- [FAIR-VOTE] Commento basato su poche (meno di 5) partite
Giochino molto facile, veloce, ed accattivante.
Alla lunga può essere ripetitivo.
Da usare come riempitivo.
MECCANICA 1,4
STRATEGIA 1,4
AMBIENTAZIONE 0,7
COMPONENTI 1,1
LONGEVITA' 0,8
Keltis is a multi-player game based on Lost Cities, with some rules changes, later published with Knizia's original rules and theme as Lost Cities: The Board Game.
Players play cards to move their playing pieces along stone paths. Cards show one of five different colors/symbols, each corresponding to one path; in addition, each card shows a number (0-10, twice each). In each color, each player can play his cards in either ascending or descending order. As in Lost Cities, it's better to concentrate on a few paths since the final spaces on a path grant high points, but ending early gives negative ones.
The active player plays one card (out of a hand of eight) or discards one, then moves the corresponding playing piece on the path. Many of the spaces have a token that grants some bonus: either immediate points (counted on the scoring track), an extra move on a path, or wishing stones that are needed at game end to avoid negative points.
The game ends when five playing pieces (from any combination of players) have reached the seventh (or higher) space on their respective paths. Now, scoring happens:
Pieces that moved only 1-3 steps earn negative points (-4, -3, -2).
Pieces with 4+ steps earn points (1, 2, 3, 6, 7, 10).
One piece of each player twice the height of other pieces scores double, either positive or negative.
Holding fewer than two wish stones earns negative points (-3 / -4), while a collection of five or more stones yields a bonus of 10 points.
All endgame points are added to any scored during the game. The player with the highest score wins!
Primary differences between Lost Cities: The Board Game and Keltis:
1. In LCBG you play 3 rounds, scoring at the end of all 3 for the monuments you collect. (Normal scoring occurs each round.) In Keltis, you only play 1 round, and score everything each round. This is not just a rule difference, as the scoring is different for the monuments/stones based on the number collected.
2. In Keltis, you may play your cards in either order, high to low, or low to high. In LCBG, you must go low to high.
Note: the rules for LCBG have the Keltis rules as variants, and have the board elements necessary for #1 above. Keltis does not have the rules nor board elements to play LCBG.
There are more differences that are non-substantive. (Art, points in LCBG multiplied by 5, etc.)
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Dopo una sola partita penso che sia un po' ripetitivo, necessita di un po' di fortuna nella pesca delle carte e non c'è molta interazione tra i giocatori. Giusto negli ultimi turni si deve fare attenzione a concretizzare qualche punto prima che gli altri determinino la fine della partita.
Lo voglio rigiocare per capire bene se c'è un po' di strategia da qualche parte.
Longevità 1
Regolamento 1
Divertimento 1
Originalità 1
Materiali 1
PS è un astratto puro, anche se la veste grafica può far pensare ad una ambientazione
Per essere precisi 7,5.
Gioco semplice, poco impegnativo ma divertente. Ideale per quelle serate in cui non si ha voglia di passare ore e ore per terminare un gioco (la durata varia infatti da 15 a 30 minuti).
Il materiale è ben curato così come la grafica del tabellone. L'interazione tra i giocatori è piuttosto limitata. Il fattore fortuna è molto rilevante ma l'esigua durata del gioco permette di svolgere diverse parite consecutivamente ed è risaputo che la fortuna prima o poi gira...
Ottimo gioco di carte giocabile alla grande sia in due, in tre o in quattro giocatori. L'interazione tra i giocatori non è molto elevata e si limita al controllo degli scarti e ad arrivare prima sui tasselli coperti dei vari sentieri per prendere le pietre. La grafica è molto buona e i materiali discreti...le carte sono un po' leggerine.
Valida rielaborazione di The Lost Cities, con numerose modifiche al regolamento. Asciutto e parecchio astratto, un vero gioco "Kniziano". Lo Spiel Des Jahres gli sta larghissimo, ma è comunque un piacevole gioco per famiglie, fors eil più malleabile uscito negli ultimi anni. Grafica simpatica, preferisco l'edizione americana.
Un giusto mix di fortuna e abilità rendono questo gioco molto piacevole. La qualità dei materiali è nella norma e i riferimenti all'irlanda, assieme alla board verde lo rendono anche graficamente accattivante. La breve durata ti fa sempre dire "facciamo un'altra" e ogni partita risulta diversa dalla precedente grazie alla casualità della disposizione delle tesserine sul percorso. Non vi è una vera e propria strategia vincente, essendo diversa la board a ogni partita e pescando carte diverse, l'abilità sta nel decidere su che percorso puntare e sul giocare le carte giuste al momento giusto, magari avendo il coraggio di buttarsi su un colore dove si hanno poche carte piuttosto che scartarne di utili agli avversari.
Personalmente lo ritengo un ottimo gioco
Il meno entusiasmante di tutti gli SdJ che ho giocato. Apprezzo Lost Cities come buon gioco veloce da due giocatori, questa versione multiplayer non è all'altezza del suo antenato. Troppa casualità, legata soprattutto al posizionamento iniziale delle tesserine che creano dei percorsi "automatici" che avvantaggiano chi si può avviare su di essi. E' veloce, il che ci ha permesso di giocare due partite di fila, ma pur avendo vinto la seconda sento di poter vivere tranquillamente senza giocarlo mai più, il che per uno SdJ è cosa negativa. Mi sembra sostanzialmente uno SdJ alla carriera del buon Reiner più che al merito del gioco in sé.
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