Ottima recensione ed ottima dritta per tutti quei genitori che, come me, sono sempre a caccia di una novità interessante da proporre ai propri pargoli. Grazie!
La varietà è il sale della vita ed è per questo motivo che oggi non vi parlerò di un titolo classico, ma di quello che possiamo definire semplicemente un libro gioco, utile per introdurre i piccoli pelleverde a dinamiche di scelta, gioco in solitario e momenti di pace per i genitori. Le premesse vi sembrano interessanti? Non vi resta che girare pagina e proseguire nella lettura. In modo figurato, altrimenti AGZ mi licenzia.
BIVI O TRIVIO?
Nello specifico, nel caso delle peripezie del nostro amico roditore, il tutto è gestito in maniera similare a un fumetto (chi fra voi ricorda le storie a bivi di Topolino?), con una serie di numeri - corrispondenti a pagine del piccolo tomo - presenti in ogni vignetta e ciascuno rappresentativo di una diversa scelta o, per essere più precisi, di una strada che il protagonista dovrà percorrere. Meglio entrare all'interno di una casa buia o proseguire per il vecchio trattore? Salire sull'albero o andare per i campi coltivati? Queste sono solo alcuni degli esempi di quello che vi troverete a vivere. E vi assicuro che non mancheranno i "colpi di scena".
ESSERE O NON ESSERE, QUESTO È IL PROBLEMA
Quando si è genitori si cerca sempre di prendere le scelte migliori per i propri figli, nella malcelata speranza di fare meno danni possibili; iniziare a mettere i nostri eredi nei nostri panni, seppur in scala MOLTO ridotta, potendo al contempo accompagnarli lungo il cammino si presenta così come una decisione karmica, capace di regalare diverse soddisfazioni e lasciarvi moralmente appagati.
Preso atto di questa premessa, vi confersso che Shelby in prima battuta, vista la copertina flessibile (feticisti delle hard cover a me!) e la grafica in bianco e nero mi aveva inizialmente scoraggiato a causa del timore che uno scarso appeal grafico potesse essere uno scoglio importante per destare la giusta attenzione nella prole; a conti fatti, devo dire che il detto mai giudicare dalle apparenze ha ripreso ancora una volta il suo vigore.
Innanzitutto il tratto grafico del nostro è, alla prova su strada, esattamente adatto alla storia che vuole raccontare, lasciando peraltro al piccolo la possibilità di dipingere a suo piacimento le tavole che via via si presentano sul suo cammino, così da dare un tocco in personalizzazione in più; in seconda battuta la pulizia della lettura è eccellente, rendendo l'approccio facile e adatto ad ogni età.
Dal punto di vista tecnico-narrativo, la sequenza di scelte necessaria per portare a termine ogni singola avventura si attesta circa sui 5-10 minuti, a seconda che vogliate arricchire l'esperienza con un po' di fantasia; durata perfetta per il target di età che sarà facilmente coinvolto dalla sindrome "ancora una" che molti di noi già ben conoscono.
Risultato finale: da genitore, un libro che avrei voluto prendere prima.
UNA SCELTA A ME, UNA A TELe alternative, con un libro di questo genere, sono due: lasciare spazio al vostro piccolo, eventualmente supportandolo solo nella codifica della relazione numero - pagina (soprattutto se siamo in compagnia di un pubblico da pre scuola primaria), oppure decidere di vivere assieme le avventure del piccolo Shelby, provando e condividendo le scelte che troverete lungo il vostro cammino; il volume di Francesco Mattioli ben si presta a entrambi gli approcci, forte di una struttura sufficientemente ramificata da non risultare né dispersivo né di contro troppo semplice. Considerate che, ad esempio, il libro sta girando da più di una settimana per casa e non abbiamo ancora giocato due volte la stessa "partita".
Essendo amante del pericolo, ho deciso peraltro di leggere il libro anche in una sorta di triumvirato improvvisato composto dal sottoscritto e dai due figli. Il risultato è stato ottimale, grazie alla sopra citata varietà e la possibilità di valutare in più giocate consecutive le alternative possibili così da non scontentare nessuno dei presenti e provare a raggiungere tutti i finali previsti. Ecco, forse proprio una tabella finale riassuntiva avrebbe aiutato a verificare tutte le possibili alternative, ma credo che il piacere della scoperta sia qualcosa che possa essere considerato importante preservare anche in tenera età.
Come introduttivo al mondo dei libri game e in generale delle letture "ludiche" Shelby è così attualmente il miglior volume che mi sia capitato fra le mani, soprattutto per l'età di ingresso relativamente ridotta e per la struttura tutt'altro che banale; se siete alla ricerca di un mezzo per iniziare a coinvolgere i vostri figli, partendo alla carica con il mantra "chi non legge vive una vita sola", valutate molto serenamente il suo acquisto, visto anche l'esiguo costo richiesto.
Considerate infine che nel frattempo è uscito (da poco) il seguito, di cui prima o poi vi parlerò.