Hansa Teutonica: lungo le rotte della Lega Anseatica

bivaterl, BoardGameGeek

Hansa Teutonica si appresta a spegnere dieci candeline. Vediamo perché è ancora un gioco di incredibile bellezza, che dietro la facciata di un freddo astratto teutonico (è proprio il caso di dirlo!) riesce a scaldare il cuore come pochi.

Voto recensore:
9,5

Nell’edizione del 2009 della nota fiera del gioco da tavolo di Essen, Andreas Steding presentava quello che senza ombra di dubbio rimane ancora oggi il suo capolavoro: Hansa Teutonica. L'anno scorso l’autore è tornato alla ribalta con il fortunato Kickstarter di Gùgōng, a cui ha fatto recentemente seguito la campagna dell’espansione Pànjūn“ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta” [Michael Ende – La storia infinita].

La prima edizione di Hansa Teutonica, di dieci anni fa, pagava lo scotto di un tabellone poco esaltante e di un comparto grafico alquanto smorto nei colori. Fortunatamente, già l’anno successivo, il tabellone è stato parecchio ingentilito nella grafica e i colori sono diventati più accesi a vantaggio sia della piacevolezza visiva che della leggibilità del tabellone. Le illustrazioni sono dell’ottimo Dennis Lohausen, disegnatore di giochi come: Terra Mystica, Glass Road e Sulle tracce di Marco Polo.

Il gioco è da due a cinque giocatori, sulla carta, ma da tre a cinque di fatto, dato che in due bisogna aggiungere il giocatore fantasma, rendendo così la partita poco avvincente. La durata, a prescindere dal numero di giocatori, si aggira sui novanta minuti.

Ambientazione

Hansa Teutonica: tabellone
Hansa Teutonica: tabellone
Il gioco è ambientato nelle città tedesche e olandesi che appartenevano un tempo alla lega anseatica. Ciascun giocatore dispone di mercanti (cubi) e di maestri mercanti (tondini) da collocare lungo le rotte che collegano le varie città allo scopo di aprire degli uffici in queste ultime, oppure di sviluppare determinate abilità in grado di rendere sempre più forti le azioni dei vari giocatori. Trattandosi di cubi e dischetti, difficilmente ci si immagina di maneggiare dei mercanti e possiamo quindi dire che l’ambientazione è solo di facciata. L’obiettivo finale è dato, come al solito, dai punti vittoria, qui chiamati "punti prestigio".

Il gioco

Ciascun giocatore colloca tutti i cubi e i tondini del proprio colore sulla plancia personale, avendo l’accortezza di lasciare libero lo spazio più a sinistra di ciascuna abilità della plancia. Poi piazza un cubo sul segnapunti, il tondino e una parte dei cubi rimanenti nella propria riserva, dove sono immediatamente disponibili, e infine altri cubi nella scorta (lo stock) da cui non potranno essere collocati sul tabellone se non trasferendoli prima nella riserva; questa meccanica ricorda parecchio la “corte” e la “provincia” di El Grande.

Il primo giocatore parte con un tondino, cinque cubi in riserva e sei cubi nella scorta, il secondo giocatore parte con un tondino, sei cubi in riserva e cinque nella scorta e così via.

Inoltre, bisogna anche collocare il cubo nero sullo zero del tracciato delle città completate e tre gettoni bonus dorati a faccia in giù sulle tre taverne del tabellone.

Abilità di plancia

Hansa Teutonica: plancia giocatore
Hansa Teutonica: plancia giocatore
Prima di descrivere le azioni, passiamo rapidamente in rassegna le cinque abilità di plancia:
  • chiavi: quelle sbloccate, moltiplicate per il numero di uffici della propria catena più lunga, conferiscono punti di fine partita;
  • azioni: se ne possono compiere da due, per il primo turno, fino a un massimo di cinque;
  • privilegi: inizialmente si possono aprire gli uffici solo sugli spazi bianchi, ma sbloccando man mano i privilegi, sarà possibile aprirne anche sugli spazi colorati, tenendo presente che gli uffici in una città vanno sempre piazzati da sinistra verso destra;
  • Liber Sophiae: determina il numero di pedine (cubi e tondini) che si possono spostare all’interno del tabellone, da due fino a un massimo di cinque;
  • sacchetto: determina il numero di pedine che si possono spostare dalla scorta alla riserva (tre, cinque, sette, oppure tutte quante).

Azioni

La partita ha un numero non precisato di turni che si susseguono in senso orario senza soluzione di continuità. Per ogni turno, ciascun giocatore potrà compiere un certo numero di azioni, anche identiche, che saranno due a inizio partita e che potranno aumentare come numero e forza. Finché non verrà innescata la fine della partita, improvvisa e implacabile come una ghigliottina, i giocatori potranno scegliere tra le seguenti azioni:

  • attingere dal sacchetto: a seconda dell’abilità di plancia, i giocatori potranno trasferire dalla scorta alla riserva tre, cinque, sette oppure tutte le pedine;
  • piazzare una pedina: lungo le rotte che collegano due città, con un’azione si può piazzare in una sola casella della rotta un cubo o un tondino;
  • scalzare un avversario, piazzando una pedina sulla casella che occupa: il costo per scalzare un cubo consta nello spostamento di una pedina dalla propria riserva alla propria scorta, mentre sarà necessario il trasferimento di due pedine per scalzare un tondino; l’avversario dovrà spostare, su rotte adiacenti, la sua pedina scalzata e, direttamente dalla propria scorta, una o due pedine, a seconda se sia stato scalzato, rispettivamente, un cubo o un tondino.
  • spostare le proprie pedine lungo le rotte, da due a cinque a seconda della propria abilità di plancia: lo spostamento dovrà necessariamente avvenire su caselle libere, quindi non sarà possibile scalzare gli avversari con questa mossa;
  • reclamare una rotta: si può fare solo se tra le due città sono presenti pedine unicamente del proprio colore.

Quest’ultima azione costituisce il cuore del gioco, in quanto conferisce, nell'ordine:

  1. punti prestigio per ogni giocatore che abbia la maggioranza di pedine nelle varie città adiacenti alla rotta reclamata, facendo prevalere, in caso di pareggio, colui che ha la pedina più a destra;
  2. gettone bonus per chi reclama una rotta che ne contiene uno: si tratta di gettoni che a inizio partita si trovano nelle tre taverne e che conferiscono azioni extra o miglioramenti per un'abilità di plancia; una volta preso il gettone, il giocatore ne pesca uno nuovo dalla pila per poi collocarlo a fine turno su una rotta senza pedine o gettoni e con almeno un ufficio sulle città adiacenti;
  3. un beneficio speciale per colui che ha reclamato la rotta, come stabilire un ufficio (piazzando una pedina nello spazio libero più a sinistra di una delle due città adiacenti alla rotta reclamata), migliorare un’abilità o, solo nel caso in cui si reclamasse la rotta Coellen-Warburg, piazzare un tondino in un’area speciale che darà punti prestigio a fine partita in base al privilegio sbloccato.

A prescindere dall’opzione selezionata, tutte le pedine che non sono rimaste sul tabellone devono finire immediatamente nella scorta.

Fine della partita

Hansa Teutonica: gettoni bonus
Hansa Teutonica: gettoni bonus
Se la pila dei gettoni bonus è vuota quando un giocatore ne deve pescare uno, se qualcuno raggiunge almeno venti punti prestigio oppure se vengono completate dieci città, la partita termina immediatamente, senza neppure che possano essere svolte le azioni residue.

Ai punti prestigio guadagnati nel corso della partita - maggioranza, case con la moneta d’oro e rotta Stendal-Arnheim - vanno aggiunti i seguenti:

  • quattro punti prestigio per ogni abilità completamente sviluppata a eccezione delle chiavi;
  • un punto prestigio se si è in possesso di un gettone bonus, tre punti se si hanno due o tre gettoni, sei punti con quattro o cinque gettoni, dieci con sei o sette, quindici con otto o nove e ben ventuno punti prestigio dai dieci gettoni in su;
  • tra sette e undici punti prestigio a seconda degli spazi occupati su Coellen;
  • due punti prestigio per ogni città in cui il giocatore ha la maggioranza che, se pareggiata, viene concessa a chi ha la pedina più a destra;
  • punti prestigio pari al prodotto tra il numero di chiavi sbloccate sulla propria plancia e il numero degli uffici presenti sulla propria rete più estesa di città collegate.

Espansioni

Oltre al gioco base, esistono due espansioni che consistono essenzialmente in una plancia ciascuna con una nuova mappa da usare in luogo di quella del gioco base.

East-Expansion

La mappa rappresenta città della Germania, della Polonia e della Svezia. La particolarità di questa mappa è data dalla presenza di rotte navali che possono essere reclamate solo con i tondini e dove sono presenti dei gettoni bonus permanenti con effetti diversi rispetto ai gettoni bonus del gioco classico. Sono inoltre presenti città nelle quali l’ufficio non può essere aperto reclamando semplicemente la rotta adiacente, ma occorre anche l’ausilio di determinati gettoni bonus. Il collegamento Lübeck-Danzig sostituisce Stendal-Arnheim per i punti prestigio immediati, mentre al posto di Coellen c’è Königsberg per i punti prestigio finali.

Questa espansione contiene inoltre nove carte che integrano solamente il gioco base e conferiscono punti vittoria di fine partita a seconda delle città in cui si è presenti e ulteriori punti per chi ne ha pure la maggioranza.

Britannia

Tale espansione è formata semplicemente dalla mappa della Gran Bretagna e in buona parte contiene le stesse regole della East-Expansion. Le novità sono: le case con la moneta d’oro da due punti prestigio, il completamento di otto città anziché dieci per chiudere la partita, punti prestigio finali aggiuntivi per chi ha la maggioranza di città in Scozia e Galles e gettoni bonus permanenti che forniscono effetti ancor più particolari di quelli dell’altra espansione.

Considerazioni finali

Hansa Teutonica ha un regolamento di grande semplicità, ben scritto, che si assimila nel giro di due o tre turni. Tuttavia, se assimilarne le regole è facile, capirne l’essenza è decisamente meno immediato, trattandosi di un gioco dalla fortissima interazione dove giocare per se stessi non basta. Occorre dare sempre un’occhiata a quello che fanno gli altri, senza esitare a mettersi il bastone tra le ruote l'un l'altro. Preoccuparsi solo ed esclusivamente della propria strategia può avere delle conseguenze nefaste, dato che c’è seriamente il rischio che un giocatore possa prendere il largo, stracciando gli altri. Avrete quindi capito che stiamo parlando di un tedesco dall’interazione decisamente più elevata della media, che fa di Hansa Teutonica un gioco prettamente tattico, visto che gli avversari cercheranno più e più volte di sconvolgere i nostri piani. Uno dei grandi pregi di questo titolo è che si tratta di un gioco a fortuna (quasi) zero. La controllabilità è davvero ai massimi livelli visto che sta a noi scegliere lungo quali rotte piazzarci, quali pedine scalzare, quali mettere in posizioni strategiche allo scopo di farcele scalzare dagli avversari, scegliere tra il miglioramento di un’abilità della plancia o l’apertura di un ufficio, bluffare sui piazzamenti per poi spostare le pedine a sorpresa da tutt’altra parte, se puntare ai punti prestigio immediati allo scopo di chiudere in fretta o ai punti prestigio di fine partita puntando allo sviluppo completo delle abilità, alle maggioranze, a Coellen, eccetera. In tal senso, le possibilità offerte dal gioco sono davvero tante.

Hansa Teutonica: segnapunti artigianale
Hansa Teutonica: segnapunti artigianale
I materiali di gioco non sono tra i più memorabili di sempre, ma sono solidi e funzionali allo scopo. L’iconografia del tabellone è molto intuitiva e il gioco è indipendente dalla lingua. Peccato solo che nella scatola non sia presente alcuna carta riassuntiva e nemmeno un promemoria sulle plance o sul tabellone che indichi ai giocatori i punti partita immediati e quelli di fine partita: una grave mancanza a livello editoriale. Personalmente ho sopperito con dei foglietti in cui spiego come fare punti.

Il flusso di gioco è molto scorrevole, perché i tempi morti sono pressoché nulli. Data la forte interazione, il meglio lo si ha con il massimo numero di giocatori, cioè cinque, poiché sono molte di più le cattiverie a danno altrui. In due è fortemente sconsigliato, in tre è valido e in quattro è favoloso quasi quanto in cinque.

Tra i difetti di Hansa Teutonica, possiamo menzionare la scarsa variabilità in fase di preparazione (cambia soltanto il posizionamento dei gettoni bonus d’inizio partita e l’ordine con cui si pescano dalla pila), le possibili situazioni di kingmaking (incoronamento) date dal fatto che un giocatore nelle fasi avanzate di gioco può di fatto decidere di porre fine alla partita senza che questo si traduca nella sua vittoria e, infine, la forte interazione che potrebbe non piacere proprio a tutti.

Dovendo tirare le somme, perché Hansa Teutonica? Cosa lo rende tanto eccezionale? La risposta è semplice: il gioco divertente tantissimo. Per esperienza personale posso dire che la stragrande maggioranza delle persone a cui l’ho fatto provare ne sono rimaste parecchio entusiaste. Chi riesce a comprendere le dinamiche di Hansa Teutonica non guarda alla scarsa variabilità, né tantomeno al finale brusco e inesorabile come una ghigliottina. Chi ci gioca ne viene totalmente assorbito, pensa solo a trovare una propria strada avendo l’accortezza di ostacolare gli altri. E in un gioco a fortuna zero come questo gli obiettivi sono alla portata di tutti. Se da un lato si è continuamente ostacolati, dall’altro si può agevolmente scegliere a cosa puntare e a cosa rinunciare. Qui si può davvero giocare una partita a propria immagine e somiglianza. Ci saranno volte in cui punteremo ai punti prestigio immediati, perché vogliamo subito quei pochi maledetti; altre volte in cui cercheremo subdolamente di collegare Stendal-Arnheim, cogliendo tutti di sorpresa; potremmo provare ad accaparrarci quante più maggioranze possibili nelle città o a Coellen; oppure punteremo al miglioramento completo delle nostre abilità; magari in un'altra partita vorremo verificare se la via delle chiavi sia davvero così promettente, visto che viene solitamente snobbata dai giocatori. Il bello è che si tratta di vie tutte valide e allettanti.

Nel corso della partita è fondamentale migliorare qualche abilità di plancia, perché avere, per esempio, scarse capacità di sacchetto o di spostamento può essere dannoso. Risulta soprattutto utile aumentare il numero di azioni, visto che giocare con solo due azioni alla lunga costituisce un fortissimo handicap, ma anche averne cinque (il massimo) non garantisce in automatico la vittoria, anzi, probabilmente è meglio averne quattro insieme a un sacchetto con pesca completa, piuttosto che cinque azioni e un sacchetto con pesca di tre.

Le carte dell’East Expansion sono molto interessanti e forniscono ai giocatori un utile suggerimento sulle città a cui puntare, mentre le altre mappe sono utili quando si ha voglia di provare un gioco bizzarro rispetto all'originale, dando così una sana dose di longevità al gioco.

Sarà anche passata tanta acqua sotto i ponti, negli ultimi dieci anni di giochi da tavolo, ma Hansa Teutonica è tutt'ora solidissimo, invecchiato egregiamente e che ancora oggi non teme alcun confronto.

Pro:

- regolamento facile da apprendere e ben scritto;
- gioco a informazione completa e fortuna zero (se giocato senza le carte dell'East-Expansion);
- tante vie per la vittoria ugualmente valide;
- assenza di tempi morti;
- meccaniche di grande eleganza ed originialità;
- grande profondità di gioco: ogni partita ha sempre qualcosa da dire;

Contro:

- assenza di carte riassuntive circa i punti vittoria finali;
- scarsa variabilità in fase di preparazione, ma le espansioni possono aiutarci in tal senso;
- possibile kingmaking;
- forte interazione.

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Commenti

Ottima recensione, ma 9,5 mi sembra davvero tanto

Mi dispiace, ma a me non è piaciuto per niente.

Lette le recensioni super favorevoli, l'ho comprato fiducioso, ma è stata una terribile delusione.

Forse siamo noi che lo giochiamo male, ma a me non piace per niente. Non riesco neanche a spiegarne bene i motivi: tanta astrattezza non ricompensata dalle meccaniche, un gioco sempre piatto e sempre uguale... boh, sarò io a non essere capace, ma a me non sembra proprio un gioco così bello. 

Dopo diversi tentativi, ora prende polvere sullo scaffale.

bella sta recensione!

vorrei fare qualche domanda solo per capire meglio (preciso che non ci ho mai giocato):

- è possibile avere qualche delucidazione sul giocatore fantasma per la variante a 2? Perché sconsigliata? Non si può giocare in 2 senza il fantasma?

- come mai alta interazione è fra i contro? chiedo perchè il gioco è stato molto apprezzato dal recensore (9,5 il voto) e uno dei punti chiave del gioco stesso è, secondo il recensore stesso, l'interazione;

- 9,5 per un gioco che, stando alla recensione, può soffrire non poco di kingmaking non è un po' alto? 

@lostruzzo

Hai ragione, siete voi a giocarlo male, Hansa Teutonica è un gioco nel quale sono possibili molti approcci e le partite posso essere molto diverse (chiaro che è una scelta dei giocatori esplorare o meno le possibilità, di certo però non lo definirei "un gioco sempre piatto e sempre uguale").

@niconiglio

Per me il voto è meritatissimo nonostante il "kingmaking", sempre che di questo si tratti, in Hansa Teutonica se decidi di innescare una condizione di fine partita, non hai mai - o quasi - la certezza dei punteggi effettivi, quindi se di fatto stai facendo vincere qualcun altro, il più delle volte non ne sei consapevole. A mio parere quando stai massimizzando il tuo punteggio o chiudi la partita perché altrimenti lo farebbero gli avversari e rimarresti penalizzato, quello che scaturisce dalle tue scelte non è kingmaking.  Difficilmente ad Hansa Teutonica vince qualcuno che ha giocato male e a ben vedere l'influsso degli altri al tavolo si manifesta durante l'arco di tutta la partita (sedersi alla sinistra di un giocatore poco esperto o poco capace è un gran bel vantaggio, diciamo che gli errori dei principianti possono cambiare le partite, come accade anche in Puerto Rico del resto).

Un giocone! senza se e senza ma...

esperienza terribile,uno dei peggiori giochi mai giocati

durante la partita zero divertimento,non vedevo l'ora finisse,soprannominato sin da subito ansia teutonica

dalle recensioni e dalle meccaniche mi aspettavo un capolavoro,dopo la prima prova l'avrei buttato nel camino

dovrei riprovarlo,spesso cambio idea alla seconda,ma l'esperienza per me è stata negativa

per non parlare dell'estetica,sembra che uno abbia vomitato sulla plancia.anche questo per me è un deterrente per rigiocarlo,non perchè sia "datato",adoro l'estetica di el grande per esempio,che tanti considerano brutta.

spero di ricredermi

 

Credo che dovremmo davvero cominciare ad accordarci per creare delle linee guida semplici da utilizzare sui voti

Hansa Teutonica ha un target ben preciso: german, freddo, ambientazione zero, meccaniche pulite, interazione non guidata. E' talmente estremo in questo senso che al di fuori di questo target non fa assolutamente presa. Per suggerire un gioco simile, il primo che mi viene in mente è Tigris & Euphrates.

Ciao, innanzitutto grazie per l'apprezzamento. 

- Con la variante a 2 il gioco perde parecchio, proprio per la sua forte interazione data dalle infinite volte in cui si scalza l'avversario o si viene scalzati. Quindi è più divertente che questo tipo di piazzamenti vengano fatti da avversari umani, piuttosto che da giocatori fantasmi. Senza fantasma credo che sia impossibile giocare, in quanto HT perderebbe completamente il suo senso.

 

- In realtà dal mio punto di vista l'alta interazione non è un problema, ma sono consapevole del fatto che non a tutti potrebbe piacere. Per questo l'ho messa tra i contro. È un po' come voler dire "se amate i solitari di gruppo, state lontani da questo gioco.

 

- Non credo che il titolo soffra così tanto di kingmaking, ma di sicuro un giocatore inesperto potrebbe non essere consapevole se sia il caso di chiudere la partita nel proprio turno oppure no. Quando finisce una partita ad HT, si tende spesso a dire "se solo avessi avuto un altro turno..." :D

 

Il 9,5 è un voto che tiene conto non tanto dei pregi e dei difetti di questo titolo, quanto del divertimento che mi regala ad ogni partita. 

Uno dei miei giochi preferiti, lo amo!

@Azy01

Non credo sia così necessario, il voto in una recensione è la cosa meno importante, più significative sono le argomentazioni per sostenere tale valutazione.

 

 

@alerian1978

Perdonami l'intervento, ma non mi sembri molto in chiaro, se come scrivi sei pronto a ricrederti, forse non lascerei un commento così categorico, probabile che il tuo giudizio sia errato.

Se invece senti di aver colto a pieno il gioco dopo una partita, complimenti, non è da tutti, ma allora sai benissimo che non ci sarà un'altra occasione per rivedere la tua posizione.

Per quanto riguarda l'estetica, mah... io non ci vedo tutta questa differenza tra El Grande e Hansa Teutonica. Se proprio dovessi criticare qualcosa, avrei da ridire sulla cover della scatola.

 

@berqumea

grazie :)

Per me uno dei più bei, se non addiritura il migliore, german ad alta interazione......

@Odlos

forse non sono stato chiaro io,ti chiedo scusa. ho fatto solo una partita e il mio giudizio è stato così categorico per via della forte delusione che ho provato giocandolo. dopo le varie recensioni lette,gli svariati giudizi positivi di chi di german se ne intende,mi ero fatto delle aspettative altissime,quasi ad arrivare all'acquisto ancor prima di provarlo. amo l'alta interazione nei giochi e sarei passato sopra anche all'estetica che proprio non mi piace (giudicare esteticamente un qualcosa è strettamente personale,ho paragonato el grande per l'insieme e per la vicinanza dello stile grafico,solo che secondo me è più elegante e appagante sul tavolo)ma dopo averlo provato la delusione è stata talmente alta che ancora oggi (credo di averlo giocato un anno fà,forse più)i miei amici nel gruppo ancora mi prendono in giro ogni volta che lo nominiamo. Per di più a differenza mia loro lo apprezzano molto,in genere siamo molto in linea con i gusti,probabilmente ho sbagliato approccio,partita,aspettative troppo alte,non sò spiegartelo. per questo motivo vorrei riprovarlo,nella speranza di ricredermi,ma al momento questo non cambia il mio giudizio sulla prima impressione che ho avuto

Mi permetto di dissentire su un'affermazione del gioco: A fortuna 0.  Invero una piccola componente di fortuna c'è e va segnalata. Quando un giocatore reclama un gettone taverna su una tratta deve, al termine del suo turno, pescarne uno nuovo e piazzarlo sul tabellone. Il nuovo gettone, però, può agevolare di molto il giocatore successivo che, in middle game, può facilmente accaparrarselo. So che sembra una scemata ma mi sono capitate partite dove il nuovo gettone in gioco ha fatto la differenza dando un vantaggio su cui il giocatore precedente non aveva controllo. BTW concordo con la valutazione, gioco stratosferico. Il problema enorme di questo gioco è che va giocato nella maniera giusta. Se i giocatori non si menano e non si intralciano diventa davvero noioso.

@Azy01 Credo piuttosto che bisognerebbe piantarla di fare commenti sul voto. Non è in linea con il tuo pensiero? Scrivi un'altra recensione e dai il tuo voto, al posto di lamentarti.

German veloce,  molto interattivo e molto cattivo. Meccaniche fredde e ambientazione inesistente. 

Nel suo campo ha pochi rivali, quindi il voto sul 9 è meritatissimo. Se il genere non piace o se non piace l'interazione diretta, non prendetelo nemmeno in considerazione.

Per me rimane uno dei più bei giochi di sempre, ma capisco che possa far storcere il naso a ad alcuni.

Anche per me un ottimo gioco anche se con i miei amici non gamer faccio fatica ad intavolarlo per questa sua freddezza e poca ambientazione ma ripeto per me uno dei migliori.

Per caso è prevista una ristampa?

@Odlos Scusa il ritardo,  ma ti rispondo sul fatto del voto (non mi fa citare perché mi mancano dei.. permessi? Boh!)

Ce lo diciamo sempre che il voto non é importante, ma lo é.

Ci sono giocatori scafati che vengono sul sito e che colgono che qui parliamo dibun gioco mooolto particolare. Persino per loro é utile a volte poter guardare solo il voto (saldi a Modenaplay per esempio) ma é situazionale.

Un giocatore meno esperto vede il 9,5 come instabuy. Magari preferendolo ad altri titoli, più universali. Questo é probabilmente godibile da alcuni (forse anche da me) ma non é il gioco da 9 che puoi trovare sulle riviste/siti per pc (per continuare il paragone). Chi ha fatto la recensione é estremamente competente e bravo, ma nonostante ciò usenza linee guida si rischia di essere disinformativi, paradossalmente.

Perché possiamo dirci che non conta, ma quante persone con meno entusiasmo di noi devono fare un regalo (per esempio) e scorrono solo i voti?

Considera poi altri due punti: da che sono iscritto sono usciti pochissimi 9 per un lungo periodo, ora si parla di al mese.

Così si confonde la platea, si finisce di far perdere coerenze al voto. Il voto personale si può dare sulla scheda del gioco, qui va tenuto in considerazione che ci leggono anche persone fuori dall'hobby.

Per questo abbiamo bisogno di linee guide condivise. Scusate refusi da cell

@Elijah

uno se non insulta nessuno può fare tutti i commenti che vuole, anche sul voto.

seguendo il tuo ragionamento se uno non ha ben chiaro un particolare che può avere inciso sul voto non può far domande perché prima deve fare una recensione? alla faccia dei talebani

i commenti servono apposta per dialogare (civilmente), se ti infastidiscono sono problemi tuoi: io ho commentato sul voto e voglio essere libero di farlo finché mi pare.

Concordo pienamente con Azy sul discorso voto. Piuttosto, se deve essere un voto "di pancia", lo eliminerei proprio (costringendo l'utente a leggere la rece, lo si porta anche ad autogenerarsi il voto).

Aggiungo anche un altro paio di cose:

- anch'io, come odlos, non capisco la critica di alerian al comparto grafico: i gusti son gusti, ci mancherebbe, ma se piace "El Grande", o "Il Vecchio", mi riesce veramente incomprensibile che Hansa possa sembrare "vomito sulla plancia". Anche perchè a dire il vero, colori e stile a parte, c'è chiaramente una professionalità di un certo livello dietro (a differenza di molti altri giochi). Mi permetto di sospettare che gran parte del disgusto sia dovuto all'insoddisfazione (anche quella del tutto soggettiva) dell'esperienza di gioco.

- concordo con eriadan sull'alea NON zero. Che la fortuna incida poco, vero. Ma "alea zero" è una definizione tecnica e ben precisa e "boardgame" (astratti puri esclusi) veramente ad alea zero ce ne sono pochissimi in realtà. Antike II, ad esempio. O Diplomacy. Hansa Teutonica no.

@niconiglio, circa il commento di Elijah mi spiace non si sia colta l'idea che volevo trasmettere. Lo spirito di quel che dico non é lamentarmi, mi importa poco che il singolo gioco abbia 10, 4 o 7. 

Il discorso é generale e serve a migliorare il servizio della Tana. In questi giorni magari penso a qualcosa da proporre a tutti gli utenti che, come me, non sono recensori professionisti ma appassionati e che sia più facile da gestire della griglia in uso da i membri tout court della redazione.

Magari sbaglierò il tiro, ma sarà spunto di discussione.

Grazie comunque, mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo sui commenti :)

@Azy01 (mi sa che c'è qualcosa che non funziona con le citazioni) :)

Guarda, a me sembra che dare un volto universale sia un'utopia, Hansa Teutonica nel suo genere è un capolavoro e come tale per me si guadagna benissimo un 9,5. Poco importa che non sia un gioco per giocatori occasionali (anche se durata e regolamento non sono un vero scoglio) o che risulta indigesto a chi non vuole interazione diretta o che fa male agli occhi di chi è troppo sensibile alla sua estetica.

Le linee guida per dare il voto ci potrebbero stare, ma imbrigliare tale giudizio può essere controproducente, io in passato ho cercato di uniformare i miei voti con un sistema "scientifico" (valutando separatamente aspetti quali: strategia, tattica, longevità, materiali, regolamento,... e sommandoli per avere un voto finale), mi son ritrovato con voti non particolarmente rappresentativi.

Comunque, se qualcuno, come dici tu, acquista solo perché vede UN voto - io non mi fidei nemmeno della media su  BGG -, beh, allora si merita di comparsi anche cose che non fanno per lui.

Per completezza, ti aggiungo un altro spunto di riflessione: seguendo il tuo ragionamento, Agzaroth (prendo ancora lui come esempio, già lo avevo scomodato per Tapestry :)) non avrebbe dovuto dare 9 e oltre ad Antiquity, The Great Zimbabwe e compagnia bella perché in Italia e dintorni siamo in 2 gatti ad apprezzare i gioche del genere Splotter Spellen e sia mai che qualcuno leggendo il voto delle sue recensioni non abbia la folle idea di prendere dei giochi così poco user-friendly.

@eriadan

Hai ragione, la questione gettoni implica un certo impatto della fortuna, chi gioca dopo nel late game può prenderli senza troppa fatica, ma chi li piazza ha sempre la facoltà di metterli in posizioni un po' fastidiose. Personalmente non ho mai visto la cosa come così decisiva (anche se un +4 azioni è meglio di un+3 e quest'ultimo è preferibile ad altri benefici).

PS Già che si parla di gettoni, andrebbe corretta una frase della recensione in cui manca un "libero" in riferimento agli uffici della città accanto alla rotta che riceve il gettone.

@Alexandor

Dovrebbe essere prevista una ristampa targata Pegasus nel 2020 in versione Big Box.

Che si sappia ristampa pura o revisione bellissima stile Brass?

@Odlos 
ci devo un po' pensare prima di darti un feedback migliore (se poi riesco a trovare un qualcosa che valga la pena condividere),
però avrei due capisaldi:
- non punire i generi di nicchia ma avvisare che sono di nicchia (ti cito Azgaroth per Kingdom Death Monster)
- le linee guida non devono dare risultati automatici ma tracciare un'idea di strada verso un voto per chi non fa questo abbastanza spesso da sapersi muovere "a naso"
quando divulga un gioco. Io per primo rientro in categoria.

Due cose successive:

- Non è che siccome è Splotter Spellen è brutto, non intendo questo. Tutt'altro. Però considera che un voto molto alto rende un gioco non solo un capolavoro nel genere, ma un capolavoro.

- Se la mia ragazza/parente/amico che non conosce i giochi e non sa niente ma vuole farmi un regalo, legge una recensione magari ben fatta e dettagliata come questa, quanto ne capisce se non ha fatto giochi simili? guarderà il voto.
E' l'esempio più semplice per dirti che non sempre si ci merita di comprare un gioco non adatto alle aspettative. 

Detto questo chiudo l'OT così si può parlare del gioco :)

Visto che qualcuno si è lamentato sul fatto che avrei ritenuto Hansa Teutonica un gioco a fortuna 0, dico soltanto che se da un lato la pesca del gettone è casuale, dall'altro sta al giocatore che ha appena pescato quel gettone, avere l'accortezza di piazzarlo su una rotta che non favorisca troppo un qualche avversario. La fortuna non sarà pari a 0, ma a 0,01 si secondo me! :D

Confermo anch'io che il "CITA" non funziona più, ma immagino gli admin lo sappiano già..

Discorso FORTUNA 0: berqumea capisco quello che dici e posso anche essere d'accordo sul fortuna 0,01 (dipende dal livello del giocatore anche); ma il punto è che se in una rece scrivi più volte "gioco a fortuna zero" stai facendo un'affermazione molto tecnica e senz'altro errata - i giochi "moderni" realmente privi (al 100%) di alea sono rarissimi e fanno categoria a sè, visto che è difficilissimo svilupparli senza cadere in tutta una serie di trappole e potenziali difetti intrinseci, come ad esempio le "aperture", le strategie dominanti ecc ecc. Tutto lì.

Una volta caricate le recensioni, non posso fare nulla per correggerle. Magari posso chiedere agli amministratori del sito di correggere la frase "fortuna zero" in "fortuna estremamente contenuta". Anzi, se chi amministra il sito sta leggendo i commenti, gli chiedo già da ora la cortesia di modificare la frase incriminata ripetuta più volte. Così saremo tutti più contenti (si spera).

Forse hai male interpretato il tono del messaggio (mio ma forse anche degli altri) - non è morto nessuno :) ma era bene precisare la questione per la prossima volta

Per me questo gioco è un 8 ma solo perché nella mia scala il 10 viene dato a giochi come Through the Ages, Imperial 2030 e pochissimi altri.

Detto ciò il gioco è ottimo: asciutto, senza fronzoli, cattivo. Uno di quei giochi dove avverti la presenza degli altri come in un vero e proprio gioco di "società". A distanza di 10 anni dice ancora la sua. Sono da astenersi ovviamente i rosiconi e i multisolitaristi.

PS= concordo che non si possa definire "fortuna 0" ma i gettoni non li trovo così determinanti

Quelli a cui non piace, da esperienza personale dai gruppi con cui l'ho intavolato, è proprio perchè in un gioco a forte interazione diretta...non la fanno. Oppure avevano alte aspettative proprio sull'interazione diretta, ma la vedono in un altra maniera. Prendi cubetti, sposta cubetti, rimetti cubetti a molti annoia, ma per questo non ci possiamo fare nulla, se il tuo approccio al gioco non è quello più corretto pazienza, ci sono tanti altri giochi più adatti a te.

Ma no, figurati. :) Anzi, devo ancora chiedere la modifica delle frasi sulla fortuna 0.

Gran gioco old style..pochi orpelli e tanto brain burning 

A quanto dicono su BGG la nuova versione Big Box (fra l'altro amando Tigri e Eufrate l'ho preordinata) sara' piu' o meno una mera ristampa. La copertina della scatola ' stata cambiata, ma non mi sembra poi cosi' bella rispetto alla precedente.

Chissa' come sara' contento di questo gioco a interazione diretta uno dei due altri giocatori del mio gruppo, quando puo' cercare di disintegrarmi si ingegna in ogni modo...

 

BELLERRIMO!!!

Regole semplici da capire e da spiegare (regolamento scritto benissimo), azioni facilmente assimilabili, interazione indiretta ma anche diretta, assenza totale di alea, strategia, profondità, ogni partita è una scoperta nuova.
Un giocatore con regolamento family plus ma una profondità da heavy game. 
Top assoluto (credo tra i miei primi tre giochi preferiti).

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