LupoSolitario
In ogni città ci dovrebbe esser un posto come il comix cafè, fonte di aggregazione ludica. Bravi!
A Grosseto, da un paio d’anni è stato aperto un negozio di giochi atipico. Si tratta del “Comix Cafè”: un po’ bar con ottimi cocktails e stuzzichini, un po’ fumetteria con centinaia di titoli, volumi e novità ed un po’ (un bel po’) di giochi da tavolo. Alcuni esclusivamente in vendita, altri aperti e disponibili per essere giocati e rigiocati.
Al “Comix Cafè”, però, puoi anche portare i tuoi giochi da casa, quando le serate associative non sono sufficienti a soddisfare le voglie. Quando questo succede, è meglio non scegliere titoli come “Arkham horror” o “Descent”, ma devi limitare la volumetria a giochi come “Oddville” oppure dalla ridotta componentistica in una grande scatola. Come è stato l’altra sera con “BURGENLAND” del sempre più affermato duo composto da Inka e Markus Brand, autori di quella chicca che è “VILLAGE”…
I miei compagni di gioco sono sempre più spesso Paolo e Miria, una affiatata coppia che condivide la passione per il gioco da tavolo di un certo livello. Sono degli sperimentatori, nel senso che si informano ed acquistano giochi per provarli. Sono dei veri e propri pusher di novità che stimolano la curiosità con giochi sempre nuovi, merce rara!
Il tavolo del “Comix Cafè” è piccolo, ma riusciamo a farci stare tutto, spritz compresi. Il tabellone di “BURGENLAND” è colorato e mi ricorda subito “Thurm und Taxis”, altra piccola gemma degli anni passati; ci sono diverse pedine colorate di forma diversa, delle tesserine e delle carte anch’esse colorate. Per una recensione dettagliata, vi rimando alle noti fonti di informazione ludica; mi limiterò, in questa sede, a dire che bisognerà ottenere delle combinazioni con le carte che ci permetteranno di posizionare le pedine colorate sul tabellone. Il posizionamento è deciso dagli stemmi che si trovano su ciascuna strada per ciascun castello (burgenland> la terra dei castelli).
Il gioco è semplice, ma non banale. Costringe a riflettere e a fare delle scelte, sacrificare una strategia per adattarsi agli spostamenti degli stemmi e a correre per ottenere il massimo col minimo sforzo. Vince chi mette per primo tutti i propri pezzi sul tabellone…
Paolo ama i giochi importanti, ma ha un debole per i giochi di media difficoltà come “I palazzi di Carrara”, “Istanbul”, “Fresco” e questo ““BURGENLAND” si allinea ad essi. Un gioco che sicuramente troverà posto negli scaffali di TdG Grosseto e che verrà proposto alle decine di persone “nuove” che ogni anno si affacciano al mondo dell’associazionismo ludico. Ennesimo introduttivo di secondo livello, ma che un po’ per l’affinità con “Ticket to ride”, un po’ per la sensazione di controllare il gioco, sicuramente risulterà familiare a coloro che già da tempo si siedono ai nostri tavoli e che cerchiamo di guidare verso il gioco intelligente.
Umberto Todini
TdG Grosseto 24/nov/2014
