I migliori giochi da tavolo tematici del 2021

Quantic Foundry: avventuriero narratore

Ecco la nostra selezione dei migliori giochi da tavolo del 2021 per il profilo di giocatore “avventuriero narratore”.

Approfondimenti
Giochi

Per una descrizione più analitica e precisa dei vari profili, cliccate sull'articolo che abbiamo tradotto: Quantic Foundry – profili motivazionali dei giocatori

Avventuriero narratore, obiettivo principale:

  • immedesimazione: le meccaniche sono secondarie al tema, il piacere sta nel calarsi in un'ambientazione e goderne a pieno, vittoria e strategia sono secondarie.

Avventuriero narratore, obiettivi secondari:

  • estetica: materiali, disegni, grafica ed ergonomia sono tutti aspetti fondamentali, che consentono di apprezzare meglio l'esperienza di gioco.

Valutazione delle singole voci per gioco:  
basso*, medio**, alto***

Sleeping Gods

Perso in mezzo al mare di un mondo sconosciuto, l'equipaggio di un mercantile deve farsi strada tra posti esotici, incontri bizzarri e creature misteriose, col solo scopo di tornare finalmente a casa. Sleeping Gods è una sorta di libro-game mescolato ad un gioco da tavolo. Il giocatore esplora la parte che più desidera della vasta mappa, per poi fermarsi a leggere i passi del libro che corrispondono alla sua tappa. Qui effettuerà incontri, chiarirà misteri, combatterà. 
Ci sono parecchi finali diversi, per quello che è un gioco a campagna della durata di parecchie ore, rigiocabile perché le strade che conducono a un finale sono molteplici e sempre in mano alle decisioni del giocatore. Il sistema di gestione e combattimento è ben integrato a quello di narrazione, non facendo prevalere nessuna parte sull'altra e mantenendo il tutto relativamente snello.

  • Immedesimazione ***
  • Estetica **
  • Complessità **

Recensione 

Bloodborne

Ispirato al videogioco, Bloodborne non è un mero esercizio di stile, ma un piccolo gioiello di game design. La scatola comprende quattro campagne divise ciascuna in tre scenari. La disposizione delle tessere che compongono la plancia è casuale, in modo da poter anche affrontare più volte lo stesso scenario e mantenere l'incertezza. I giocatori manovrano un cacciatore che combatte usando un mazzetto di carte personalizzato, con cui fare le varie azioni di gioco. Singolari le armi, che hanno degli slot in cui piazzare le carte usate per fare varie mosse: una volta riempite, è possibile trasformarle, ovvero ribaltarle sul retro, per recuperare le carte e soprattutto rendere di nuovo utilizzabile l'arma, anche se con diverse caratteristiche.
Il gameplay di Bloodborne è misurato, tecnico e ragionato e i giocatori si troveranno di fronte a una vera e propria sfida da superare.

  • Immedesimazione **
  • Estetica ***
  • Complessità ***

Recensione

Descent: Leggende nelle Tenebre

L'ultima incarnazione di Descent di avvale pesantemente di un'app per determinare il comportamento dei mostri, svelare nuovi ambienti del dungeon, ma anche far interagire gli eroi con gli oggetti, con l'ambiente e registrare tutti gli attacchi effettuati e le loro conseguenze.
La componentistica è ottima, mentre il particolare tratto grafico potrebbe non essere apprezzato.
Nei panni di avventurieri unitisi per caso fortuito, indagherete sul male che affligge le vostre terre, incarnato in un'orda di mostruosi devastatori. 
Ogni eroe ha, al proprio turno, tre azioni a scelta tra i classici movimento, attacco, interazione con lo scenario. Particolarità di questo gioco è l'azione riposare, che consente di girare una carta (abilità o arma), sul retro, togliendo da sopra di essa i segnalini fatica accumulati e svelando anche un'abilità differente o una nuova arma.
Il gioco si dipana in una serie di avventure collegata da una campagna.

  • Immedesimazione **
  • Estetica ***
  • Complessità *

Recensione

Insondabili

La resurrezione di Battlestar Galactica (2009) avviene grazie all'immancabile Cthulhu. Il gioco è infatti praticamente identico, al netto di qualche modifica e miglioria per renderlo più organico e godibile con un numero di giocatori diverso da cinque. 
I giocatori fanno parte dell'equipaggio di una nave che attraversa l'oceano per arrivare nel continente americano. Tra i giocatori si celano però dei traditori – adoratori dei deformi dei degli abissi – che faranno di tutto per sabotare il viaggio e affondare la nave. Nel corso del gioco, infatti,si affrontano numerose prove in cui ciascun giocatore contribuisce con le sue carte in modo segreto e i traditori potranno in questo modo usare carte che danno valori negativi, in modo da non far raggiungere la soglia necessaria per superare la prova.
Un gioco che si basa su sospetto, bluff e paranoia, che coinvolge tutti al tavolo nella caccia al traditore e nella disperata lotta per la sopravvivenza.

  • Immedesimazione ***
  • Estetica **
  • Complessità **

Recensione

Chronicles of Drunagor

Doveva essere Descent la sorpresa dell'anno in ambito dungeon crawler... invece è stato questo Chronicles of Drunagor. Una classica ambientazione fantasy in cui si muovono numerosi eroi tra cui scegliere, ciascuno con una fitta scheda densa di abilità speciali.. 
Si affronta una campagna da uno a cinque giocatori, attraverso scenari a più livelli, gestendo il personaggio con una serie di cubi azione di colore diverso, che corrispondono a differenti branche di specializzazione: attacco in mischia, a distanza, movimento, magia. Il tutto condito dal lancio dei d20 per finalizzare le azioni.

  • Immedesimazione **
  • Estetica ***
  • Complessità **

Recensione di Agzaroth
Recensione di Sir Alric Farrow

Euthia

Un gioco di avventura di vecchia scuola, ricco di esplorazione, combattimenti e soprattutto personalizzazione estrema del proprio eroe. Si presta a sessioni in solitario o in coppia, vista la durata molto elevata e la lunga preparazione. 
Si tratta di esplorare una serie di luoghi, compiere delle missioni, combattere con i mostri. Il regolamento è corposo e di non semplice assimilazione, ma il gioco assicura alta longevità e rigocabilità, pur con meccaniche assolutamente classiche. Impressionante la mole di materiali all'interno della scatola.

  • Immedesimazione ***
  • Estetica **
  • Complessità ***

Le Cronache di Avel

Abbordabile da tutta la famiglia, in cui gli avventurieri devono sconfiggere i mostri che popolano la loro terra ed in particolare fermare la marcia della Bestia, che guida le nefande creature verso il castello: se anche solo una di esse lo raggiunge, la partita è persa. Si vede che il gioco è pensato anche per il pubblico dei più piccoli: gli eroi sono infatti da colorare a proprio piacimento, inserendo nelle schede giocatore dei fogli con prestampato il disegno di un giovane avventuriero. C'è poi una bella parte di ambientazione con la descrizione del mondo di Avel e di tutte le creature che si possono incontrare. Le meccaniche sono semplici (due azioni a testa a scelta tra quattro, tiro dadi), ma il gioco presenta una certa difficoltà, peraltro regolabile su più livelli, che rende la sfida interessante anche per i più grandi.

  • Immedesimazione **
  • Estetica **
  • Complessità *

Recensione

Mantis Falls

Un gioco per due (volendo anche in tre, ma più forzato) che ci mette nei panni di scomodi testimoni di un processo, col compito di sopravvivere fino a fine partita. Per farlo, dovremo percorrere una strada dalle atmosfere noir, con sicari, agguati e imprevisti sempre pronti a farci fuori. Servirà una buona coordinazione collaborazione col compagno di sventura... se non fosse che anche lui potrebbe essere un traditore avere lo scopo ultimo di ucciderci. Dico potrebbe perché all'inizio si danno solo due carte ruolo su tre: due testimoni e un sicario, per cui i giocatori potrebbero davvero essere alleati. Questo clima di sospetto però alimenta le scelte prudenti e conservative, ma le scelte prudenti e conservative rendono più difficile compiere la missione e non è raro che anche due testimoni non riescano a vincere, perché non si sono aiutati abbastanza.

  • Immedesimazione *
  • Estetica *
  • Complessità **

Recensione