
Una perla di titolo, originale, diverso, interessante e molto ben sviluppato.
Dal designer di Alchimisti un gioco di contrattazione che forse paga il player count fisso e l'uso di una app
Deal with the Devil è un gioco per 4 giocatori della Czech Games Edition a firma Matúš Kotry (già autore di Alchimisti), edito nel 2022 e localizzato da Cranio Creations l'anno successivo. Le meccaniche principali sono deduzione, commercio e identità nascoste. Si avvale di una app per cellulare e tablet per gestire lo scambio risorse tra i giocatori.
Ce ne ha parlato charlesjudges nella chat Telegram della Tana dei Goblin.
Nei giorni scorsi sono finalmente riuscito a provare Deal with the Devil, titolo che fin dai tempi dei primi report di Essen 2022 e della preselezione del Magnifico 2023 aveva attirato la mia curiosità.
Si tratta di un gioco per soli quattro giocatori, in cui gli stessi impersoneranno ciascuno il governante di uno tra quattro regni medievali in contesa per ottenere il maggior livello di grandezza e prosperità (per gli amici: punti vittoria). Ma attenzione: solo due di questi governanti saranno comuni mortali con la loro anima ancora integra; gli altri due saranno invece un cultista già sulla strada della perdizione e, udite udite, il diavolo in persona.
La particolarità del gioco risiede nel suo combinare un classico gestionale (raccogli risorse con cui potrai costruire edifici che forniranno specifici bonus e che consentiranno di raggiungere determinati traguardi che, a loro volta, sbloccheranno bonus ulteriori), con un sistema di identità nascoste e commercio segreto tra i giocatori. Dico "segreto" perché, nel corso della partita, si potranno offrire agli altri giocatori ed acquistare da loro denaro o risorse, utilizzando degli scrigni all'apparenza tutti uguali ma che al loro interno rivelano i vari ruoli in gioco: mortale, cultista o diavolo. Per questa ragione il sistema di assegnazione dei ruoli e di scambi è gestito da un app che consente di non tradire l'identità dei giocatori.
Altra peculiarità è legata ai beni commerciabili nel gioco. Se nei classici gestonali siamo ormai abituati a scambiare e vendere denaro e normali risorse quali legno, pietra e grano, in Deal with the Devil si aggiunge infatti una risorsa molto più preziosa: l'anima.
Come già accennato, infatti, i mortali iniziano il gioco con la loro anima ancora integra, costituita da tre frammenti, il cultista inizia la partita con due soli frammenti di anima, peraltro corrotti, mentre ovviamente il diavolo non ha alcun frammento di anima ad inizio partita e può solo aspirare ad ottenerne quanti più possibile nel corso del gioco, preparandosi ad accettare la possibilità di doverli pagare a caro prezzo. I giocatori, nella fase patto di ciascun round, possono infatti decidere di privarsi di un frammento della loro anima per pagare l'offerta del cultista o del diavolo. Ma questa è una scelta che va ponderata con molta attenzione, perché i frammenti di anima sono merce preziosissima, in quanto fondamentali tanto nella fase di caccia alle streghe, quanto in quella di inquisizione.
In queste due fasi (che si verificheranno solo in alcuni round specifici), tutti i giocatori dovranno infatti avvalersi dei frammenti di anima in loro possesso per cercare di difendersi dalle accuse degli altri giocatori e dall'opera degli inquisitori che via via arriveranno ad indagare sulle affiliazioni dei giocatori con il demonio. Se la difesa non riesce le conseguenze potrebbero essere molto pesanti in termini di penalità.
A tutto questo si accompagna un sistema di gestione della reputazione dei giocatori, che concorrerà a rendere la vita più facile, se la reputazione è buona, o difficile, in caso contrario, durante la fase di inquisizione.
Dall'alto della mia prima e fin qui unica partita dell'altra sera, mi sentirei di definirlo un esperimento ben riuscito.
Però è un gioco in cui l'apparenza potrebbe ingannare, soprattutto per via di meccaniche non proprio immediate da comprendere e per la difficoltà di giocare bene i singoli ruoli: a scatola chiusa si potrebbe pensare al classico gioco caciarone a identità nascoste; in realtà ci si trova di fronte un gestionale anche abbastanza stretto e che richiede un'attenta programmazione, reso ancora più complesso proprio dal sistema di identità nascoste. Da un lato bisogna infatti fare attenzione a non farsi scoprire (e basta poco per tradirsi), dall'altro lato questo sistema porta i giocatori a dover adattare il proprio gioco, così da ottimizzare il guadagno di punti vittoria sfruttando gli elementi di forza del proprio ruolo.
Una volta compreso da tutti il flusso di gioco (ci vogliono almeno tre round su cinque) è un titolo che scorre abbastanza agevolmente, ma la vera complessità rimane quella di giocarlo bene, proprio per la generale sensazione di strettezza, per la necessità di non rivelare la propria identità, nonché per via delle varie sfumature legate ad ogni ruolo che va approcciato e affrontato in modo diverso.
In sostanza, non un gioco adatto ai neofiti, però a giocatori mediamente esperti e con qualche partita di rodaggio alle spalle potrebbe regalare belle soddisfazioni. Setup un po' laborioso e, come già detto, si può giocare solo ed esclusivamente in quattro.
Detto questo, mi è rimasta tanta voglia di riprovarlo.
Una perla di titolo, originale, diverso, interessante e molto ben sviluppato.
Molto tentato di recuperarlo vista la svendita in atto
Molto tentato di recuperarlo vista la svendita in atto
Svendita in atto? Diteci di più messere.....
kopalecor scrive:
Molto tentato di recuperarlo vista la svendita in atto
Svendita in atto? Diteci di più messere.....
Outlet Cranio a Play a 15 (ma mi pare di vedere anche già su alcuni store)
Il gioco è in estrema sintesi un gestionale con una sovrastruttura a ruoli nascosti.
Le parte gestionale, che da la struttura al gioco e l'obiettivo ai giocatori, è una costruzione carte con collezione set.
La sovrastruttura, che da il tema e la storia, è l'idea dei ruoli nascosti.
La combinazione è originale, gira e rende l'ambientazione, ma si porta dietro le fragilità del genere a ruoli nascosti, che secondo me in un titolo con questi tempi di gioco diventano più difetti che pregi.
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