Adesso sono pronti per Zombicide ^_^
Ieri ho giocato con Morgana (6 anni) e Valerio (13 anni) a...
Deadland
Defustellato il gioco appena arrivato mi sono letto le 8 pagine di regolamento e ho voluto provarlo il prima possibile con primi che ho beccato!
L'impatto grafico è decisamente soddisfacente.
Stiamo pur sempre parlando di un gioco che costa (relativamente) poco. Le plancette sono ben disegnate, i token rendono l'ambientazione, poi io se vedo zombie non ci capisco più niente quindi inizio la partita consapevole di non avere esattamente il pubblico migliore (dovrò rispiegare le stesse regole diverse volte a Morgana) ma con buone speranze di successo.
Il sistema con cui si viene contagiati, per quanto casuale, mi piace. Io becco subito la "malattia". Morgana e Valerio sono più fortunati.
Iniziamo a esplorare le varie aree in cerca di armi, proiettili e cibo. Lo scopo: rimanere vivi fino alla fine, o portare con se gli altri morendo.Troviamo molto cibo che ci servirà a migliorare le nostre possibilità di non peggiorare la condizione di vita. Pistole e proiettili invece terranno lontano da noi gli zombie più agguerriti (sempre evitando che ci si infetti di più). I primi due "giri di mazzo" passano tranquilli. Troviamo 4 contatti radio (ce ne vorranno 9 in 3 giocatori). Io sono a metà del mio percorso di zombificazione, ma Morgana corre verso la malattia a passo di carica: "Papà voglio diventare zombie e mangiare Valerio!"... TUTTA SUO PADRE!!!
A 6 contatti Radio Morgana diventa uno zombie ed inizia a braccare il fratello.
Interessante la meccanica per cui lo zombie attacca spostandosi, ma l'umano non può sparare ad uno zombie che sia nella sua zona. Aggiungeteci che gli zombie sono costretti a muoversi e gli umani no, diventa tutto un "scappa dagli zombie e risparmia le pallottole per quando servono davvero", che come ambientazione ci sta tutta.
Io non me la passo meglio di mia figlia e, quando Valerio ha infezione 5 e 7 contatti Radio, la raggiungo... Ora è "Tutti vs Valerio".
I nostri morsi qualcosa fanno ma il cul... ehm la bravura del sopravvissuto gli permetteranno di girare i due contatti radio nelle prime 10 carte, beffandoci amaramente. Danza delle vittoria e io e Morgana mastichiamo male, ma... MA... Non ha girato la carta obiettivo! Tutti, appena presa l'infezione, pescano una carta ruolo/obiettivo segreta, con dei bonus/malus che condizioneranno la partita fino anche alle condizioni di vittoria. "Cosa diceva?" - "Traditore: Se non hai almeno due oggetti alla fine del gioco non vinci!"
Tiè! Abbiamo perso tutti (ma Morgana balla felice, qualcosa vorrà dire...)
Mah. Alla fine l'ambientazione un po' si sente, però il gioco non fa sentire l'incalzare degli zombie che aumentano la pressione durante la partita (forse perchè eravamo solo in 3). Sicuro questo è un gioco che difficilmente potrò proporre ai miei amici più "svezzati" perché si risolve in un linearissimo "gira al carta e applica quello che c'è scritto" dove la fortuna incide tantissimo e hai pochi mezzi per stemperarla. Ad esempio a volte ha poco senso ridurre le carte da girare ad inizio turno perchè è la stessa meccanica che ti permette di vincere (devi trovare la Radio in mezzo alle carte virus, più ne giri meglio è... se riesci a non farti infettare di più).
A Morgana non è dispiaciuto, a Valerio non so, per lui la vittoria conta ancora molto più del percorso che l'ha portata. Io onestamente appioppo al gioco una sufficienza striminzita, data più da ambientazione gradita e grafica molto ben fatta, piuttosto che dal "gira la carta", si poteva fare poco meglio anche per un filler/introduttivo adatto a tutti, mancano le scelte da bivio/crossroad (seh... magari!) che non possono ridursi a "vado a pescare dal mazzetto dell'ospedale perchè lì non sono ancora uscite armi", anche gli scambi - che idealmente per gli autori dovevano servire a sostenere chi sta peggio - non hanno molto senso in un gioco del genere. Ripeto: mah!
Qualche altra partita ce la farò però... vedremo.