Saranno Goblin: Kitty Race

Corse all'ultimo gomitolo per i nostri piccoli goblin!

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Kitty race

Sono stato a lungo indeciso se scrivere o meno questo articolo; non tanto per la qualità del gioco (anzi), quanto perché devo aver avuto nella mia infanzia qualche evento traumatico legato ai felini che mi causa un'indisposizione di fondo. Come tutte le tappe della vita, è però importante saper andare avanti e quindi eccoci qui a parlare di Kitty Race, titolo di Francesco Berardi edito da Clementoni.

Parliamo di un gioco di corse, basato sostanzialmente su una versione semplificata di gestione mano, dove un gruppo di simpatici felini si sfidano in un'adrenalica corsa all'ultimo miagolio; è proposto per un pubblico a partire dai 7 anni e una durata indicativa per singola partita di circa 15, 20 minuti, per un gruppo da 2 a 5 piloti.

VELOCE COME IL VENTO

Superato lo scoglio iniziale il primo passaggio è quello di aprire la scatola di gioco, di dimensioni assolutamente contenute, dove troviamo al suo interno:

  • cinque automobili gatto con altrettanti pucciosi felini a bordo
  • cinque pedine colorate, dello stesso colore delle auto
  • sessantasei carte di gioco
  • sedici tessere rettangolari, di assai robusto cartone, che verranno utilizzate per creare il tracciato

Il flusso del gioco è molto semplice: dopo aver formato un percorso circolare con le sedici tessere a disposizione, ad ogni giocatore vengono distribuite tre carte fra le quali, ad ogni turno, dovrà decidere quale scartare per avanzare da uno a tre segmenti del circuito, così come indicato sulla carta stessa.

Contestualmente, il giocatore di turno dovrà applicare eventuali alcuni effetti speciali - se presenti - indicati sempre sulla carta, valutando se sia più o meno convenientemente utilizzarli prima o dopo aver mosso il proprio veicolo.

Gli effetti permettono di:

  • ricongiungersi con il veicolo davanti a sé
  • cambiare fra loro due tessere percorso
  • lanciare un gomitolo per fare arretrare uno o più avversari (un po' come la visiera di Verstappen, giusto per toccarla piano)
  • scambiare una carta della propria mano con quella di un avversario - ma solamente se la pesca effetuata incontrerà il nostro gradimento

In aggiunta, dovranno essere gestiti gli eventuali bonus/malus presenti anche su alcune tessere percorso che vanno da un semplice arretramento (macchia d'olio per uno spazio, sasso per due ) ad un repentino avanzamento (trampolino); occhio che il tutto funziona a catena, ovvero non è possibile fermare il proprio veicolo su una tessera dove è presente un effetto speciale. Se amate le combo malefiche, potrete trovare pane per i vostri denti. 

SULLA LINEA DEL TRAGUARDO

Prima di giungere alla fine della corsa e di tracciare il consueto bilancio, alcune note di corredo, nella speranza che durante le vostre partite i vostri piccoli goblin abbiamo mostrato piu carisma del muretto della Ferrari versione 2022.

Partiamo dai materiali: contrariamente ad altri titoli usciti più o meno in contemporanea nella sua collana tascabile, qui mi sento di promuovere il lavoro fatto da Clementoni, anche se la grammatura delle carte mi lascia qualche dubbio nella considerazione che il target previsto beneficierebbe di un mazzo più robusto; vero anche che in questo caso lo stesso non viene eccessivamente sottoposto a sforzo e che il resto dei componenti svolge egregiamente il suo dovere, quindi non consideratelo un difetto particolarmente significativo.

Il gameplay, come avete avuto modo di vedere, è molto semplice e può essere padroneggiato nell'arco di pochi minuti, senza però sottovalutare la piccola componente strategica necessaria per valutare il momento giusto in cui costruirsi un piccolo vantaggio sugli avversari; di contro, "rischia" di essere il classico gioco frustrazione, laddove abbiate nel pubblico giocante qualche piccolo goblin particolarmente permaloso. In quel caso, il consiglio è di tenere i gomitoli ben all'interno del proprio veicolo.

Il grande punto di forza è sicuramente la modularità, in quanto potrete bilanciare sia la durata della partita, togliendo qualche tessera, o semplicemente decidendo di quanti giri deve essere formata la gara; questo permette di bilanciare in maniera agile la partira sia all'età che al numero di giocatori, garantendo così un utilizzo assolutamente adatto al pubblico, senza generare inutili frustrazione per la poca o eccessiva sfida che vorrete proporre.

Nel complesso, il classico titolo on the road, utile per intavolare una partita nei tempi morti o per proporre qualcosa di veloce in attesa della cena o della nanna serale; vista la durata contenuta e l'alto grado di competizione, difficilmente vi fermerete ad una sola corsa, soprattutto se sarete voi a tagliare per primi il traguardo.

Commenti

Carino.

Una versione leggera di Rush and Bash!

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