On Mars: Anteprima Essen 2019

On Mars: copertina

Finanziato su Kickstarter e Giochistarter, il nuovo gioco di Lacerda ha tutti gli elementi che piacciono ai suoi fan e, anche a un occhio più critico, pare essere il suo capolavoro annunciato.

Anteprime
Giochi
Giochi collegati:
On Mars
Per 1-4 giocatori, 90-150 minuti, destinato agli esperti (14+), si basa su meccaniche di controllo territorio, piazzamento tessere, scelte multiple, movimento punto-a-punto.
On Mars: versione digitale
On Mars: versione digitale

Come si gioca a On Mars

Riassumere On Mars senza scrivere un noioso e inutile papiro è impossibile e a quel punto meglio leggere direttamente le regole. Oppure c'è la videospiegazione del sempre ineccepibile Paul Grogan.

La sostanza è questa: il tabellone rappresenta una parte della superficia marziana ridotta ad esagoni. Su questi esagoni andremo a raccogliere risorse col rover e soprattutto a costruire strutture con i nostri coloni.

Le strutture seguono un percorso logico volto all'autosostenibilità della colonia: 

  • i coloni costruiranno miniere;
  • le miniere forniscono combustibile fossile per i generatori, che producono così energia;
  • l'energia permette di costruire gli estrattori d'acqua;
  • l'acqua fa costruire serre;
  • le serre creano piante che permettono di aggiungere insediamenti del vostro colore;
  • gli insediamenti fanno arrivare più coloni e il ciclo si ripete.

Ciascuna di queste strutture è una tessera esagonale che andrà piazzata su Marte: le risorse che ciascuna tessera produce servono in pratica per costruire la successiva, in una sequenza logica.

Il tabellone poi è diviso in due parti, per quel che riguarda le azioni: a sinistra quelle disponibili in orbita, a destra quelle sul pianeta. Il giocatore avrà un segnalino che farà la spola tra queste due postazioni con un certo lasco di tempo e ogni volta potrà eseguire solo le azioni corripondenti a dove effettivamente si trova tale segnalino. La velocità dello shuttle che fa da traghetto, rallenta nel corso della partita, ma potrai usare navette private all'occorrenza, a costo di perdere qualche punto vittoria.

L'altra particolarità del gioco è che termina non appena viene soddisfatto un mix di tre missioni comuni (sono carte sempre diverse a ogni partita) e tre scalini del sistema di supporto vitale (che si basa sul numero e tipo di strutture costruite). Quindi ad esempio due scalini più una missione completata. 

A quel punto il gioco conta un po' tutti gli elementi e assegna i punti vittoria finali. 

On Mars: partita
On Mars: partita
Le azioni a disposizione dei giocatori sono:
  • In orbita:
  1. prendere una carta blueprint per un edificio. La carta fornisce subito una risorsa gratis. Se sviluppata consente di migliorare un edificio sulla plancia del tipo corrispondente e questo significa punti vittoria ma anche lo sblocco di un'azione aggiuntiva personale, rappresentata sulla carta stessa;
  2. tecnologie: prendi un segnalino tecnologia e vai a riempire una sorta di puzzle nella tua lancia personale, garantendoti accesso a risorse;
  3. sviluppare tecnologie: sposti sulla tua plancia personale i segnalini presi in precedenza, pagando il prezzo indicato dal nuovo spazio e incrementando il potere delle azioni che poi farai su Marte. La cosa particolare è che puoi usare il livello di tecnologia di qualsiasi altro giocatore, ma gli regalerai un bonus;
  4. prendere risorse (energia, acqua, piante, ossigeno), in base il numero di coloni mandati ad eseguire l'azione;
  5. andare su Marte perdendo un'azione (in caso di estrema necessità).
  • Su Marte:
  1. muovere, di base, il rover fino a due esagoni e gli altri robot di uno, prelevando cristalli o altre risorse dal pianeta;
  2. accogliere un nuovo shuttle. Si paga il prezzo indicato, si libera una delle proprie navette dalla plancia personale (servirà per spostarsi dall'orbita a Marte o viceversa o varrà punti a fine partita) e si fanno arrivare due nuovi coloni disponibili per le azioni;
  3. costruzione. Puoi fare uno degli edifici produttivi o uno dei tuoi insediamenti personali. La risorsa usata come costo è scritta sull'edifico. Ci sono dei vincoli di costruzione sia come distanza dagli altri uguali, sia come vicinanza ai tuoi uomini. Se, con le tecnologie sviluppate, riesci a fare degli edifici identici adiacenti, ottieni bonus in punti. Costruire fa avanzare nel tracciato del Sistema di Supporto Vitale e conferisce anche altri bonus estemporanei a seconda di altri parametri e schemi che vi risparmio. Gli edifici producono risorse per la tua fazione, ovviamente (gli insediamenti producono cristalli);
  4. migliorare un edificio. Ti serve il blueprint corrispondente per farlo e pagare il prezzo di un minerale: lo segnali con un marcatore sull'esagono, avrai tre punti alla fine del gioco e un'azione speciale a disposizione;
  5. reclutare uno scienziato. Costano due risorse del tipo indicato. Gli scienziati valgono punti vittoria per ogni edificio migliorato del tipo corrispondente (di tutti i giocatori, non importa il proprietario); inoltre possono andare a lavorare in un edificio migliorato del loro tipo e questo potenzia le azioni esecutive. I posti lasciati liberi dagli scienziati presi vengono sostituiti da contratti acquisibili, contratti che valgono punti negativi se non soddisfatti a fine partita (positivi, ovviamente, se soddisfatti).
 
On Mars: particolare
On Mars: particolare

Il tutto è poi corredato dalle classiche executive actions tipiche di Lacerda, per cui spendendo cristalli si può associare una di queste azioni secondarie alla principale, eseguendola prima o dopo (ce ne sono ben otto, tre subito accessibili, cinque sbloccabili). Ma anche le azioni base sono spesso potenziabili mandando coloni addizionali ad eseguirle.

Naturalmente non manca la tipica struttura multistrato, con bonus vari, tracciati accessori, cose che sbloccano altre cose, eccezioni alle regole che qui vi risparmio (giusto un esempio: la risorsa “minerali” è un jolly per le altre risorse di tutto il gioco, eccetto che per l'azione “Contratti”... e i cristalli non sono mai considerati risorsa).

Prime impressioni

Anche volendo fare un riassunto, mi è venuto troppo lungo. Il rischio era quello di banalizzarlo e non trasmettervi la pomposità di quello che è On Mars. Completo e convoluto, enorme e inelegante.

La struttura è esattamente la stessa di tutti i giochi di Lacerda, che usa sempre le medesime meccaniche per qualsiasi ambientazione: azioni e azioni esecutive collegate da bonus e sovrastrutture (pensate a tutto il sistema degli ingegneri, assolutamente supefluo ai fini del gioco, ma pur sempre “una cosa in più” da aggiungere).

L'ambientazione non viene fuori dalle meccaniche, che anzi in alcuni passaggi sono decisamente controintuitive (es: con un blueprint mi arriva pure una risorsa a caso, oppure anche la meccanica base per cui una società che colonizza Marte non è in grado di operare contemporaneamente in Orbita e sul pianeta...). Viene fuori dalla catena consequenziale degli edifici e dal relativo fabbisogno del pianeta per trasformarsi in un ecologia auto-sostenuta. Diciamo che Lacerda comunica anche qui l'ambientazione tramite un sacco di dettagli, a spese della fluidità del gameplay e dell'eleganza di regole e meccaniche.

Allora perché lo hai finanziato su Giochistarter? Perchè semplicemente intuisco che, sotto la superficie, On Mars andrà a superare The Gallerist piazzandosi al primo posto della sua produzione, sarà il suo “capolavoro” e l'espressione massima, ad oggi, del suo modo di intendere il game design.

Chi ama Lacerda lo troverà qui espresso alla sua massima potenza in termini di varietà e ricercata complicazione; chi non  lo sopporta non scoprirà motivi per redimerlo, ma almeno potrà dire di aver giocato al meglio che Lacerda ha saputo proporre sul mercato

Poi, sotto sotto, spero che, come a volte accade, una cosa sia talmente tanto esageratemente kitsch e pacchiana da diventare improvvisamente bella e piacevole. Se il Barocco ce l'ha fatta, forse può farcela anche Lacerda. Come per miracolo. 

Commenti

Leggendo On Mars e Lacerda scatta la curiosità verso il titolo, anche se un po' mi spaventa dopo Lisboa. Vediamo se riusciremo a provarlo. =) 

Ah ma poi lo hai fatto il pledge?!? Via allora sotto sotto ce l'hai anche te la passione barocca per Vitalone!!!

Comunque è il primo gioco che ho comprato e che proverò del portoghese. Sono contento se chi lo conosce si aspetta il suo gioco migliore in assoluto...

Con un pizzico di ironia e senza nulla togliere a tutte le tue eccellenti rubriche mi chiedo come mai, visto che Lacerda tu proprio non lo digerisci, fai recensioni su suoi giochi. Non sarebbe forse meglio lasciarlo ad altri? ;) 

Con un pizzico di ironia e senza nulla togliere a tutte le tue eccellenti rubriche mi chiedo come mai, visto che Lacerda tu proprio non lo digerisci, fai recensioni su suoi giochi. Non sarebbe forse meglio lasciarlo ad altri? ;) 

Per ora di recensione di Lacerda ho fatto solo CO2, pur avendo provato tutti i suoi giochi. On Mars penso sarà la sedonda.

Secondo me il suo capolavoro è Lisboa, questo dalle regole non mi ha entusiasmato, ho passato sul KS.

a sti punti attendiamo la recensione!

@whitwinston:

"vitalone" :DDDDDDD

Con un pizzico di ironia e senza nulla togliere a tutte le tue eccellenti rubriche mi chiedo come mai, visto che Lacerda tu proprio non lo digerisci, fai recensioni su suoi giochi. Non sarebbe forse meglio lasciarlo ad altri? ;) 
E perché, scusa? A parte che, quando si tratterà di fare la recensione (questa è un'anteprima), ne pubblicheremo volentieri anche più di una; ma io leggo volentieri una voce critica, se devo decidere di acquistare o meno un gioco.

"Poi, sotto sotto, spero che, come a volte accade, una cosa sia talmente tanto esageratemente kitsch e pacchiana da diventare improvvisamente bella e piacevole. Se il Barocco ce l'ha fatta, forse può farcela anche Lacerda. Come per miracolo."

E' ciò che mi spaventa, quel "inutilmente macchinoso" tipicamente Lacerdiano.

(La frase riportata mi ha fatto ghignare un quarto d'ora. :D)

Riferendomi al post di Geneprio: Non sono proprio convinto che il connubio recensore/fan (o comunque estimatore) sia l’opzione migliore per una lettura critica di qualsiasi argomento.

Da profondo amante dei Lacerda (li ho tutti) ed avendolo già giocato parecchie volte su Tabletopia, condivido sul fatto che sia il suo capolavoro. Poi ovviamente Lacerda o lo ami o lo odi :-)

Secondo me il suo capolavoro è Lisboa, questo dalle regole non mi ha entusiasmato, ho passato sul KS.

Secondo me no, anzi, Lisboa lo trovo uno dei più barocchi inutilmente (benché appagante visivamente). Io voto per Gallerist come suo capolavoro.

Per rispondere a Signor_Darcy io mi riferisco al fatto che se si parte gia' contro perche' chiaramente non piace l'autore, sara' piu' facile vedere il bicchiere mezzo vuoto e comunque ripeto la mia non e' ne una critica, flame o trollaggio di vario tipo, solo una battuta per evidenziare il fatto che a chi non piace Lacerda gli tocca pure scrivere un articolo, cosa che magari poteva fare qualcuno con una vena piu' imparziale per il Portoghese, e anche qui rispondo a darkstar. Poi per carita' i gusti personali non li discuto, ci mancherebbe! :) 

Mi aspetto un'altro giochetto etto immerso in una discarica di inutilitá e bilanciato, alla fine, con un bel tracciato punti influenza multifunzione. Tempesta di risorse polivalenti, una risorsa jolly, soldi jolly e influenza jolly...e se ci fosse ancora qualche buco, punti vittoria jolly! Geniale

Oh dimenticavo i 16 moltiplicatori finali pubblici e il 60 privati.

Ero tentata da CO2, poi letto il regolamento ho lasciato perdere. Avendo Viticulture+Toscana il tema di Vinhos non mi tentava. Kanban ancora meno. Ero tentata da The Gallerist, ma e' uscito On Mars e la fantascienza e' sempre la fantascienza. Volendo avere un Lacerda preferisco un tema che mi piaccia...forse saro 'piu' tentata da giocare il gioco anche se e' farraginoso e complicato. Per cui ho preordinato una copia kickstarter su Philibert a giugno a prezzo scontato. Vediamo cosa viene fuori. Inoltre verra' fuori un'espansione l'anno prossimo e sono sempre tentata dai giochi che si espandono o che hanno sequel.

Sento le urla di una scimmia, ma non capisco che siano di gioia o di terrore. Diciamo che mi hai incuriosito.

Credo non ci sia altro autore che generi reazioni di odio/amore così viscerali come Lacerda .... non sai mai leggendo una recensione quanto questa componente emotiva conti ad influenzare il giudizio   ( sia positiva che negativa ). l unica è provarli e su tabletopia ci sono credo tutti .

Probabilmente Lacerda paga anche il fatto di avere ,  con la collaborazione con egg,  dei prodotti costosi perchè "deluxed ", quasi proponessero volontariamente un prodotto costoso per renderlo di nicchia , quando si potrebbe avere a molto meno.

Se trovo gli Splotter a più di 100 euro , con grafica oggettivamente brutta etc.. è giustificato come prodotto di nicchia , autoprodotto da una società micro che resiste con idee geniali contro i giganti dei giochi mediocri e banali ( cosa che tra l altro è del tutto vera)  . Lacerda e EGG paiono invece dei furbi che caricano sull estetica e il materiale ma che sotto sotto i giochi non siano cosi favolosi ( e potrebbero costare la metà , vedi kanban ).

Ma per me partono da due concetti diametralmente opposti : non toglierei mai il quasi artigianale a Splotter , nè il deluxified a Lacerda , perchè sono parti integranti del loro ideale di design. 

Poi i meriti dei giochi in sè sono un altro discorso , ma piacerebbe un pò più di oggettività ( o meglio mancanza di pregiudizio etico) nel commento ( sia da chi lo odia ma anche da chi lo ama ).

Ps non mi riferisco a commenti specifici nel thread , la mia è una considerazione generale

 

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