Da quanto avevo letto doveva essere un libro unico, ma poi la storia si è allungata ed è stata divisa in due parti più per necessità editoriali.
Il fenomeno letterario che ha visto negli ultimi anni un passaggio senza soluzione di continuità fra mondo dei videogiochi e mondo letterario sta cominciando ad affacciarsi anche nel mondo dei giochi da tavolo e così oggi, in questo nuovo appuntamento di Bibliogoblin, vi parleremo di "La Guerra della Rosa Nera" - parte 1, romanzo fantasy di Marco Olivieri ispirato ai giochi da tavolo Black Rose Wars e Nova Aetas della Ludus Magnus Studio.
Sgombriamo innanzitutto il campo da ogni dubbio: se non conoscete i due giochi sopra menzionati, non dovete preoccuparvi. Seppur condividendo l'universo narrativo, la lettura del romanzo è del tutto indipendente, permettendo di godersi tranquillamente vicende e personaggi; di contro, come è facile immaginare, se avete avuto modo di giocare a Black Rose Wars, potete considerare questo romanzo come una piacevole espansione del lore, con tutti gli aspetti positivi che questo comporta.
QUATTRO MAGHI, UN SOLO VINCITORE
Come potete evincere da quel "parte 1", quello di cui vi sto parlando è solo il primo dei due volumi previsti e, pur completo nella trama, è corretto evidenziare come questo funga sostanzialmente da ampio preambolo e presentazione dei quattro personaggi che animano e animeranno le vicende raccontate; per chi non li conoscesse, sto parlando di Tessa, Nero, Rebecca e Jafar, molto diversi fra di loro - con i loro punti di forza e le loro debolezze - e tutti protagonisti alternativamente di diversi capitoli.
Particolarmente interessante, e anche qui alfiere di una moda che - a mio modo di vedere correttamente - si sta diffondendo fra gli autori fantasy italiani, è il fatto che il libro è ambientato in un'Italia del XV secolo permeata da magia e storia, in un mix che considero decisamente riuscito; ad esempio, anche la presenza non invadente dell'Inquisizione, risulta ben integrata e capace di restituire un mondo vivo e credibile.Troveremo così aspiranti maghi, popoli dei boschi, magie, volumi arcani, il tutto condito da una giusta dose di avventura e mistero che, se siete amanti del genere, vi stregherà costringerà a leggere una pagina dopo l'altra per capire dove e come la Guerra della Rosa Nera decreterà il suo vincitore.
DIETRO IL MISTERO, C'E' LA MAGIA
Non voglio ovviamente rischiare di rovinarvi la lettura, quindi non intendo svelarvi troppi dettagli della trama, ma oltre ai quattro protagonisti troviamo un file rouge nella presenza di Irene, una bambina tramite gli occhi della quale vivremo dei flashback che ci racconteranno come ognuno degli aspiranti maghi è arrivato a contendersi il titolo di vincitore della Loggia della Rosa Nera.
Questi ultimi ci accompagneranno nei dodici capitoli (più introduzione ed epilogo) di cui è composto il romanzo, ognuno dedicato a un singolo protagonista e proposti in maniera alternata; se questo di sicuro permette di non annoiare il lettore - catapultato da un lato all'altro dell'Italia- , di contro richiede qualche decina di pagine per comprendere al meglio il meccanismo e riuscire a orientarsi all'interno del flusso narrativo.
E' ORA DI SVEGLIARSI...
Potete trovare il libro, edito da Myth Press, già in prevendita sul sito della casa editrice o, se preferite, recuperare anche la versione digitale dello stesso.
Personalmente, pur essendo digiuno del gioco originale, ho trovato la storia molto coinvolgente, tanto da portarmi ad approfondire l'universo narrativo dopo averne terminato la lettura; in generale la prosa risulta infatti scorrevole e ben costruita, così come ho molto apprezzato l'intera ambientazione che vede la nostra penisola protagonista. Solo in alcuni frangenti l'autore si sofferma forse in modo troppo particoleraggiato nella descrizione di paesaggi e situazioni, spezzando così l'azione narrativa, ma credo sia più una percezione soggettiva che un vero e proprio difetto.
Peccato solo per un finale forse fin troppo aperto, dal mio punto di vista forse l'unico vero neo del libro, ma aspettiamo il secondo volume per stilare un giudizio definitivo dell'opera.