo aspetto. 

Ambientazione

Una razza ha causato un cataclisma al centro della galassia – il Warp – e le altre razze aliene cercano ora, nello scompiglio generale, di prendere il sopravvento le une sulle altre. 
Va detto che, nella generale atmosfera di corsa che caratterizza il gioco, questa ambientazione non è poi così sentita. È anche possibile terminare la partita non andando mai al centro della galassia e lasciando il Warp al suo destino, così come è spesso sconveniente attaccare direttamente gli altri, a meno di non avere obiettivi specifici che fanno fare punti con tale azione.
Le razze sono belle e diversificate, ma non viene fornita alcuna lore per nessuna di esse.

Regolamento

Molto semplice, ben scritto, lascia spazio a pochi dubbi.

Considerazioni

The Warp è un 4X che si rivela poi ben presto un 3X e, a seconda di come va la partita, può regredire anche a un “2,5X”
Manca infatti la componente esplorativa, se si escludono i segnalini delle razze neutrali, che però vengono immediatamente rivelati già quando si è adiacenti, per cui ogni attacco sarà poi fatto, in un certo senso, conoscendo ciò che ci aspetta sull'esagono.
La parte bellica è presente ma, in mancanza di obiettivi specifici dedicati, può ridursi nell'attaccare solo le razze neutrali e mai gli altri giocatori, quindi, almeno per qualche giocatore, rivelarsi ridimensionata a un mezzo punto.

Il gioco vuole essere volutamente snello e relativamente breve e direi che riesce in entrambi gli scopi. Le regole sembrano più difficoltose alla spiegazione, ma poi in partita sono immediatamente chiare e i turni scorrono fluidi e rapidi, con una chiusura della partita che avviene, in genere, entro le due ore anche in quattro partecipanti. Contribuisce a questa buona sensazione di scorrevolezza e ridotto downtime la meccanica delle azioni condivise, che consente quasi sempre di essere coinvolti anche nel turno altrui, con la possibilità, il più delle volte, di eseguire le azioni in contemporanea.

L'aspetto più riuscito del gioco sta non tanto nella caratterizzazione delle razze, comunque ben delineate nelle loro caratteristiche, ma nella combinazione che si ottiene dalle due razze scelte, che permette sinergie specialistiche, o magari di agire contemporaneamente in due diverse direzioni. Altrettanto bello il fatto che le due razze neutrali sorteggiate inseriscano un'abilità speciale a testa che influisce sulla partita di tutti, rendendo il gioco sempre vario.

Nota positiva anche per la scalabilità, dato che il tabellone si adatta immediatamente al numero di giocatori. È presente anche un automa per il solitario.

La parte di combattimento è invece un'arma a doppio taglio. Da una parte l'idea di modificare il valore di un esagono per poi sfruttarlo come moltiplicatore in battaglia è quantomeno originale e porta anche a diverse conseguenze: se indebolisci un esagono che poi conquisti, ti troverai poi a tua volta a difendere un esagono ora debole. Dall'altra il sistema di somma e moltiplicazione dei dadi porta a delta parecchio ampi nei risultati e questo è spesso un disincentivo a rischiare attacchi poco prevedibili e soprattutto potrebbe portare a colpi di sfortuna improvvisi che, in un gioco così breve e con un finale in cui ogni punto è preziosissimo, sono in grado di far perdere la partita.
In più di una situazione ci siamo infatti ritrovati a vincere o perdere per uno scarto ridottissimo, che a volte ha portato anche a ricorrere allo spareggio (chi ha fatto più carte obiettivo).

Proprio l'effetto corsa caratterizza fortemente la sensazione di gioco. Non si ha l'impressione di colonizzare la galassia, ma di ottimizzare ogni singola mossa, dalla produzione alla costruzione all'attacco, in funzione di obiettivi ben noti e un po' avulsi dal contesto. Questi vertono sul conquistare qualcosa o sul produrre per primi qualcos'altro o sul farlo meglio degli altri. Ecco che il giocatore con razze basate sullo sviluppo potrebbe arroccarsi in difesa e puntare quasi tutto su questo aspetto dando vita al turtling, e limitandosi a espandersi solo nelle immediate vicinanze.
Le ricompense per le battaglie vinte sono infatti importanti, spesso utilizzate per sbloccare le abilità delle razze, ma non sono indispensabili per vincere.

Detto questo, lo sviluppo delle varie fazioni non è poi così diversificato. Un po' di truppe si prendono sempre, e delle due risorse prodotte si tende a spingerne maggiormente una trascurando l'altra per due motivi:

  1. è più facile raggiungere obiettivi che danno punti, specializzandosi in una produzione;
  2. si può supplire alla scarsa produzione dell'altra grazie agli sconti e alle risorse gratuite guadagnate quando gli altri giocatori ci seguono nell'azione.

Avrei, a questo proposito, gradito una maggiore caratterizzazione nella spesa di oro e energia, differenziandone maggiormente l'impiego. 
Fanalino di coda rimangono costantemente i centri commerciali spaziali, la cui utilità è inferiore alle altre strutture.
Anche per le componenti grigie (astronavi, piloni-scudo e cannoni) l'utilità è altalenante: se astronavi e piloni-scudo sono indubbiamente preziosi nelle loro funzioni rispettivamente offensiva e difensiva, il cannone costa energia e ha esito incerto.

Tutti questi aspetti mi hanno fatto rapidamente esaurire e accantonare il gioco, nonostante le molte e differenti razze aliene: le loro abilità speciali non bastavano a rendere il gameplay ogni volta sufficientemente vario e interessante. Tanto più che, avendo in casa Eclipse Seconda edizione, non ho più motivo di tirar giù The Warp dallo scaffale, considerato che Eclipse lo supera di spanne in tutti gli aspetti, tranne che nella varietà di razze aliene.

Conclusione

Se l'intento era quello di fornire un condensato giocabile in una sera di monster game come Twilight Imperium IV, direi che l'obiettivo è stato perfettamente raggiunto. Ciò non basta però a far di The Warp un gioco interessante e longevo.

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

Concordo su molte delle cose positive scritte in questa recensione. Non concordo sul voto finale poiché il gioco riesce nel suo intento di essere un alternativa BREVE a TI4 e Eclipse. La parola chiave è breve, ovvio che per rendere giocabile un titolo simile a quei due mostri sacri ma in un tempo 3/4 volte inferiore, non si può non sacrificare qualcosa. La longevità forse non è enorme ma neppure un problema 

Costa troppo per la longevità contenuta, insomma.

Credo che ci siano scelte migliori come 4X oltre i capisaldi, il nuovo Fractal o Age of Galaxy.

Come 3X, Solar Sphere, o il buon vecchio Tiny Epic Galaxies.

Voidfall lo considero un 4x atipico che sconfina il suo genere, per approdare in altri.

bono direi... viste le conclusioni ho fatto bene a prenderlo. Bella disamina, grazie!

ottimo gioco e piacevole sorpresa, le missioni che non rimandano tutto ad uno scontro tra giocatori me lo fa apprezzare ancora di più. 

Come se qualcuno perdesse tempo a leggere la lore delle razze .... 🤣 W il turtling!!

L'ho preso post campagna KS dopo averne letto davvero bene su bgg, tante tante recensioni positive e un'ottima media voto generale. La lista dei giochi da intavolare è infinita ma spero presto di poter dire la mia.

Ma siamo sicuri che dura 3/4 volte in meno rispetto a TI4 & Eclipse ? A parte che tra questi 2 c'è già una differenza enorme a livello di tempi e profondità.

Una partita in 4 ad Eclipse (giocatori mediamente esperti) non dura certo 4h.... altro discorso è TI4 ma direi che siamo su livelli decisamente diversi.

E poi vogliamo parlare del costo ? Dovrebbe costare la metà come minimo dei 2 sopracitati :)

Non l'ho provato ma ero curioso per cui mi stavo informando in giro...certo questa recensione conferma i dubbi che avevo in merito alla profondità/longevità....addirittura c'è rischio che diventi un 2,5X con tanto di "turtling" ...... Ma anche no !

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare