giocato fin dalla sua nascita, l'ho visto crescere e non vedo l'ora di averlo! Naturalmente autografato.
Gioco molto semplice nelle regole, ma profondo e... cattivo! Interazione sempre!
Spaventare e terrorizzare è sempre stato divertente, ma ora è anche molto strategico! Scopriamo assieme Halloween, un gioco semplice da spiegare ma profondo, attualmente in cerca di finanziamento su Kickstarter.
Prime impressioni: 8
Autore del gioco: Angelo De Maio
Halloween è un gioco attualmente in fase di finanziamento sulla nota piattaforma di crowdfunding Kickstarter, ad opera della Quined Games. Nel momento in cui sto scrivendo questa anteprima mancano 22 giorni alla chiusura e siamo circa all’80% della cifra necessaria alla produzione del titolo.
Voglio subito premettere che l’autore è un conoscente e che, grazie a ciò, abbiamo potuto organizzare una partita a questo titolo in anteprima assoluta. Colgo quindi subito l’occasione per ringraziarlo della possibilità e della disponibilità. Altra doverosa premessa è il fatto che ho potuto giocare il titolo una volta sola, per cui i miei giudizi sono da prendersi con le dovute cautele.Ma veniamo al gioco!
Halloween è un gioco per 2 - 4 persone dalla durata dichiarata di 45-90 minuti. Per la natura particolare del gioco mi sento di dire che la durata massima tra giocatori che lo conoscono difficilmente supererà tale limite, mentre quella minima potrebbe essere anche di 20-25 minuti nel caso di strategia lampo di chiusura da parte di un giocatore.
Purtroppo, non essendo ancora prodotto, non ho potuto vedere i materiali definitivi, sebbene siano già presenti in rete immagini di ottime miniature di fantasmi e di una grafica piuttosto psichedelica ma ben fatta ed ambientata.
Il regolamento è ben scritto e piuttosto chiaro. Le regole d’altra parte sono poche, trattandosi del classico titolo facile da imparare ma difficile da giocare bene.
Molte immagini ed un buon numero di esempi rendono il tutto ancora più chiaro e facile da assimilare. La grafica e l’impaginazione sono ottime, come ormai ci ha da tempo abituato la Quined Games.
In Halloween guidiamo i fantasmi che infestano la città durante il famigerato giorno dell’orrore. I giocatori dovranno collezionare il maggior numero possibile di Punti Infestazione (punti vittoria) entro la fine della partita. Materiali e plance giocatori (delle lapidi) contribuiscono all’ambientazione di un titolo che comunque resta sostanzialmente un astratto.
La prima caratteristica del gioco è che i giocatori si alterneranno nel muovere ed utilizzare i fantasmi che infestano le sei aree del tabellone cittadino (chiesa, ospedale, centrale di polizia, ecc. ecc.), senza però avere fantasmi propri. Gli ectoplasmatici amici, infatti, saranno a disposizione di tutti e si “evolveranno” partendo da Fantasmini di primo livello (Blu) fino a diventare terrorizzanti Spettri di quinto livello (Rosso). I giocatori ad ogni turno avranno tre azioni da scegliere sulla loro plancia-lapide personale.
Come si può vedere dall’immagine relativa, le plance hanno tre aree per ciascuna delle tre azioni a disposizione nel turno: in queste aree i giocatori dovranno posizionare il loro segnalino azione su una delle sei azioni raffigurate, coprendola fino a che non verrà liberata in un turno successivo. Oltre alle sei azioni disponibili, un apposito segnalino terrà traccia del massimo livello di fantasma utilizzabile per quella area-azione.
Turno dopo turno, quindi, le azioni a disposizione su ognuna delle tre aree andranno a diminuire fino a che non si deciderà di svolgere come azione quella di liberarle tutte per il turno successivo (attenzione: si libera la singola area-azione facendo il reset, non tutte e tre!). Il tempismo con cui svolgere tale azione (che di fatto non permette di fare nulla sul tabellone) è cruciale ed è uno degli elementi strategici fondamentali della partita.
Veniamo ora alle sei azioni disponibili (oltre a quella di riposo già descritta sopra). Ricordo innanzi tutto che tali azioni verranno effettuate su fantasmi presenti sul tabellone e che si potranno effettuare solo con fantasmi di un livello pari o inferiore a quello indicato in quel momento dalla track presente sull’area-azioni che si sta utilizzando.
La partita termina con la fine del round in corso quando un giocatore avrà terminato di infestare tutti e sei i luoghi del tabellone o quando avrà acquistato il diritto ad utilizzare la sua quinta carta potere.
C’è una variante “scacchistica” avanzata che elimina le carte potere, i segnalini bonus sui luoghi ed il lancio di dadi nei combattimenti (vince automaticamente il fantasma di livello più alto). Con tale variante si utilizza l’altro lato della plancia dei giocatori, che permette quattro azioni a turno anziché tre.
Difficile giudicarlo avendo fatto solo una partita in tre, ma direi che il gioco scala bene con tutte le configurazioni. In due risulterà un gioco davvero scacchistico e controllabile mentre in 4 sarà ovviamente più difficile capire come interagiranno gli altri giocatori.
Alta. Le tante carte potere (se ne usano solo sei ogni partita delle 42 disponibili) ed i segnalini bonus, oltre al lancio dei dadi ed al modo di giocare al tavolo, donano molta differenziazione alle partite. Anche i diversi approcci possibili alla partita (tante infestazioni piccole e carte potere subito o poche infestazioni “potenti” alla fine?) permettono tutti di vincere ma cambiano drasticamente l’andamento delle partite. Sebbene meno variabile, anche il gioco “per esperti” sembra permettere diverse strategie (infesto subito o prima mi concentro sul potenziamento dei fantasmi da poter utilizzare?) e la forte interazione donerà sempre partite differenti.
Il gioco non ha meccaniche particolarmente originali ma il loro amalgama dà vita ad un titolo che non mi ricorda nient’altro di simile tra i giochi che conosco.
Questo titolo fa parte di una categoria che amo particolarmente. Quella dei giochi con poche, semplici regole ma che risultano davvero molto profondi e complessi da padroneggiare. Sebbene sia sempre importante un approccio tattico che sappia sfruttare le occasioni date dalle mosse degli altri giocatori, Halloween è un gioco che premia la strategia a medio-lungo termine e la gestione delle varie azioni e del timing con cui svolgerle. La meccanica di esaurimento e riposo si mescola benissimo a quella del potenziamento delle azioni che permettono di muovere fantasmi sempre più forti . Molte sono le variabili da tenere in considerazione e alcuni elementi strategici non sono stati neppure menzionati per non riscrivere l’intero regolamento (su tutti, il numero limitato di segnalini per svolgere azioni/comprare carte/usare bonus).
Se cercate un gioco asciutto, rapido, semplice da spiegare ma molto profondo e appagante Halloween fa al caso vostro. A dispetto del tema e delle belle miniature siamo difronte ad un gioco strategico dall’anima “german”. Mi vengono in mente (con le dovute differenze) giochi come Hansa Teutonica e The King is Dead come termini di paragone per inquadrare la tipologia di giochi cui Halloween vuole appartenere.
Di contro, se cercate invece un titolo che fa dell’ambientazione il suo punto forte o se, attratti da fantasmi e dadi combattimento, cercavate un titolo di stampo “american”, allora lasciate perdere perché non è la vostra tazza di tè.
L’interazione diretta ed indiretta è forte, sebbene non sia mai distruttiva. Uccidere un fantasma non crea particolari disagi agli altri, ma una mossa fatta con superficialità può avvantaggiare il giocatore successivo.
Come accennavo prima, conosco l’autore e lo ringrazio nuovamente per l’occasione data di provare questo gioco. Per me è un titolo che può piacere a quanti hanno apprezzato giochi come i già citati Hansa Teutonica e The King is Dead o come Vanuatu ed El Grande, tanto per citarne altri. Ovviamente, solo il tempo ed un maggior numero di partite potrà decretare l’eventuale bontà di questo gioco, ma spero vivamente che il Kickstarter vada a buon fine per poter vedere Halloween apparecchiato sui tavoli da gioco in futuro.
giocato fin dalla sua nascita, l'ho visto crescere e non vedo l'ora di averlo! Naturalmente autografato.
Gioco molto semplice nelle regole, ma profondo e... cattivo! Interazione sempre!
Arrivato in settimana e giocata oggi la prima partita in tre. Tutti molto soddisfatti, direi che le nostre impressioni ricalcano sostanzialmente quanto letto nell'articolo.
Spero di rigiocarlo presto per vedere come cambia da una partita all'altra al cambiare delle carte...e dei dadi (che stasera sono stati benevoli con tutti!) :D
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