Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
---|---|---|---|---|
Twilight Struggle | 9,5 | Favoloso sia per ambientazione che per dinamica del gioco. L'immersione nell'esperienza di gioco, per me, è veramente alta e la tensione palpabile, soprattutto a Defcon 2! L'asimmetria URSS/USA oltre ad ambientare fortemente, valorizza le strategie ben congeniate: necessitano di un grosso impegno, ma ripagano alla grande lo sforzo profuso, limitando inoltre di parecchio la s/fortuna. Altro punto forte è la lotta per la costruzione del mazzo di pesca, cercare di capire quali carte a proprio vantaggio conviene preservare rimescolandole e quali di quelle avversarie attivare per non ritrovarsele fra i piedi in situazioni peggiori. Pregevole anche l'asimmetria fra regole semplici e relativamente veloci sia da apprendere che da spiegare e la complessità dello sviluppo di gioco. Anche la presenza in tavola è un valore aggiunto: un tabellone grande con una grafica elegante, che potrebbe sembrare complesso nella lettura, risulta invece molto chiaro e fruibile. E' un gioco corposo e purtroppo non riesco a intavolarlo quanto vorrei, soprattutto perchè, per apprezzarlo, andrebbe giocato con chi ha già partite svolte. Concordo sul fatto che l'esperienza sia un fattore preponderante; a mio avviso non è un difetto vero e proprio, ma di sicuro un ostacolo quando si gioca con nuovi giocatori. Se non si gestisce bene , si rischia di scoraggiare il neofita ad una seconda partita. In Terraforming Mars, dove anche lì la conoscenza delle carte conta parecchio, ci sono setup iniziali che agevolano le partite con neofiti, cosa che qui manca. Inoltre anche il tempo di gioco, agli inizi, è molto lungo (leggere e capire le varie iterazioni fra le carte è quasi un lavoro XD) e spesso si deve chiudere il gioco prima. Rimane però un fottuto capolavoro.
| 05/10/2017 | |
Terraforming Mars | 9,5 | Conquistare Marte gestendo multinazionali. Pensavo non rendesse, invece mi sono dovuto ricredere: un gran bel giocone. Tante e molte carte diverse che danno longevità al prodotto, ma ben bilanciate. Piazzamento sul territorio e corsa allo sviluppo tecnologico. L'ambientazione si sente molto, come la lotta fra le superaziende. La s/fortuna del pescaggio è estremamente ridotta grazie al sistema di draft e la varietà di effetti delle carte. Il gioco in sè non presenta grosse innovazioni, ma vince per l'alchimia d'insieme che crea. Poter costruire un proprio motore di sviluppo sempre diverso offre grosse gratificazioni, purtroppo la vita non è mai facile e già dalla seconda partita inizierete a capire che lo spionaggio industriale fa male! Rubare carte nel draft, distruggere risorse, decrementare i valori di produzione avversari (colpi bassi, però ben bilanciati) e compiere vere e proprie guerre di velocità per il posizionamento sul tabellone. E' necessario saper gestire queste iterazioni per poter accaparrarsi per primi l'obiettivo punti o la manciata di punti che può fare la differenza. La scelta delle corporazioni iniziali offre il tocco in più che dà veramente bellezza al gioco e permette di costruire le strategie di sviluppo; in quest'ottica anche sottrarre, nel draft, carte utili alla linea di sviluppo dell'avversario può compromettergli la partita. Il draft iniziale delle dieci carte di partenza diventa quasi necessario fra giocatori esperti perchè permette di ridurre drasticamente le pescate fortunate e consente una partenza equilibrata. Mentre giocando con neofiti il setup di produzione inizile facilitato permette una competizione grossomodo equilibrata e soddisfacente per tutte le parti. Insomma un gioco per bilanciato che permette di svilupparsi con l'esperienza senza precludere un'ottima esperienza per chi inizia. Le tempistiche non sono eccessive a mio avviso come scrivono in molti. Difficilmente dopo 2 partite, giocando in 3/4, supererete le due ore. Poi il gioco si attesta sull'ora e mezza, cosa che permette anche due partite. | 05/10/2017 |