Storie di giochi da tavolo: William Attia

Parte oggi una nuova rubrica: saranno pochi numeri, ma se conoscete storie e curiosità legate al mondo del gioco da tavolo, contattateci e provvederemo a metterle nero su bianco.

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È il 2005. Si direbbe non troppo tempo fa, ma in termini di game design, è un periodo notevole. 
È il 2005 e quello che esce sul mercato non è solo un gioco che farà discutere, ma è destinato a rimanere nella storia: a diventare un classico moderno.

È il 2005 e viene presentato Caylus, di un certo William Attia, autore esordiente, alla sua prima prova.
È il piazzamento lavoratori che segna il genere, che ne diventa punto di riferimento, assieme a pochi altri negli anni successivi, fino ad oggi, con l'uscita del tanto discusso Caylus 1303.

Ma partiamo dall'inizio: fino a quel momento, i giochi con questa meccanica si contano davvero sulla punte delle dita. Dopo, sarà un'esplosione di nuovi titoli.
Anzi, fino a quel momento, i piazzamento lavoratori non si contano proprio: la meccanica non ha questo nome, il nome, appunto, viene fuori proprio con Caylus. I cilindretti che andremo a piazzare sugli spazi azioni del borgo medievale sono i nostri lavoratori, agli ordini del giocatore-borgomastro.

Per scoprire gli albori della meccanica, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al 1998, sette anni prima: anno in cui viene pubblicato Keydom, di Richard Breese, quello che poi darà luce a Keyflower e Keyper

In Keydom, i giocatori piazzano pedine di valore diverso e nascosto su vari spazio azione, che poi verranno risolti solo a favore di chi ha effettuato la puntata più alta. Assomiglia più a un'asta cieca o a un gioco di maggioranze, che a un vero e proprio piazzamento lavoratori. Tuttavia, è questo che viene comunemente indicato come il padre della meccanica. 

In realtà, il piazzamento lavoratori per come lo conosciamo nella sue forma classica, spunta l'anno dopo. Nel 1999, l'anno di Bus della Splotter Spellen. Un duo di designer olandesi, che farà molto parlare di sé, negli anni successivi. Ma questa storia la raccontiamo un'altra volta.

In Bus i cubi azione si comportano in tutto e per tutto come i lavoratori che siamo abituati a vedere in un sacco di altri giochi successivi. Se ne piazza uno a testa a giro e gli spazi azione sono esclusivi: quello che faccio io, non lo può fare nessun altro. 

Ma torniamo avanti nel tempo ad Attia e a Caylus. Se Keydom e Bus erano produzioni indipendenti, poco conosciute al grande pubblico, Caylus viene pubblicato dalla Ystari Games e da quel momento, nulla sarà più come prima. 

In Caylus piazzi il lavoratore e lo devi anche pagare, anticipando di due anni quell'ansia da mantenimento che sarà tipica di Agricola (un altro piazzamento lavoratori) e dei giochi di Rosenberg, un maestro, in questa meccanica. 

Non solo: più giocatori passano il turno, più i costi per piazzare nuovi lavoratori aumentano, rendendo il round asfissiante e sempre più stretto.

Non solo: c'è il prevosto, sul tabellone. Una pedina bianca dall'anima nera: gli avversari possono spostarlo per farti perdere le mosse tanto faticosamente conquistate e già pagate in anticipo.

Caylus è un gioco profondo, spietato, interattivo, che sbatte al giocatore in faccia tutta la sua bravura o inadeguatezza, senza rimorsi.

Si piazza secondo nella classifica di BGG dal dicembre 2005 al luglio del 2006
Poi scende piano piano fino alla posizione odierna, 58, che non gli rende merito. Ma anche della classifica di BGG e delle sue mode, ne abbiamo già parlato un'altra volta.

Dopo Caylus, Attia fa piccole cose. Bisogna aspettare ben 8 anni, per rivedere la sua firma sul tavolo. Lo fa con un altro gioco che non esito e definire un altro piccolo capolavoro. 

Si chiama Spyrium, è ambientato in un mondo steampunk in cui la misteriosa risorsa che dà il nome al gioco è il motore che alimenta le produzioni dei giocatori e i loro punti vittoria. 

Attia se ne esce fuori con un altra meccanica nuova e cattiva: c'è un piazzamento tra le carte, che è una sorta di incrocio tra un'asta e un piazzamento lavoratori, un mix tra la cattiveria di Keyflower e il timing di Tzolk'in 
Una meccanica che, personalmente, ho trovato geniale. 

Spyrum però, non ha lo stesso successo di massa di Caylus. I motivi sono tanti:

  • È un gioco ancora più cattivo e interattivo, forse troppo per il pubblico abituato ai gestionali. 
  • A differenza di Caylus, esce in un periodo in cui i giochi sono tantissimi, entrano nel mercato e lo abbandonano con rapidità
  • È più breve del fratello maggiore e questo dà a molti giocatori l'impressione che sia un gioco più leggero, quando invece non è così.

C'è chi pensa che dopo Spyrium passeranno altri otto anni, prima di rivedere Attia.
Invece non è così. Ne passano “solo” sei. 
Stavolta Attia va sul sicuro, forse spinto anche dall'editore: Caylus 1303 non si prende rischi, non sperimenta come Spyrium. Prende il suo grande classico e in un certo senso lo modernizza. Lo rende meno strategico e più tattico. Aggiunge i personaggi e variabilità nel setup. Lima qualche cattiveria per rendere le meccaniche più streamlined, per piazzare i giocatori nella loro comfort zone.

È un'operazione tutto sommato riuscita, ma che a molti pare senz'anima, se non quella del commercio. 

Caylus rimarrà nella storia del gioco da tavolo e, per i più attenti, vi rimarrà anche Spyrium. 
Di sicuro c'è rimasto Attia, per il quale più di ogni altro vale il detto “pochi ma buoni”.
E chissà quanti anni passeranno ora prima di rivedere un suo gioco.

Commenti

Se avete qualche altra storia da raccontare o se conoscete qualche aneddoto che riguarda il mondo del gioco da tavolo, contattateci a redazione@goblins.net 

Ho una domanda di pura curiosità. Per chi possiede entrambe le versioni, classica e 1303, vi capita spesso di alternarle o alla fine dopo averle provate entrambe ne utilizzate solo una ? E nel caso, quale delle due? 
 

Per me il classico resta migliore ma dipende da cosa cerchi FedeMezzo. Se cerchi una cosa un pochino più leggera e che va comunque benissimo, specialmente in due giocatori, puoi pensare di perndere il 1303. Se invece vuoi il massimo della sfida strategica allora per me l'originale resta il migliore.

Come si fa a definire caylus 1303 un'operazione riuscita ? Ha scontento quasi tutti i fan dell'originale e non ha attirato chi lo conosceva poco. Tra l'altro ormai il 1303 è difficile da trovare e l'originale viene sparato a prezzi indecenti sul mercatino dell'usato. Operazione riuscita sarebbe stata rilanciare il classico con una grafica finalmente decente, come viene fatto praticamente ogni 2 anni con Puerto Rico.

Pizza.mystica scrive:

Come si fa a definire caylus 1303 un'operazione riuscita ? Ha scontento quasi tutti i fan dell'originale e non ha attirato chi lo conosceva poco. Tra l'altro ormai il 1303 è difficile da trovare e l'originale viene sparato a prezzi indecenti sul mercatino dell'usato. Operazione riuscita sarebbe stata rilanciare il classico con una grafica finalmente decente, come viene fatto praticamente ogni 2 anni con Puerto Rico.

Io ho entrambi. Ed entrambi presi  sotto i 20€ in usato :) 

Pizza.mystica scrive:

Come si fa a definire caylus 1303 un'operazione riuscita ? Ha scontento quasi tutti i fan dell'originale e non ha attirato chi lo conosceva poco. Tra l'altro ormai il 1303 è difficile da trovare (...)

 

Beh, se è difficile da trovare vuol dire che l'operazione (commerciale) è riuscita ;)

Pizza.mystica scrive:

Operazione riuscita sarebbe stata rilanciare il classico con una grafica finalmente decente

Concordo sul classico e sulla grafica da rivedere ma a patto di renderlo realmente anche per due giocatori perché l'originale scala veramente male in questa configurazione. 

Del 1303 si è parlato appena e uscito, poi l'ai più. Se c'è una cosa cosa che è riuscito a rinnovare è l'interesse per il predecessore. Considerando quanto è ricercato nell'usato, a me sembra ovvio che sarebbe convenuto maggiormente insistete sul vecchio che non farne questa versione. Alla fine la nuova non viene ristampata perché ha riscosso poco interesse , e la vecchia perché farebbe concorrenza al prodotto più recente sul quale hanno puntato. Gli unici che ci guadagnano sono quelli che in poco tempo sono passati da avere il German più comune della terra a una perla rara che possono vendere a 70-80-90 euro.

aleaiacta scrive:
Concordo sul classico e sulla grafica da rivedere ma a patto di renderlo realmente anche per due giocatori perché l'originale scala veramente male in questa configurazione.

Dissento, è vero che il gioco è perfetto in 3 giocatori, ma in 2 non scala male, l'alta interazione lo rende un gioco piacevole anche nell'1vs1, semplicemente ti focalizzi su un unico avversario e diventa un po' più semplice veder arrivare le legnate. Chiaramente si perde qualcosa in termini di competizione nei favori del castello, ma non è un gioco che non si può assolutamente proporre in 2 (mi trovo in linea coi voti di BGG, solo il 18% lo mette nei "not recommended").

odlos scrive:

 

Dissento, è vero che il gioco è perfetto in 3 giocatori, ma in 2 non scala male, l'alta interazione lo rende un gioco piacevole anche nell'1vs1, semplicemente ti focalizzi su un unico avversario e diventa un po' più semplice veder arrivare le legnate. Chiaramente si perde qualcosa in termini di competizione nei favori del castello, ma non è un gioco che non si può assolutamente proporre in 2 (mi trovo in linea coi voti di BGG, solo il 18% lo mette nei "not recommended").

Le legnate sono sempre benvenute. Ma nel gioco a due in Caylus è proprio il prevosto a perdere di significato. Nel gioco in tanti diventa un potente strumento di distruzione dei piani altrui specie per chi è rimasto indietro con gli edifici lungo il percorso. In due è molto difficile che convenga a qualcuno usarlo vista la prossimità degli edifici di entrambi i contendenti. 

Ma chi ha detto che un gioco deve per forza scalare in 2? Qualcuno si lamenta perché a scacchi non si può giocare in 3?

Heimdall scrive:

Ma chi ha detto che un gioco deve per forza scalare in 2? Qualcuno si lamenta perché a scacchi non si può giocare in 3?

Giustissimo, ma se realizzi un gioco che sulla scatola riporta da 2 a 5 e all'interno del regolamento è prevista una variante per due giocatori, questa deve poi funzionare. Altrimenti si scrive sulla scatola da 3 a 5 e buona notte. 

Spyrium bellissimo gioco, personalmente mi piace più di Caylus, che trovo ottimo ma non totalmente nelle mie corde. Più che a Keyflower direi comunque che somiglia a The Speicherstadt di Feld di cui ne riprende l'asta olandese e la gestione risorse in modo sapiente

aleaiacta scrive:

odlos scrive:

 

 

Dissento, è vero che il gioco è perfetto in 3 giocatori, ma in 2 non scala male, l'alta interazione lo rende un gioco piacevole anche nell'1vs1, semplicemente ti focalizzi su un unico avversario e diventa un po' più semplice veder arrivare le legnate. Chiaramente si perde qualcosa in termini di competizione nei favori del castello, ma non è un gioco che non si può assolutamente proporre in 2 (mi trovo in linea coi voti di BGG, solo il 18% lo mette nei "not recommended").

 

 

Le legnate sono sempre benvenute. Ma nel gioco a due in Caylus è proprio il prevosto a perdere di significato. Nel gioco in tanti diventa un potente strumento di distruzione dei piani altrui specie per chi è rimasto indietro con gli edifici lungo il percorso. In due è molto difficile che convenga a qualcuno usarlo vista la prossimità degli edifici di entrambi i contendenti. 

Magari hai anche ragione tu, io il gioco a 2 non l'ho approfondito, però la prossimità degli edifici di entrambi non esclude l'uso del prevosto, non è detto sia sempre il possessore dell'edifico ad utilizzarlo.

odlos scrive:

 

aleaiacta scrive:

 

odlos scrive:

 

 

Dissento, è vero che il gioco è perfetto in 3 giocatori, ma in 2 non scala male, l'alta interazione lo rende un gioco piacevole anche nell'1vs1, semplicemente ti focalizzi su un unico avversario e diventa un po' più semplice veder arrivare le legnate. Chiaramente si perde qualcosa in termini di competizione nei favori del castello, ma non è un gioco che non si può assolutamente proporre in 2 (mi trovo in linea coi voti di BGG, solo il 18% lo mette nei "not recommended").

 

 

Le legnate sono sempre benvenute. Ma nel gioco a due in Caylus è proprio il prevosto a perdere di significato. Nel gioco in tanti diventa un potente strumento di distruzione dei piani altrui specie per chi è rimasto indietro con gli edifici lungo il percorso. In due è molto difficile che convenga a qualcuno usarlo vista la prossimità degli edifici di entrambi i contendenti. 

 

 

Magari hai anche ragione tu, io il gioco a 2 non l'ho approfondito, però la prossimità degli edifici di entrambi non esclude l'uso del prevosto, non è detto sia sempre il possessore dell'edifico ad utilizzarlo.

Mah, diciamo che si usa molto meno. Intanto perché non sempre è conveniente, ad esempio se l'avversario ha ancora dei soldi lascio perdere chiaramente. Ma anche perché sugli edifici del percorso siamo solo io e lui ed è molto difficile, anche se possibile, che si arrivi ad una situazione in cui le sue pedine sono tutte in avanti (sui suoi o sui miei edifici che sia) e le mie tutte indietro. Inoltre dopo che l'avversario ha passato (ma anche già una mossa prima) so già se devo tenere qualche moneta da parte perché potrebbe usare il prevosto e annullare una qualche mia azione. Cioè in due è più leggibile il gioco e se si è giocatori accorti è quasi sempre possibile essere nella condizione di "parare" gli effetti del prevosto. 

1303 è una mera operazione commerciale che toglie al precedente la parte più bella per fare un gioco più semplice, più moderno e più... sciapo.

Anche per me scala comunque bene in due, ma è vero che è più leggibile e perde di profondità strategica (il percorso degli edifici mi sembra nettamente il più forte in 2). Comunque il prevosto non si usa solo per togliere azioni ma anche per accelerare la partita se si è in vantaggio.

Gaspatcho scrive:

1303 è una mera operazione commerciale che toglie al precedente la parte più bella per fare un gioco più semplice, più moderno e più... sciapo.

Concordo pienamente.

Ma per me il tavolo da gioco ha anche aspetti sociali, minimo si deve essere in 3.

Poi ci sono giochi perfetti da due, se caylus non ci rientra pazienza.

I solitari neanche li guardo, gioco sul cell

Heimdall scrive:

Ma chi ha detto che un gioco deve per forza scalare in 2? Qualcuno si lamenta perché a scacchi non si può giocare in 3?

Concordo pienamente.

 

Ma per me il tavolo da gioco ha anche aspetti sociali, minimo si deve essere in 3.

 

Poi ci sono giochi perfetti da due, se caylus non ci rientra pazienza.

 

I solitari neanche li guardo, gioco sul cell

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