A me non piace utilizzare termini inglesi poi italianizzati, anche quando gioco. Credo che l'Italiano sia una lingua ricchissima e che sia sempre perfettamente possibile tradurre rendendo bene i termini inglesi utilizzati, è difficile che l'italiano non possieda certe sfumature. Sono tutto meno che nazionalista, naturalmente.
Ecco ilprimo articolo, scritto da ninja, giunto per il Concorso "Randallo D'oro".
Gli inglesismi, ovvero quelle storpiature di parole inglesi che vengono italianizzate, generalmente acquisendo un suffisso finale e risultando “trashhhosissime”. :)
Commenti
Ogni inglesismo usato a sproposito mi fa semplicemente rabbrividire come le unghie sulla lavagna.
Uno dei peggiori per me è "locazione", poiché in italiano esiste ma non ha nulla a che vedere con luogo o ubicazione.
Da buon giocatore di League of Legends (ma anche se non lo fossi) amo gli inglesismi. Inoltre alcuni termini in inglese in italiano non rendono, per esempio il termine Counter che viene spesso usato per Counterare una persona(indica utilizzare una strategia/personaggio/meccanica o quel che volete per riuscire a opporsi efficacemente alla strategia/personaggio/meccanica o quel che volete avversaria), spesso io lo utilizzo anche nei boardgame, ma proprio perchè sono termini che rendono in breve tutto il significato sopra spiegato. W gli Inglesismi
Lando: gioco terra
Slando: distruggo terra
Cantrippo: lancio una magia e pesco una carta
Chumplocco: blocco con creaturina solo per non far passare il danno
Wratta: Gioco una Ira idi Dio o simile
:D
Ormai questi termini sono nel nostro lessico: draftare, spawnare, triggherare, flippare...
Il linguaggio ha un unico scopo: quello di far comprendere il proprio pensiero al proprio interlocutore nel modo più chiaro e meno fraintendibile possibile.
Qualsiasi alterazione della lingua madre atta a facilitare tale scopo è, per me, la benvenuta.
Non a caso è molto più facile trovare "storpiature" e neologismi in ambienti strettamente tecnici o circoscritti. E' proprio in tali ambienti che nasce l'esigenza di coniare nuovi termini al fine di avere mezzi per esprimersi in modo più efficace, più preciso e in generale meno fraintendibile.
In definitiva, sono totalmente a favore degli inglesismi quando apportano un significativo vantaggio comunicativo.
Non ho nulla contro il termine, lo uso anche io, ma la parola "contrastare" è più o meno identica :D
Ma a furia di fare come Nando Mericoni la lingua italiana stessa si sta impoverendo!
Il punto è che in inglese non si inventano quasi mai nuovi termini, semplicemente si aggiungono altri significati a quelli che esistono già: perché questo in italiano non si vuole fare? Forse l'unico termine ludico per cui ho difficoltà a trovare un analogo in italiano è "draft", ma per il resto come si fa a parlare di vantaggi comunicativi?
Il vantaggio comunicativo sta proprio nella specificità e nella non fraintendibilità.
Se io ti dico che voglio buildare il mio mago come God, tu, giocatore di D&D come me, sai esattamente quello di cui sto parlando. E' un linguaggio tecnico.
Certo, potrei dirti anche che voglio costruire il mio mago come Dio...ma è altrettanto specifico? E' altrettanto non fraintendibile?
L'uso degli inglesismi ha la stessa valenza dell'uso degli acronimi nei gerghi tecnici. Una volta imparati sono estremamente comodi.
Ovviamente mal sopporto anche io l'utilizzo inutile degli inglesisimi, ad esempio quando esiste una parola in italiano che esprime allo stesso identico modo lo stesso concetto.
Disapprovo l'uso a sproposito di termini scopiazzati scimmiottando l'inglese. La lingua italiana è fornitissima di vocaboli anche desueti che magari calzerebbero alla perfezione.
Non sono un nazionalista, ma questo continuo imitare mal lo digerisco...siamo noi stessi!
Vogliamo parlare del verbo "to match" quando traduci al volo un passaggio dall'inglese?
In italiano devi fare un giro di parole se non usi il pessimo "meccia"!
Io comunque sono per creare neologismi italiani a raffica arricchendo il nostro vocabolario invece che subendo l'inglese. Infatti uso virgolette a raffica quando descrivo qualcosa scrivendo.
amen
Francamente l'unico termine inglese che uso abbondantemente è Round, per il quale non trovo un corrispettivo italiano all'altezza. Per tutto il resto l'italiano regna incontrastato, e se qualcuno mi dice "dai, Drafta" io nel dubbio gli rispondo "A Soreta!"
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