che peccato, l'ambientazione era carinissima e permetteva molto di più
L’ambientazione recita che un test nucleare americano nell’atollo di Bikini è sfuggito dal controllo creando esiti molto al di sopra del previsto, scaldando i mari e facendo sciogliere i ghiacci che hanno inondato le terre un tempo emerse, costringendo la poca umanità sopravvissuta a vivere in agglomerati flottanti ed a pescare dal mare le risorse necessarie.
Si tratta di un titolo per 3-5 giocatori anche sporadici, con meccanica di “gestione mano”, “piazzamento tessere” e “tiro di dadi”.
Il regolamento
Durante il proprio turno ciascuno gioca una carta dalla propria mano, che inizia in modo uguale per tutti, a cui nel corso della partita verranno aggiunte nuove carte. Le carte hanno 6 effetti possibili:
- riprendere in mano tutte le carte giocate fino a questo momento;
- copiare l’effetto dell’ultima carta giocata da un altro giocatore;
- aumentare nei tracciati dell’Influenza delle varie gilde al fine di ottenere bonus (carte, risorse, tessere mare, punti vittoria, eccetera);
- comprare/vendere risorse oppure rivendicare uno degli obbiettivi in cima alle tre pile presenti per guadagnare punti vittoria;
- aggiungere tessere mare/flottiglia con possibilità di fare punti vittoria;
- cercare risorse o tecnologie in mare tramite un tiro di dadi dopo aver speso denaro.
Ogni carta giocata avrà anche un numero di movimenti fattibili con le proprie navi per spostarsi tra i propri esagoni per andare a cercare risorse, oppure una rendita in monete da incassare immediatamente. Il mercato delle risorse ha invece un andamento simile a molti altri giochi, in cui dopo la transazione il prezzo aumenta o diminuisce in base al numero di merci che sono state rispettivamente acquistate o vendute.
La particolarità di questo titolo è che una volta per partita, il giocatore può passare da capitano che si muove in mare, recupera risorse, le vende e rivendica obbiettivi che danno punti vittoria; ad abitante della flottiglia che riceve facilmente soldi e li deve spendere per acquistare risorse necessarie per allargare la flottiglia e guadagnare punti vittoria.
La partita termina (grossomodo) quando si esaurisce la riserva dei punti vittoria creata ad inizio partita in base al numero di partecipanti.
Il mio parere
Dalla sola lettura del regolamento si rimane particolarmente colpiti dalla lista enorme di materiali presenti all’interno della scatola e dalle grafiche molto accattivanti. Anche l’idea di fondo di una civiltà che tenta di sopravvivere dopo l’allagamento della Terra è carina (anche se non originale: Waterworld?) e mi ha attirato immediatamente.
Ho molto apprezzato anche i due ruoli di capitano e abitante, che usando gli stessi materiali e le stesse meccaniche, hanno due ruoli completamente diversi di gioco, con la possibilità di scegliere liberamente il momento della partita in cui fare questo cambiamento ruotando semplicemente le plance e le carte, oppure non farlo affatto.
Inoltre la variabilità delle carte, con solo quattro azioni effettive tra cui scegliere, sembra abbastanza riduttiva, con conseguente ripetitività delle azioni da compiere, che potrebbero essere addirittura “guidate” nella sequenza (ma questa è solo un’ipotesi). Infine la pesca delle tessere e il tiro dei dadi crea una imprevedibilità molto alta che può sconvolgere completamente e drasticamente i piani fatti.
In sintesi: pagina dopo pagina la mia euforia iniziale calava sempre più, fino a convincermi che questo titolo non sarebbe entrato nella mia lista.