VektoRace: anteprima Essen 2018

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L'erede in scatola del buon vecchio "Formula 1" giocato con carta e penna si annuncia come una delle novità più apprezzate della stagione. Almeno a giudicare dalla sua trionfale tournée.

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VektoRace

La seguente anteprima è basata sulla sola conoscenza delle regole: in nessun modo ha valore di recensione.

Formula 1 era quel gioco in cui, da ragazzi, disegnavamo un circuito improbabile su un foglio qualunque - purché avesse dei quadretti - e, ognuno con la penna del suo colore, cercavamo di completare l'unico giro della gara senza far uscire il nostro punto-veicolo dal tracciato - cosa che, almeno nel mio caso, si verificava più o meno sempre.

vektorace scatola
La scatola forse definitiva
Non che ci abbia giocato poi molto; ma - nella sua semplicità - quel micidiale gioco di vettori è pressoché perfetto. Ragion per cui, appena ho sentito della futura pubblicazione di VektoRace la scimmia ha raggiunto dimensioni ragguardevoli e del tutto sorprendenti.

Il titolo, che porta la firma di Spartaco Albertarelli (forse vi ricorderete di lui per le sue battaglie legate alla giusta riabilitazione del RisiKo!) e di Davide Ghelfi, dovrebbe uscire per le fiere di Essen e di Lucca, pubblicato da Ghenos. Non ci sarà alcuna campagna Kickstarter, ché di questi tempi fa sempre piacere.

Una partita vedrà impegnati da due a quattro giocatori, indicativamente (così riporta la pagina, per ora piuttosto scarna, di BoardGameGeek) per una mezz'ora a testa. In realtà le automobiili comprese nella scatola saranno verosimilmente otto, e nulla vieterà di giocare finanche in tale numero di persone; dubito però che una corsa automobilistica su una pista intasata come la barriera di Milano Est in pieno agosto sia proprio coinvolgente. Ignoro, poi, se sarà possibile disporre di una modalità - ufficiale o ufficiosa - per giocare da soli; certo, corressi da solo, forse vincerei una gara pure io.

Il gioco

La scatola di VektoRace, ottagonale come qualsiasi cosa nel gioco, conterrà fondamentalmente solo cartone - cosa che potrebbe far un po' storcere il naso se si pensa al prezzo che dovrebbe avere, verosimilmente tra i trenta e i quaranta euro -; e però il lungo e incessante lavoro di rifinitura svolto dagli autori, sia in fase di playtest, sia durante le decine di dimostrazioni svolte in tutta Italia, saranno verosimilmente garanzia di un prodotto di qualità, senza alcun elemento di troppo e, soprattutto, estremamente giocabile.

Il circuito di gara viene tracciato posizionando dapprima il muretto dei box, indicante anche la linea del traguardo, e poi il numero desiderato di curve (ci sono fino a otto indicatori, ciascuno caratterizzato da un numero e da un senso di percorrenza: per intenderci, sono come le boe di una regata velica). Le auto, che hanno una base ottagonale, vanno schierate sfruttando un altro supporto in cartone; dopodiché comincia a giocare - sarà così in ogni turno - chi è più avanti, seguito da tutti gli altri.

vektorace fustelle
Fustelle
Per muoversi, ogni giocatore deve piazzare il vettore della marcia selezionata al termine del turno precedente (normalmente, si può mantenere la stessa marcia, oppure scalare di una); il vettore, che va posto davanti alla macchina nella direzione di marcia, indica tutte le posizioni possibili di avanzamento per quel turno, alcune gratuite (linea retta, curva leggera sul lato comodo del vettore), altre che costano un gettone ruota (sterzata violenta, derapata). I gettoni ruota consentono anche di scendere di più di una marcia, così da permettere eventualmente di affrontare curve strette quando ci si arriva troppo sparati, magari perché costretti da un avversario.

Un secondo tipo di gettone, i boost - o segnalini benzina, non so quale sarà la scelta definitiva: spero la seconda - permettono invece di passare a una marcia superiore alla successiva; in secondo luogo, consentono al veicolo di avvalersi di un vettore ulteriore per uno spostamento più lungo, a prezzo della conseguente perdita di manovrabilità della macchina, tanto più accentuata quanto più lungo sarà il vettore scelto per tale manovra.

I gettoni boost hanno pure un terzo utilizzo: nel caso che il proprio veicolo al termine del turno si ritrovi col cofano all'interno dello spazio ottagonale appena dietro a quest'ultimo - si parla in questo caso di scia -, spendendo un segnalino si può superare tale vettura. (Nella medesima situazione, inoltre, è possibile ricorrere ad altre due mosse, questa volta gratuite: la bussata posteriore e la sportellata laterale; queste impediscono sostanzialmente al veicolo che precede di rallentare o di svoltare agevolmente dal lato sotto attacco, con tutte le conseguenze del caso.)

Questi gettoni - benzina e ruote - vengono scelti in numero di otto a inizio partita, qualsiasi combinazione è possibile. In una gara pensata su più giri è possibile transitare (in seconda marcia) dall'altra parte del muretto dei box, così da fare letteralmente rifornimento.

Vince chi taglia per primo il traguardo - non importa se chi arriva dietro lo fa a una velocità doppia, o se l'ultimo di turno supera tutte le altre vetture grazie a un boost clamoroso, o se chi arriva terzo è la tizia che ti piace tantissimo: conta solo il primo.

Prime impressioni

Penso a cosa, di VektoRace, potrebbe non piacermi. Il limite ufficiale a quattro giocatori, intanto: uno, certo, vorrebbe organizzare corse anche più affollate, potendo; ma la scelta, ampiamente spiegata dagli autori, è del tutto giustificata (e comunque, ripeto, il gioco non preclude affatto di giocare non solo in otto - ma pure in più giocatori, sfruttando gli stampi muti che verranno messi a disposizione).

vektorace veicolo montato
Veicolo montato
Altro aspetto su cui storco un po' il naso è quello dei boost. Non mi piacciono molto a prescindere - li tollero giusto in giochi come Crash Team Racing, che fanno dei bonus la loro ragion d'essere - e non vorrei che pesino troppo nell'economia di una partita. La paura, in altre parole, è che le gare possano risolversi in delle volate in cui ha la meglio chi risparmia più punti benzina, penalizzando quindi la competizione nelle fasi precedenti: in tal caso, converrebbe - almeno sulla carta - stare a ruota tutto il tempo e risparmiare gettoni per il finale. Del resto, confido molto nel certosino lavoro di playtest che, in piena trasparenza, gli autori stanno portando avanti.

Ultimo punto di attenzione, per quanto mi riguarda, è la necessità di avere qualche indicazione sulla lunghezza del tracciato in relazione ai gettoni disponibili, onde non dover trascinare un giro a durate eccessive per il tipo di gioco - nulla che, sia chiaro, non possa essere risolto con un minimo di esperienza nel gioco. Una volta presa dimestichezza con queste meccaniche, credo sarà un piacere disseminare tutte e otto le boe sul pavimento del soggiorno.

Per il resto, sembra davvero tutto molto bello, a partire dai materiali: lo spessore delle fustelle mostrate dalle foto di pre-produzione è francamente commovente e, per quanto concerne le macchine, gli autori hanno specificato che un rinforzo interno in cartone ne garantisce la resistenza agli urti di gioco.

Ovviamente, perché il gioco funzioni, alcune cose sono state tralasciate: i danni alle auto, per esempio, che - come nelle modalità arcade dei videogiochi di guida - non sono proprio contemplate; ma anche le condizioni locali della pista, considerata ovunque omogenea (nulla vieterà, in ogni caso, di crearsi delle regole ad hoc).

vektorace fustella veicoli
I veicoli da montare
Altre cose, ancora, sono state semplificate: per esempio la griglia di partenza, che viene definita a sorteggio (sebbene la posizione pare non pregiudichi alcuna possibilità, proprio per la natura vettoriale del gioco e per le grandi possibilità offerte dall'attacco alle vetture appena avanti); oppure anche il pit-stop, risolto - invero elegantemente - con un drive-through: un semplice passaggio in seconda marcia oltre il muretto, che certo non si risolverà in un paio di secondi, e che però - a differenza di quanto avviene tristemente altrove - non deciderà una gara. O almeno si spera.

Resterà da valutare sul campo l'ergonomia, soprattutto per quanto concerne i vettori marcia (ma il fatto che ciascun giocatore abbia a disposizione il suo set mi fa ben sperare), e la fluidità di gioco, sperando che la scelta della marcia per il turno successivo nota agli avversari non generi spiacevoli attese per paralisi da analisi, che è quanto di più lontano dalla realtà di una gara automobilistica si possa immaginare.

Per quanto mi riguarda - si sarà capito - siamo dalle parti dell'acquisto sicuro, e pure condito da una discreta impazienza; sono peraltro abbastanza certo di non restarne deluso. La speranza è che il prezzo si mantenga entro quanto promesso, col piccolo rammarico se parte di questo sarà dovuto alla scatola ottagonale che sì, farà scena, ma è tutto sommato superflua.

Per saperne di più su VektoRace potete leggere una sorta di regolamento a fumetti; potete vedervi una video-spiegazione; ancora, potete seguire la pagina facebook; infine, potete conoscere la mia scimmia: non è ottagonale, ma poligonale sì.

Commenti

Prenotato. Mi pare un'idea molto simpatica e divertente. 

L'idea mi piace però vedere tutto quel cartone a 30-40€ mi troppo alto come prezzo, valuterò l'acquisto. Sembra che escirà un edizione speciale e limitata purtroppo solo ad Essen ;-(   

Una considerazione: visto che non c'è nemmeno un tabellone , ho idea che qualcuno si prendera del cartone x i vettori e le Hot wheels dei figli per rifarlo in print & play  ...  

Un gioco di Spartaco Albertarelli ... e l'interesse  svaniva completamente !!! 

Un gioco di Spartaco Albertarelli ... e l'interesse  svaniva completamente !!! 

Beh questo è abbastanza superficiale. Bisognerebbe avere sempre la maturità di separare un autore dalla sua opera e lo dico da non amico di Spartaco (e sono sicuro lui non mi consideri uno spirito affine, ma spero si aspetti da me sempre una recensione imparziale, anche per i suoi giochi).

Hai ragione , la speranza è l'ultima a morire . Ma dopo 50 giochi realizzati per casual-gamer faccio fatica a credere che questo sarà un gioco per veri gamer ..

Hai ragione , la speranza è l'ultima a morire . Ma dopo 50 giochi realizzati per casual-gamer faccio fatica a credere che questo sarà un gioco per veri gamer ..

ah ma non credo lo sia, né voglia esserlo.

Prenotato anche qui.

Visto giocare ad Aosta ed ha il suo perché.

un gioco di Spartaco Albertarelli ... e l'interesse svaniva completamente !!!

...

Commento veramente sciocco, che speravo di non leggere più dopo la nuova linea editoriale che mi sembrava aver preso la TdG (un commento così era di prassi cinque anni fa).

Ho giocato a Vekto Race aModena Play 2018 ed è un bel gioco, intrigante e divertente, non è Caylus, ma Caylus c'è già.

Sarebbe bello accendere il cervello prima di scrivere, e valutare i giochi per il target di riferimento che hanno.

 

Davide

un gioco di Spartaco Albertarelli ... e l'interesse svaniva completamente !!!

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Commento veramente sciocco, che speravo di non leggere più dopo la nuova linea editoriale che mi sembrava aver preso la TdG (un commento così era di prassi cinque anni fa).

Ho giocato a Vekto Race aModena Play 2018 ed è un bel gioco, intrigante e divertente, non è Caylus, ma Caylus c'è già.

Sarebbe bello accendere il cervello prima di scrivere, e valutare i giochi per il target di riferimento che hanno.

 

Davide

fermo un attimo però: identificare la linea editoriale con il commento di un utente mi pare altrettanto sciocco.

Poverino tu che valuti un autore per l hype che è in grado di creare per un suo gioco invece di andare a leggere la storia di questo autore ,che nella sua vita ha creato solo ed esclusivamente giochi tristi (voto medio su bgg per 50 giochi 5,87) ..Io sono abituato a documentarmi , prima di parlare, leggendo statistiche e commenti ..tu invece ....vivi nel magico mondo di Holly e Hobbit ..

 

hai ragione mi sono espresso in maniera poco chiara e me ne scuso.

Dopo un bel po' di tempo sono ritornato a leggere TdG proprio per la nuova linea editoriale.

Mi dispiace leggere commenti come quello di cui sopra che evidenziano quanto ci sia ancora da fare nel mondo del gioco.

... e poi non credo di essere proprio l'ultimo arrivato ;)

Ciao a tutti e scusate per la superficialità del precedente commento; scritto un po' di fretta e un po' arrabbiato (entrambi pessimi consiglieri).

Davide

un gioco di Spartaco Albertarelli ... e l'interesse svaniva completamente !!!

...

Commento veramente sciocco, che speravo di non leggere più dopo la nuova linea editoriale che mi sembrava aver preso la TdG (un commento così era di prassi cinque anni fa).

Ho giocato a Vekto Race aModena Play 2018 ed è un bel gioco, intrigante e divertente, non è Caylus, ma Caylus c'è già.

Sarebbe bello accendere il cervello prima di scrivere, e valutare i giochi per il target di riferimento che hanno.

 

Davide

fermo un attimo però: identificare la linea editoriale con il commento di un utente mi pare altrettanto sciocco.

forse parlo con più cognizione di causa io, che il gioco l'ho provato a Modena, che non tu.

E tra l'altro Spartaco ne è CO-AUTORE non autore quindi ....

 

Poverino tu che valuti un autore per l hype che è in grado di creare per un suo gioco invece di andare a leggere la storia di questo autore ,che nella sua vita ha creato solo ed esclusivamente giochi tristi (voto medio su bgg per 50 giochi 5,87) ..Io sono abituato a documentarmi , prima di parlare, leggendo statistiche e commenti ..tu invece ....vivi nel magico mondo di Holly e Hobbit ..

 

“Boni, state boni”, come diceva quell’altro.

Provato al Bergame, per me hanno fatto centro.

È divertente e già questo già non è poco. L’ho visto giocare in maniera più riflessiva o più caciarona, ma l’attenzione e la tensione al tavolo c’erano sempre. Non è comunque un gioco sempliciotto dove non si deve usare il cervello perché un errore si paga a caro prezzo e basta un attimo a perdere terreno sugli altri, ma è ovvio che non stiamo parlando di Caylus, qui il target è diverso.

Per me acquisto quasi sicuro, sperando in un prezzo ragionevole.

Credo sia sbagliato giudicare aprioristicamente....

Il gioco mi sembra simpatico: io lo proverò e poi deciderò. In ogni caso il materiale é molto bello, pur trattandosi di semplice cartoncino.

Paolo (MPAC71)

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