La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione.
Bizzarro gestionale metafisico a cura di una coppia di autori praticamente esordienti. Solo Klaus Zoch (a naso l'editore) ha un trascorso da autore di giochi quasi esclusivamente nel settore per bambini.
Non è stato facile scrivere questa anteprima. Il gioco ha in sé numerosissimi spunti ed intrecci originali che non è semplice immaginare al tavolo, e devo dire che il tema, per quanto affascinante, non ha aiutato di certo.
IL GIOCO
Siamo nel medioevo o giù di lì, e siamo mercanti colti a bere in taverna da una chiromante. Alla predizione di un futuro di tormenti all'inferno partiamo immediatamente ad arrabattarci per comprare le indulgenze e raggiungere il paradiso (lasciando gli altri a bruciare all'inferno).
I componenti sono troppi materiali per elencarli tutti. Sappiate che oltre il tabellone, soldi, diversi tipi di merci, pietre del peccato (7 per ogni giocatore in tinta), Lettere di Indulgenza in quattro colori, schermo per nascondere le proprie cose e monete, fanno capolino due curiosi oggetti.
Il primo è una specie di parallelepipedo a base esagonale (uno per giocatore) che useremo per l'asta cieca iniziale. Il secondo è un particolare scrigno (sempre uno per giocatore) con due scomparti: il primo scomparto è dedicato all'asta che si svolge al termine della prima cattedrale, il secondo all'asta della seconda.
Durante la partita verranno erette due cattedrali, al termine di ciascuna cattedrale alcuni giocatori potranno comprare lettere di indulgenza.
Il funzionamento è quello di un set collector, ogni set di lettere di indulgenza nei quattro colori garantisce il movimento del proprio segnapunti verso il paradiso di 8 caselle. Altrimenti ogni singola lettera varrà 1 punto.
IL TURNO DI GIOCO
Come prima cosa avviene un'asta cieca utilizzando il parallelepipedo citato sopra (a cui possiamo pure aggiungere del vil denaro). In ordine di asta ciascun giocatore sceglie uno dei quattro personaggi principali del gioco. L'imperatore, il Mercante, Il Papa e il Piccolo Peccatore.
Ognuno di essi garantisce bonus particolari in momenti diversi. Mi limito a sottolineare come l'Imperatore sia costretto a mandare avanti la costruzione di una delle 3 cattedrali. Quando una cattedrale è stata mandata avanti 3 volte significa che è costruita. Ergo una partita dura da un minimo di 6 ad un massimo di 8 turni.
Fatto questo vengono svolti numerosi turni di gioco finché una zona della plancia (il mercato) non termina tutte le sue risorse (le quali vengono riempite ad ogni inizio turno).
Al proprio turno un giocatore può fare 4 azioni.
- Comprare merci al mercato
- Vendere merci al mercato (il mercato ha due prezzi, sempre a favore dei giocatori, il pane può essere venduto al mercato per 6 talleri, e viene comprato a 2)
- Donare, dichiara cosa ma non specifica in quale scomparto dello scrigno lo va a piazzare.
- Visitare le Case del Piacere (è abbastanza quello che pensate che sia). Visitare le Case del Piacere permette di attivare delle carte specifiche in grado di farci ottenere risorse o di fare mosse particolari (tra cui spostare altri elementi del gioco - vedi dopo). Menzione speciale al fatto che il Papa può fare ciò in incognito ed essere però colto sul fattaccio!
Quando le merci al mercato sono esaurite il turno è finito. Si comparano i punti indicati dal parallelepipedo (che nel frattempo possono pure essere aumentati), chi ne ha di più sposta il segnapunti verso l'inferno (punti negativi se volete dirla così) di quanta è la differenza con il giocatore che ne ha meno.
Dopodiché si ricomincia con l'asta e un nuovo turno di gioco.
Due note importanti. Le cattedrali non sono tutte uguali, ognuna predilige particolari tipi di risorse, è perciò fondamentale cercare di capire su cosa stanno puntando gli altri giocatori e cercare di non restare indietro o anche scegliere l'imperatore per mandare avanti la cattedrale che paga con le risorse che abbiamo riposto nello scrigno. La risorsa che più mi ha intrigato sono le sette pietre del peccato (nel colore del giocatore).
È una valuta che viene richiesta in diverse situazioni del gioco. Ci sono tre modi per peccare (qui siamo un po' antitematici ma non importa), e ad ogni modo corrisponde una tana del peccato.
Quando abbiamo piazzato la settima potremo riprendercele tutte in mano, e scendere verso l'inferno (pagando cioè in punti negativi).
Possiamo sperare di farla franca però, grazie alle pietre del Papa. Se riusciamo a spostarle in modo da impilarne tre (sia scegliendo il papa che tramite le carte) sulla stessa tana del peccato, tutti i giocatori riprendono in mano le pietre presenti nelle altre due tane.
Tutti pagando il prezzo dei loro peccati in punti negativi tranne il giocatore che ha attivato il Papa.
PRIME IMPRESSIONI
Tantissima carne al fuoco e moltissima interazione indiretta pesante, molte risorse e molte valute. Una marea di azioni portano come conseguenza punti negativi, al punto che più che una coperta corta, parlerei di coriandolo. È un gioco davvero interessante perché mescola propensione al rischio, pianificazione, tattica e aspetti deduttivi.
Un gestionale tutto sommato diverso, sia per l'ambientazione impreziosita da disegni accattivanti e ironici, sia perché gli intrecci sono molteplici e, mi sembra, molto ben congegnati. L'unico neo da verificare potrebbe riguardare la longevità, ma personalmente sono terribilmente curioso di dare a questo potenziale gioiellino una bella prova su strada.