fantastico report, complimenti :)
Haec cogitanti accidere visa est facultas bene gerendae rei
(Mentre pensava a questo si presentò l’opportunità di conseguire un buon successo)
No, non ho intavolato De Vulgari Eloquentia. Sfrondata la collezione di giochi da doppioni e mediocrità, con Nadia abbiamo deciso di rigiocare quelli rimasti per approfondirli, ognuno sul tavolo per almeno dieci partite consecutive. Ma arrivato il turno di Commands & Colors Ancients le partite sono diventate venti, e questa è la cronaca della ventesima e ultima.
Anno 52 a.C. davanti alle mura di Gergovia, nella Gallia Comata, io Cesare schiero le mie legioni contro Vercingetorige (Nadia) ed i suoi ribelli. Studiamo il campo di battaglia:
Le bandiere (otto) si vincono non solo eliminando le unità nemiche ma anche conquistando gli accampamenti davanti alle mura di Gergovia e gli spalti della città, ma il problema è che città ed accampamenti sono sulle colline, che non possono essere scalate dai boschi ai lati ma vanno conquistate con un attacco frontale. E, per complicare le cose, un terreno accidentato davanti alle colline rende necessario un lungo aggiramento e impedisce un assalto d’impeto. Occhio poi a Vercingetorige:
Appostato sulla sinistra e pronto ad entrare sul campo di battaglia, giocando una carta leadership per venire in aiuto ai barbari schierati dietro la boscaglia al comando di Critignatus.
Nella precedente partita, in cui guidavo i Galli, ho vinto prendendo d’infilata i soldati romani attaccandoli in mischia dalle colline lungo il bordo sinistro (attaccare dalle colline offre il vantaggio che l’attaccato in basso può replicare solo con due dadi). Ora però sono io Cesare, devo forse attendere l’attacco dei Galli? Certo, potrei aspettare le mosse di Nadia raggruppando le truppe intorno al campo ed ai miei bastioni, ma "qui e nuce nuculeum esse volt, frangit nucem" (chi vuol mangiare la noce ne deve rompere il guscio).
Se voglio mantenere alto l’onore di Roma e delle mie legioni tra le popolazioni galliche ed impedire che la rivolta si estenda ("famae damna majora sunt, quam quae aestimari possint", il danno fatto alla reputazione non può essere in alcun modo stimato) devo attaccare, e se devo attaccare devo salire quelle maledette colline! Il piano è deciso, proteggerò il mio accampamento con due coorti (medie) e una di arcieri, il resto manovrerà verso destra cercando di aprirsi un varco sulla prima collina, le balliste e le truppe leggere proteggeranno i miei bastioni, la cavalleria media punterà sulla media avversaria, scudo contro scudo, spada contro spada e vinca il più forte!
Mossa dopo mossa, carta dopo carta, i primi ad arrivare alle colline sono le truppe leggere, mentre la mia cavalleria inizia le manovre di copertura contro eventuali blitz della cavalleria nemica. Gli ausiliari gallici sui primi contrafforti lanciano le loro armi a distanza, la mia truppa leggera sacrificandosi apre una breccia ma la prima bandiera è persa...
Intanto Nadia inizia ad avanzare sulla mia sinistra con Critignatus ed i suoi ausiliari.
Le mie coorti si allineano per reggere un eventuale urto nemico, ma Vercingetorige per fortuna non si materializzerà!
Iniziano gli scontri tra le cavallerie, Nadia avanza ed è respinta, e sullo slancio la mia cavalleria al comando del legato Manucius, occupa un accampamento gallico (ma il primo non dà bandiera)!
Altre due bandiere per Nadia, a cui si aggiunge la quarta per la perdita dell’altra cavalleria!
Situazione critica, ma arriva Cesare in persona con la decima legione, coorti (medie) ed i guerrieri: questi ultimi spazzano via la cavalleria nemica e sullo slancio, riescono a scalare le colline. Arriva anche Cesare con la decima: compito arduo, potendo tirare in salita in mischia solo due dadi invece di cinque!
Cesare si apre un varco e scala le colline arrivando sotto le mura di Gergovia mentre una coorte, ancorché decimata dal combattimento per la conquista delle colline, occupa e distrugge l’accampamento centrale conquistando una bandiera (finalmente)!
Le perdite sono sensibili, ma le truppe guidate da Cesare non si lasciano demoralizzare dalle forte perdite sostenute e continuano a premere: i centurioni Tito Pullone e Lucio Voreno compiono prodezze di valore occupando nuovamente il campo nemico, "neque diudicari posset uter utri virtute anteferendus videretur" (cosicché non fu possibile giudicare chi dei due fosse più ardito e valoroso), mentre il centurione Marco Petronio tenta di scardinare la porta della citta. Ma Cesare ed i suoi soldati sono bersagliati dai tiri a distanza dalle mura, e la valorosa decima legione è distrutta. Marco Petronio si sacrifica per permettere a chi può ancora di fuggire, "ita pugnans post paulum concidit ac suis saluti fuit" (e così combattendo fino all’ultimo, dopo un po’ cadde e fu di salvezza ai suoi)!
Cesare si salva, si ritira, ed al turno successivo si aggrega ad una coorte giunta sotto le mura.
Altre schermaglie, dei guerrieri effettuano una sortita dal terzo accampamento contro Cesare, l’attacco è micidiale, 3 blocchi su 4 muoiono nella mischia, resta Cesare con un pugno di valorosi (tra cui i centurioni Pullone e Voreno) che contrattaccano ed eliminano tre guerrieri nemici. Siamo oramai sette bandiere a sette, solo una bandiera divide entrambi i contendenti dalla vittoria.
La tensione è altissima.
Tocca a Nadia, che gioca una carta Comando di gruppo per ordinare le tre unità intorno a Cesare.
Cesare è circondato su tre lati, ad attaccare per primi sono gli arcieri gallici sulle mura ma i loro colpi vanno a vuoto. A Nadia basta un colpo per vincere, perché le truppe medie di Cesare hanno solo una unità! Nadia è indecisa, attaccare ancora con gli arcieri sulle mura (ma hanno un blocchetto solo e tirano due dadi) o con i suoi guerrieri (che tirano invece tre dadi ma anche loro sono ridotti a uno). Sceglie i guerrieri, afferra i tre dadi per gettarli nella sua torre, spada o colore per annientare Cesare...
Ma...
"occasio aegre offertur, facile amittitur" (l'occasione è difficile che si offra ed è facile che si perda). Cesare cala la carta Colpire per primo: anticipa il colpo! Lancia per primo tre dadi! Colore, Spada o Elmo...
Ed è colore blu!
Vittoooooriaaaaaaaaaa! Gergovia è nostra!
Ma quanti caduti:
Il valoroso legato Manucius, il centurione Marco Petronio, tanti anonimi soldati: non potrò ricompensarvi con donativi e terre, ma tramanderò per sempre la vostra gloria con i Commentarii... Molti degli antichi perché ingloriosi ed ignoti, han sepolto l’oblio nella sua notte ma voi, tramandati ai posteri, rimarrete in eterno!