Non ho mai considerato l'acquisto del "papà"... Però ammetto che questo mi tenta alquanto...
Ho fatto la prima partita a Sleeping Gods: Distant Skies e devo ancora inquadrarlo ma:
- il combattimento è sicuramente ancora più interessante. Il deckbuilding del mazzo di combattimento permette di calibrarlo in base ai propri gusti, ovviamente se si trovano le armi. Sparisce il concetto di mira e tiro per colpire ma c’è il dado che può modificare, anche in negativo, il danno inflitto. Spariscono anche le armi personali. Ognuno può usare qualsiasi carta del mazzo combattimento. Ogni turno di combattimento si pescano cinque carte (giocando in solitario) e se ne possono usare quattro, una per personaggio.
- non ci sono più i token comando e la fatica. Ogni personaggio ha tre token da spendere quando prende parte ad una sfida o quando usa le proprie abilità. I token si recuperano quando ci si riposa. Il sistema funziona bene, è veloce e sicuramente meno pesante.
- le carte equipaggiamento (o ricetta, alleati, ecc) non hanno più un costo in comando ma, quando usate, vanno in una pila di scarti che si recupera riposando. Anche questo sistema è più veloce e permette di gestire delle combo niente male. O assolutamente meglio.
- il turno è costruito in modo leggermente diverso. Si pescano sempre due carte, non ci sono azioni della nave e invece che due azioni si hanno a disposizione sei ore da spendere fra movimento, esplorazione, viaggi in aereo e riposo. Questa azione è fondamentale sia perché scandisce la fine della partita, sia perché permette di recuperare token, salute e le carte equipaggiamento usate.
- la durata della partita non è più fissa con i diciotto eventi che ne scandiscono il ritmo, ma dipende da quanti riposi eseguiamo. In base alla lunghezza della partita che vogliamo giocare, abbiamo un certo numero di riposi da sfruttare. Giusto per capirci, in circa tre ore, ho fatto due riposi. In Sleeping Gods avrei fatto un terzo di campagna.
- l’aereo è interessante, ti permette di saltare in zone diverse della mappa ma ti vincola anche a due nuove “risorse”: il carburante e la sua salute. Per ora l’ho usato solo una volta e quindi non l’ho ancora inquadrato.
- i totem prima di essere utilizzabili, non solo devono essere ottenuti tramite quest, ma devono essere anche sbloccati pagando delle risorse speciali. È un sistema sicuramente interessante ma anche abbastanza oneroso.
- indovinelli. Ci sono diversi indovinelli da risolvere. Per ora ne ho trovati due, abbastanza semplici. L’inglese potrebbe essere un problema anche se, in realtà, l’inglese usato è molto semplice.
- mappe del tesoro. Nuove missioni dove occorre proprio trovare nell’atlante dei luoghi precisi. Carino.
- wandering event: in pratica sono dei paginoni dove ogni personaggio può eseguire una delle azioni presenti. È un sistema banalissimo ma non per questo meno divertente. Usare tutti i personaggi, soprattutto se si gioca in due o più, permette di sentire più vivo il proprio personaggio. Molto carino.
Insomma, per ora, mi sembra molto molto meglio di Sleeping Gods, quantomeno a livello di meccaniche. A livello di storia non ci sono grandi differenze. Lo stile ed il tenore delle storie è sempre quello.
Tra parentesi sto pensando se sia possibile applicare alcune delle nuove regole al vecchio Sleeping Gods.