Visivamente sembra un gioco di vent'anni fa.
Ambientato nel Medioevo, è un collezione set/maggioranze/influenza, per 2-4 giocatori, durata 30-45 minuti, indipendente dalla lingua, regolamento multilingua (inglese, tedesco, giapponese, francese).
Come si gioca a The Queen of Hansa
Nel Nord Europa medievale c’era la Lega Anseatica, un’alleanza commerciale di città con sede a Lubecca, chiamata la regina dell’Hansa (da qui il titolo del gioco). Stessa ambientazione, quindi, del ben più celebre Hansa Teutonica.
All’inizio si preparano i mazzi delle carte (beni comuni e di lusso), le plance dei giocatori e i tabelloni: in uno troviamo le città, su cui posizionare le carte nel porto e sulla spiaggia; nell’altro i marcatori di prosperità, relativi alle città, ed i punti. Le carte rappresentano beni venduti tramite navi o personaggi: entrambi hanno un colore di sfondo (riconducibile ad una delle città) e un valore di influenza nel mercato (Forza commerciale). I personaggi presentano anche una lettera che ne identifica la tipologia (otto tipi diversi); sulle carte beni di lusso, si posizionano sopra un cubetto pescato a caso da un sacchetto.
Ogni giocatore inizia con due carte scelte fra quattro. La partita dura tre round, divisi in tre fasi:
- acquisire carte commercio: questa fase dura da 4 a 6 turni in base al numero di giocatori. Con le carte si può: commerciare con le città, cioè giocarla scoperta davanti a sé e prendere una delle 2 prime carte dal porto dello stesso colore, facendo scalare immediatamente le altre; oppure partecipare al Consiglio, cioè giocare una carta coperta e spostare in positivo o negativo il marcatore di prosperità di una delle città, poi si prende una carta da un porto qualsiasi. Se la carta che si riceve è un bene di lusso, si acquisisce anche il cubetto. Le carte scoperte ed i cubetti sulla propria plancia devono essere sempre visibili. Quando le carte in una città finiscono, si muove il marcatore di prosperità: a sinistra (cioè in negativo), se si tratta della prima città; a destra (cioè in positivo), se si tratta di tutte le altre;
- Stoccare e preparare: ogni giocatore conserva tanti cubetti lusso quante sono le navi che possiede; poi aumenta di 1 la prosperità della città meno prospera; infine, si crea un nuovo mazzo di pesca e si riempiono gli spazi vuoti. Il giocatore col reddito più basso decide chi sarà il prossimo primo giocatore.
A fine partita si ricevono soldi:
- per l’influenza posseduta nel Consiglio, cioè ognuno scopre le carte che aveva giocato per partecipare al Consiglio e conta tutti i valori senza tener conto del colore. Il più alto riceve il reddito fisso dalla città più prospera, il secondo dalla seconda città, eccetera;
- Per la quantità di navi possedute: il primo venti, il secondo dieci e il terzo cinque;
- In maniera proporzionale in base al set di personaggi differenti posseduti e per ogni coppia (sei) o tris uguale (venti).
Prime impressioni
Nonostante ciò, il titolo pur non rappresentando nessuna novità sembra essere fluido e ben congeniato. Dando anche l’impressione di scalare bene in due - cosa rara per un gioco di maggioranze - grazie ad un sapiente utilizzo della blanda componente azionaria nelle meccaniche associate al tracciato della prosperità.
In sintesi, un gioco che sembra essere piacevole senza gridare al miracolo.