Layers: anteprima Essen 2018

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura del regolamento e in nessun modo ha valore di recensione.

Due anni fa si presentarono ad Essen con Fold-it, un gioco dai materiali inusuali dato che le plance dei giocatori sono delle tovagliette di stoffa, riscuotendo per questo un certo successo tanto da poterne creare un filone (Battlefold e Magic Fold).  

Quest’anno ci riprovano con un gioco in cui bisogna essere il più veloce a ricreare il disegno psichedelico della carta al centro: ruotando, rigirando e sovrapponendo da 3 a 5 strati, come dice il titolo appunto. Per fare questo ogni giocatore riceverà un set di 5 grandi carte quadrate plastificate (così sembra almeno dalle foto), ritagliate all’interno in varie fogge e colorate differentemente sui due lati.

Layers è un titolo per 1-4 giocatori, 30 minuti, età consigliata 8+, basato su destrezza, Puzzle e tempo reale.

Riassunto di gioco

Il gioco si svolge in sei round: per prima cosa viene girata la tessera che stabilisce i punti vittoria dati in quel round, successivamente il primo giocatore pescherà una carta obiettivo prelevandolo da uno dei tre mazzi (divisi per numero di strati da impiegare).

Quindi si parte a ruotare, girare e sovrapporre il proprio set di carte. Una volta realizzato il disegno i giocatori piazzeranno poi sui propri strati una plancetta per coprire il tutto e stabilire l’ordine di arrivo, il primo giocatore inoltre dovrà far partire la clessidra. Quando finisce il tempo o tutti gli altri giocatori terminano, vengono rimosse le plance e si procede a controllare se effettivamente le immagini coincidono, perché la fretta o una svista sono dietro l’angolo pronte ad inficiare il tutto. Dopodiché si andranno ad assegnare i punti, secondo il posizionamento nell’ordine di completamento e il relativo punteggio dato dalla tessera del turno.

La trascurabile variante in solitario riduce il tutto ad una gara di velocità nel completare più obiettivi possibili in tre minuti.

Prime Impressioni

Pur avendo materiali meno inusuali del succitato Fold-it, l’impatto visivo cattura l’occhio e l’idea semplice di dover sovrapporre degli strati intriga. Un po' come fu per La Boca quando uscì, solo che qui il tutto è spinto all’estremo, sia attraverso l’appiattimento dei materiali che per il moderno aspetto artistico/psichedelico, dandogli quel tocco in più che invoglia a prenderlo anche solo per tenerlo in collezione. E questo ve lo dice un daltonico che non lo giocherà mai per ovvi motivi!

Nel suo genere il gioco è ben pensato anche nella struttura: con i punti variabili ogni turno (fra cui la possibilità di rubarli ad un avversario), il sovrapporre la plancetta a celare il proprio operato e l’accelerazione finale della clessidra ad aumentare la tensione. Mentre la variante in solitario è pessima e banale, mi chiedo perché inserirla?

Un sicuro Sold Out