Ma hai giocato in solitario?
In più giocatori, adotti qualche house rule per mitigare il Runaway Leader?
Era necessario un mezzo di trasporto per raggiungere L.A., e la fortuna era dalla nostra parte: uno scuolabus incustodito, con tanto di chiavi nel cruscotto, e per di più col serbatoio pieno! Non potevamo chiedere di più. Metto in moto e si parte. Il motore, vecchio e pigro, ci mette un bel po' per prendere velocità, e per poco un'orda di cani famelici non ci raggiunge per banchettare con le nostre carni. Una volta sfuggiti al pericolo, possiamo esplorare con attenzione il bus: qualunque oggetto può rivelarsi utile in simili frangenti. Trovo vicino al sedile guidatore una mappa, con una grossa croce disegnata con un pennarello: potrebbe condurci a delle risorse.
Dopo qualche ora di viaggio, raggiungiamo il luogo indicato: una stazione di servizio abbandonata. Beh, non è male per passare la notte, e potrebbe contenere oggetti utili. Infatti all'interno troviamo due caricatori e una tanica di benzina pronta all'uso, qualunque esso sia.
Al mattino, freschi e riposati (beh, non esattamente) siamo pronti a rimetterci in marcia. Dopo altri svariati chilometri, sul lato della strada scorgiamo un'autocisterna parcheggiata in tutta fretta: ecco dove rifornirci di carburante! Con mezzi di fortuna facciamo il pieno al nostro scuolabus, e via! Giungiamo nei pressi di una fattoria, dove una signora quasi ci finisce sotto: la donna ci chiede aiuto. Miss Stenson racconta di essere stata aggredita dagli zombi e di averli respinti a fucilate, causando l'incendio della sua abitazione, ma non si sente al sicuro dopo essere rimasta sola e vorrebbe venire con noi. Non possiamo abbandonarla al suo destino, così la facciamo salire.
Si è fatto mezzogiorno, una pausa per mangiare e riposare si rende necessaria. Ripartiamo abbastanza velocemente e non ci fermiamo più fino a sera, quando le insegne al neon di un motel attirano la nostra attenzione. Trovare una camera libera non sarà un problema...
Al mattino si riparte, la strada è ancora lunga. Finora non abbiamo incontrato zombie, per fortun... come non detto, eccone alcuni provenire da quella chiesetta. Poco male, due colpi di fucile e tanti saluti. Un'auto è parcheggiata lì vicino. Decido di scendere e avvicinarmi con cautela per saccheggiarla, ma con mio grande disappunto è vuota. Niente di niente da prendere, solo tempo sprecato.
Ci immettiamo sulla highway, ma dopo pochi chilometri troviamo la strada sbarrata da centinaia di auto, abbandonate in fretta e furia dai loro proprietari. Ci troviamo costretti a tornare indietro e prendere una via alternativa. Improvvisamente, Tim comincia a sentirsi debole. Non riusciamo a capire cosa possa essergli accaduto, forse la tensione e le privazioni di questi giorni lo hanno fiaccato, ma serve fare qualcosa. E alla svelta.
Un centro commerciale! Ottimo, lì dentro troveremo delle medicine. Iniziamo a salire le scale, quando dietro di noi sbuca un'orda di zombie! Miss Stenton ha il grilletto facile e ne fa secchi almeno la metà, degli altri ce ne occupiamo io ed Ashley mentre Tim, ancora sofferente, resta in disparte.
Non è più sicuro restare al chiuso, nonostante si stia facendo notte. Torniamo verso il nostro bus, ma ad attenderci troviamo altri zombi. Il buio non aiuta a prendere la mira, sicché ci sono ben presto addosso: Tim e Derek purtroppo vengono assaliti e divorati brutalmente. Tutto sembra perduto, per ogni zombi ucciso ne spuntano altri due, ma per nostra fortuna l'ondata termina e abbiamo la meglio sugli orribili esseri.
Siamo rimasti in tre, e il viaggio si sta facendo sempre più difficile; serve qualcosa che ci aiuti a raggiungere in fretta la nostra destinazione. Dopo altre ore di guida, arriviamo nei pressi di un aeroporto. Ecco l'idea! Se riusciamo a farlo volare, potremo raggiungere la California presto e senza pericoli. Urge tentare. Ci avviciniamo di soppiatto, ma basta un minimo rumore per attirare su di noi una miriade di zombi, di cui non ci eravamo accorti. Si mette veramente male. Lottiamo disperatamente nonostante la netta inferiorità numerica; purtroppo Ashley e Miss Stenton finiscono sbranate. Sono rimasto solo.
L'aereoplano è irraggiungibile, devo trovare una nuova via di fuga. Devo ricorrere al caro vecchio scuolabus, almeno qualche arma sono riuscito a tenerla. Dopo ore di viaggio, i cartelli per Los Angeles cominciano a comparire: sono vicino, ormai. I viveri scarseggiano, e ho un disperato bisogno di mangiare. Mi fermo in una cittadella di periferia, in cerca di un negozio di alimenti. Eccone uno. Entro con prudenza... e capisco che l'alimento lì rischio di essere io: altri zombi pronti a saltarmi addosso. Faccio in tempo a fucilarne tre, ma il quarto mi è ormai vicino. Con le ultime energie rimaste, lotto per sopravvivere, e con grandissima fatica riesco ad ucciderlo. Sembra che non ce ne siano altri in giro. Arraffo al volo qualche pacchetto di patatine e subito al volante.
Il peggio è passato, dopo una mezz'ora di guida raggiungo la mia destinazione. Ce l'ho fatta!