Civilizzazione: #9 – Religione

Ultimo (?) capitolo dedicato alla civilizzazione, stavolta con una materia "rischiosa": la religione

Approfondimenti
Giochi

La disamina sui giochi di civilizzazione include gli articoli:
Civilizzazione: #1 – una definizione
Civilizzazione: #2 – arco storico e parabola narrativa
Civilizzazione: #3 – esplorazione ed espansione territoriale
Civilizzazione: #4 – economia e commercio
Civilizzazione: #5 – scienza e tecnologia
Civilizzazione: #6 – la politica, ovvero il governo, la diplomazia e lo spionaggio
Civilizzazione: #7 – guerra e forza militare
Civilizzazione: #8 – cultura
Civilizzazione: #9 – religione
Civilizzazione: #10 – riepilogo e speranze

La religione è uno di quegli aspetti che possono essere fatti rientrare nell'ambito culturale di un popolo e quindi ascrivibili al capitolo precedente.
Non a caso in Through the Ages gli edifici religiosi producono anche cultura. Ma a differenza dei Teatri, che fanno solo cultura, le Chiese producono anche “facce felici”, ovvero aumentano il morale della popolazione e quindi in genere la sua predisposizione alla laboriosità. L'ambito spirituale è quindi usato sia per “tener buono” il popolo, sia per produrre effetti culturali. In entrambe i casi non ci sentiamo di dire che Vlaada Chvàtil abbia avuto torto.

In Clash of Cultures la parte religiosa è relegata a una delle colonne dello sviluppo tecnologico, la Spiritualità, che dà migliorie sull'umore delle città e sconti sul cibo per scienza e costruzioni. È una scala un po' meno incisiva e coerente, rispetto a quella di Through The Ages.

Abbiamo già parlato del caso di Bios: Origins, in cui cultura e religione sono fuse in un unica entità e forma di governo, o meglio si potrebbe dire un indirizzo filosofico per la propria civiltà. Un indirizzo che enfatizza il misticismo del suo popolo, spingendo su questo tipo di punteggio, per la fine della partita. Da notare che Eklund contrappone a questo sistema quello della politica, l'indirizzo in cui si va a creare uno stato laico che lavora per il bene comune: avere una posizione sul grafico della filosofia, a fine partita, indirizzata verso lo stato, annulla il punteggio religioso.

Il gioco che però, più di ogni altro, enfatizza una meccanica religiosa propria e specifica, è The Golden Ages, anche qui, solo con la sua espansione “Culti e Cultura”.
In questo caso la religione – che si acquisisce durante il percorso culturale – provvede, con una meccanica di espansione, a ricoprire i territori vicini alle città con i suoi segnalini, simboleggiando così l'espansione delle fede e, quando necessario, anche uno scontro tra religioni. Al contempo fornendo punti vittoria. 
Ecco, questa meccanica unica e peculiare, dona alla religione l'importanza dovuta e ne riconosce il ruolo all'interno del processo di civilizzazione delle società.

In conclusione possiamo dire che la religione, vuoi per la delicatezza del tema trattato, vuoi per le difficoltà ad identificarlo sia correttamente tematicamente, che a caratterizzarlo meccanicamente, è forse l'elemento meno presente e più bistrattato, nei giochi di civilizzazione. Il che è un peccato, perché i popoli sono stati indirizzati, forgiati e spesso guidati, da credenze religioso, anche al giorno d'oggi.

Commenti

Nell'accezione privilegiata dall'articolo, sostanzialmente come softpower e strumento di potere, forse la più efficace astrazione sarebbe un moltiplicatore di soldi/forza/cultura in certi momenti e in certi luoghi, che però possono diventare dividendi degli stessi in momenti e luoghi diversi nella storia.

aggiungerei che in Bios Origins il misticismo è anche una delle funzioni necessarie agli albori della civiltà per "conoscere", e quindi propedeutico a tutto il resto. Finezza che dipende anche dal fatto che il periodo contemplato dal gioco suggerisce abbia un inizio più remoto che negli altri civ.

speriamo intanto sta riedizione di The golden age non si faccia attendere oltre!

bhe... ora non mi resta che aspettare un'altra settimana per un altro strepitoso articolo di questa serie!

Credo che in Through the ages sia la rappresentazione migliore in un gioco da tavolo della religione, certo sarebbe interessante vedere delle meccaniche di scontri tra religioni ma mi sa che non è così facile da rendere (e potrebbero causare problemi a meno che non si parli di religioni generiche e fantasy) 

Una curiosità per TtA, a livello strategico e di ambientazione.

 

La serie di tecnologie urbane religiose è strategicamente quella meno efficace per vincere. Opinione mia personale, ma so che è largamente condivisa. E contestualmente le civiltà vincenti, nelle ere finali della storia rivissuta nel gioco, trascurano o rinunciano proprio alla religione, affidandosi invece ad altri aspetti della civiltà, che rispondono meglio ai bisogni e la suppliscono:

"... L'ambito spirituale è quindi usato sia per “tener buono” il popolo, sia per produrre effetti culturali."

In dettaglio, la serie di tecnologie urbane di teatri e la serie di biblioteche sono largamente migliori per produrre effetti culturali. Mentre per tenere buono il popolo, la fa da padrona la serie di tecnologie urbane delle arene, specialmente gli sport professionistici dell'era del Novecento. Il che lo trovo meravigliosamente azzeccato come ambientazione.  

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