Altiplano: anteprima Essen 2017

Altiplano: copertina
dlp Games

Reiner Stockhausen ("Orléans") ritorna con le illustrazioni di Klemens Franz e la meccanica del bag-building. Se qualche anno fa era una novità, ora dovrà passare la prova del tempo. 

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Altiplano

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione

Altiplano è un gestionale euro per due-cinque giocatori, 60-120 minuti di durata, per giocatori abituali (12+ l'età consigliata) e basato sulle meccaniche di bag-building, piazzamento lavoratori (lavoratore, in questo caso) e trasformazione risorse
Altiplano: materiali di gioco
Altiplano: materiali di gioco

Il gioco

Quello che vediamo in tavola sono sette grosse plance che rappresentano il tabellone, disposte a cerchio, ciascuna con risorse immagazzinate (in questo gioco sono volutamente limitate) ed alcune azioni illustrate. C'è poi un'altra plancia che serve solo per allocare le carte Estensione, che quando acquisite danno azioni aggiuntive e scorrono su tale plancia man mano che vengono prelevate.

Ai giocatori viene data una plancia personale su cui piazzare i segnalini per svolgere le azioni e un unico lavoratore che metteranno in una delle sette porzioni del tabellone. Poi soldi e risorse iniziali e un personaggio con un'azione unica. 

Il sistema è lo stesso già visto in Orléans: a inizio turno estrai tot segnalini dalla tua borsa; con questi segnalini vai a riempire gli spazi sulla tua plancia per fare le varie azioni; ogni azione richiede segnalini di uno o più specifici tipi; con le azioni compri altri segnalini o li trasformi, combinandoli in segnalini-merce più potenti e pregiati; metti i nuovi segnalini in un deposito; quando il tuo sacchetto è vuoto, lo riempi con quelli del deposito e ricominci a pescare. 

Rispetto a questo vecchio sistema c'è una piccola novità, ovvero per compiere un'azione il tuo unico lavoratore deve anche trovarsi sulla plancia del tabellone che consente la sua realizzazione (indicata al suo fianco). Per spostare il lavoratore hai a disposizione un carretto iniziale e altri che comprerai nel corso della partita e, per attivarli, dovrai spendere cibo, cercando quindi di ottimizzare i tuoi limitati spostamenti tra le varie plance con le azioni che desideri fare nel corso del round. 

La partita termina quando è esaurita la pila delle carte estensione o quando una plancia del tabellone ha terminato le risorse. A questo punto si contano in punti vittoria, coinvolgendo le risorse (quelle basiche varranno zero, fino a quelle di lusso che valgono quattro), gli edifici costruiti e i contratti soddisfatti. 
Altiplano: plancia del mercato
Altiplano: plancia del mercato

Prime impressioni

Reiner Stockhausen ricicla la meccanica che lo ha reso noto, tentando di rimescolare un po' le carte in tavola. In realtà, a ben vedere, il gioco è bene o male quello e qui abbiamo di interessante solo la trasformazione delle varie merci/risorse (tredici in totale) e un po' l'idea che occorra coordinare il movimento del proprio omino con le azioni che intendiamo fare. 

Poi ci sono altre piccole regole accessorie, come i magazzino in cui tenere l'eccesso, che hanno il solo scopo di aggiungere un po' di roba al tutto, per dare maggiormente l'illusione di profondità (che però non dipende da queste cose...). Quindi il gioco non è certamente come Orléans, anche se la struttura di fondo è identica

Come per Orléans, il gioco sembra comunque dotato di buono spessore, con un'interazione indiretta e a naso non molto elevata, volta per lo più a sottrarsi le limitate risorse e che quindi spingerà anche in questo caso ad una diversificazione delle strategie, per non avvantaggiare magari un terzo incomodo mentre si fa a testate con unavversario specifico. Da verificare bene, quindi, che non esistano strategie dominanti, soprattutto per le numerose carte estensione che danno azioni aggiuntive e differenti per chi le acquista. 

Diciamo che se Orleans era supportato dalla freschezza di una nuova idea, altrettanto non si può dire di Altiplano. Menzione d'onore per la copertina con l'alpaca psichedelico. 
Personalmente lo proverò per “dovere”, ma non mi attira più di tanto. 

Commenti

Stesse impressioni pure qui. Considerando poi che Orleans non era di granché...una prova la si farà ma senza sgomitare.

bello, per me è un pollice su

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